WWE Planet #792

WWE Planet

A differenza delle previsioni iniziali, la WWE ha archiviato una buona edizione di Hell In A Cell.


Non vi dico che non avrei puntato due lire sull'evento, ma sicuramente non mi sarei mai aspettato che i primi quattro match racchiudessero il vero senso dello sport entertainment della federazione di Stamford.
Guardiamo il caso di Randy Orton vs Jeff Hardy, se analizziamo l'intero incontro si nota subito che il booking team ha unito l'utile al dilettevole unendo un match gestito con semplicità a grandi pop e reazioni clamorose grazie ad un cacciavite.
Ancora adesso ho i brividi nel pensare nuovamente all'orecchio di Jeff e resto a bocca aperta nel rivedere i suoi occhi spalancati e pieni di sofferenza, davvero un ottimo segmento.
Il finale, seppur possa far storcere il naso (Io mi aspettavo un RKO volante) è un modo giusto per dare la vittoria a Orton e magari creare la possibilità di un rematch tra i due nel prossimo futuro.

Come sempre, prima di entrare nel dettaglio, se avete dei consigli o delle critiche da muovermi, o se semplicemente volete scambiare qualche opinione, scrivetemi pure all'indirizzo aldofiadone@gmail.com; sarà mio piacere leggere ogni vostra parola.

Se Orton vs Hardy è stato senza dubbio il match della serata, non è di certo inferiore quello tra AJ Styles e Samoa Joe .
Fermiamoci un attimo a riflettere… il “Phenomenal One” e la “Samoan Submission Machine” si sono affrontati molte volte in passato e, che ci crediate o meno, sia la ROH, sia Impact Wrestling e oggi anche la WWE, non mai fallito con loro. Tutte e tre le compagnie citate hanno potuto giovare delle loro rivalità e, nel caso di Impact, farne oro per la propria storia.
Il finale del loro match di HIAC è la firma ufficiale al terzo match tra i due che si terrà in Australia per Super Show Down, quella sarà l'occasione giusta per consegnare alle mani di Joe il titolo WWE. Un risultato opposto rovinerebbe il suo personaggio (Una macchina da guerra psicopatica come lui non può collezionare solo sconfitte nei momenti più importanti) e darebbe conferma al deludente regno di Styles.
Guardando attentamente il suo giro titolato, AJ è stato spesso forzato alla vittoria, mi vengono in mente Owens e Zayn o addirittura Shinsuke Nakamura, rivelatosi un malcapitato o meglio, un icona del wrestling incompiuta. Sicuramente Styles è il miglior atleta al mondo assieme a Kazuchika Okada e Kenny Omega, ma essere il migliori sul ring non implica obbligatoriamente scrivere la storia come il miglior campione di sempre nelle storyline e quant'altro. Dietro ogni regno ci sono storie e gestioni e questo secondo regno del “Phenomenal One” poteva dare molto di più.

Tralasciando il resto della card che trova cose molto buone come il tag team championship match di RAW e cose mediamente sufficienti, arriviamo agli altri due fulcri dell'evento, il match femminile di SmackDown Live e il main event.
Per il primo posso tranquillamente ammettere che dopo eoni, il booking team della WWE ha dato conferma delle sue capacità nel gestire in modo ottimale un heel senza dover obbligatoriamente portare in scena finali sporchi o doppi turn.
Becky Lynch vs Charlotte Flair è stato un buon match, il suo finale perfetto e, come visto anche nell'ultimo episodio di SmackDown Live, le voci che vedono Charlotte heel e Becky face sono definitivamente tramontate (Almeno per me, bene così).
L'irlandese può dare davvero tanto con questa nuova “parte di se” venuta fuori, a noi non resta che goderci il loro rematch in Australia e gli avvenimenti futuri che sicuramente regaleranno scoppiettanti sorprese.

Veniamo ora al dunque analizzando l'atteso main event…
Mi aspettavo che Braun Strowman sarebbe rientrato nel gruppo dei personaggi che hanno fallito il loro incasso; dopo quanto visto nel RAW post SummerSlam non potevo pensare diversamente e, purtroppo, le mie sensazioni si sono rivelate reali.
Stando ad alcuni rumors il feud tra The Shield e The Dogs of War andrà avanti fino al TLC, quindi per altri due mesi, ma se Strowman per tutto questo tempo non avrà la cintura attorno alla vita, sarà un feud praticamente inutile agli occhi del pubblico smart.
Il WWE Universe non ha bisogno di un Reigns campione universale, ne tantomeno di uno Shield che venga resuscitato solo per pompare ulteriormente un personaggio fischiato (Anche se molto meno negli ultimi tempi), poco buono sul ring, pessimo al microfono e tutti gli altri difetti di cui siete già a conoscenza.
Insistere su Reigns è divenuto asfissiante, la gente se ne sta accorgendo, gli ascolti di RAW sono in costante calo, ma anche un eventuale perdita miliardaria non sembra bastare per stravolgere i piani di Vincent Kennedy McMahon.
Il ritorno di Brock Lesnar è probabilmente il mio mark moment della serata, se non dell'anno. Scenario totalmente inatteso e ben gradito, peccato però che il tutto servirà solo per dare vita ad un Triple Threat match tra “The Beast”, Strowman e Reigns per il prossimo speciale dell'Arabia Saudita.
Ennesima conferma di come un big four come Survivor Series venga snobbato… dal punto di vista marketing e quindi per un ulteriore incasso di buon danaro, non possiamo dare tutti i torti alla federazione di Stamford.
VOTO EVENTO: 7

RAW ha bisogno di una svegliata, ma come ci si può svegliare dall'incubo chiamato Roman Reigns? Secondo voi era davvero peggio un Lesnar con la cintura universale in ostaggio? Ma soprattutto, perché criticate le vicende legate a Lesnar se poi lo osannate per un breve ritorno chiedendogli la cortesia di rifilare un ulteriore F-5 a Reigns e Strowman?
Un campione che difende il suo titolo quattro volte l'anno risulterà sempre e comunque di una pesantezza esagerata, ciò non toglie il suo potere e la sua grande forza attrattiva, quello che Reigns non avrà mai se si continuerà di questo passo.

Si parla di un ritorno di HBK sul ring, si parla di una continua rivoluzione femminile in vista di WWE Evolution, ma ancora una volta la compagnia ci sta dimostrando quanto le nostre idee contino poco o nulla.
Fino a quando ci saranno organizzatori e sceicchi pronti a sborsare fior di quattrini per organizzare eventi che storicamente e magari anche per il livello stesso della card, non hanno nulla a che vedere con un vero e proprio PPV, servirà a poco lamentarsi.
La WWE ha imboccato una strada diversa, fino a pochi anni fa vi era ancora passione, adesso è solo ed esclusivamente business.

Anche per questo editoriale è tutto, l'appuntamento con il WWE Planet è per la prossima settimana in compagnia di Gioacchino Cimino.
Qualora vogliate restare sinotnizzati con il sottoscritto, vi segnalo l'Impact Planet e il Progression of Wrestling, entrambi disponibili la prossima settimana sul nostro sito.
Concludo ringraziando voi lettori per tutta la determinazione che ci mostrate seguendoci quotidianamente.

“Nulla dura per sempre e se tutto deve morire, che sia per amore.”
– Jason Aaron per “La Potente Thor”.

Have A Nice Day 🙂

Scritto da Aldo Fiadone
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