WWE Planet #906 – Ogni maledetto autunno

Siamo sempre più vicini a Survivor Series che, tradizionalmente, mette di fronte i due roster della WWE in una sfida molto poco sentita, che conserva un pizzico di fascino ma davvero poco appeal. Col potere di mettere in stand-by o intrecciare in maniera nuova le storyline in corso e magari di regalare qualche bell’incontro, leggermente più libero dal punto di vista del risultato. Eppure, anche quest’anno, SmackDown ha già vinto.


Non tanto dal punto di vista dei risultati, delle sfide incrociate e sotto il punto di vista del patetico claim ripetuto allo sfinimento. Tuttavia, alle soglie di Survivor Series, SmackDown è chiaramente uno show migliore di Raw. Innanzitutto perché è uno show e non una sequela di segmenti poco collegati, con un andamento rapsodico e davvero poco interessanti per tutti. Da diverse settimane lo show rosso è un buco nero che attira solamente disinteresse, un peso da finire. Perdendo anche quei pochi punti d’interesse che restavano durante l’estate. Molto ha a che fare con il Titolo principale, ormai coinvolto da fin troppo tempo in una faida che si sarebbe dovuta esaurire un paio di PPV fa. Ma ovviamente getta le radici in un’estate fatta di Hurt Business, Rollins-Mysterio e Retribution, che si sono lentamente impegnate in una gara a perdere rilevanza, purtroppo vinta (o dovremmo dire persa) da tutti. Se ci si aggiunge una divisione femminile ormai ostaggio delle proprie stesse decisioni – e che piaccia o no disperatamente in difficoltà dall’assenza di Becky Lynch in poi – e una tag team che non è riuscita a guadagnare sensatezza e peso nemmeno con 2/3 del New Day, la situazione è abbastanza drammatica. Contro l’altro roster potrà anche trionfare lo show rosso, ma in questo momento dell’anno una pausa per gigioneggiare era l’ultima cosa che serviva allo show ammiraglia della compagnia: le Series non potevano arrivare in un momento peggiore.

Dall’altra parte c’è invece SmackDown che non senza strafare sta finalmente portando avanti un piano narrativo. Senza scomodare Greimas, semplicemente SmackDown porta avanti delle idee, lo fa in maniera più o meno organica una volta che queste sono state lanciate e cerca di non sbrodolare molto al di fuori di esse. Non funziona tutto, ma funziona il grosso, quello che è sotto la lente d’ingrandimento, e in questo momento tanto basta. Ci sono criticità evidenti e spesso lo show appare parecchio spezzettato, perché la volontà di mettere dentro tutto costringe a fare un po’ le corse, se poi si vuole anche dare il giusto spazio alle storyline trainanti. Però, per ora, l’equilibrio regge. Lo show del venerdì è decisamente più godibile, riesce a fornire spunti pur pagando dazio ad un paio di situazioni forse scontate nel breve periodo. Ma soprattutto quasi mai annoia: un lusso di questi tempi. Non è una situazione nuova in generale e lo è ancora meno in autunno. Spesso ci siamo ritrovati con delle Series veramente sbilanciate da questo punto di vista nella prima Era di Brand Split e di nuovo dal 2016 in poi. Quando il Draft era in primavera, SD arrivava regolarmente 6 mesi dopo ad aver collocato quasi tutte le pedine, mentre Raw spesso faticava a gestire lo sbilanciamento di star power creato dai sorteggi. E anche ora che il Draft ha regalato tanto a Raw e ben poco a SD ma appena qualche settimane fa, il programma di FOX sembra avviato verso un progressivo miglioramento.

Insomma, ci troviamo di fronte a quello che succedo ogni maledetto autunno. Le Series ci regalano ricordi, qualche incontro memorabile – di cui quest’anno non si vede l’ombra – ma soprattutto una pausa da quasi bocce ferme. La ripartenza, però, promette bene solo un roster su due; una statistica che in alcuni casi sarà anche una buona media, ma sulla quale, se dovessi rispondere degli ascolti e dei caos creativi che si moltiplicano, francamente, non dormirei sogni tranquilli. In altri mondi, in quel posto, non si mangerebbe il panettone.

Daniele La Spina
Daniele La Spina
Una mattina ho visto The Undertaker lanciare Brock Lesnar contro la scenografia dello stage. Difficile non rimanere incollato. Per Tuttowrestling: SmackDown reporter, co-redattore del WWE Planet, co-presentatore del TW2Night!. Altrove telecronista di volley, calcio, pallacanestro, pallavolo e motori.
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