WWE Planet #784

Chi visse sperando morì non si può dire… era con questa frase che i Litfiba arricchivano il ritornello di Gioconda, singolo del 1991 e parte del CD Spirito.
Una frase che somiglia molto alle condizioni di noi fan che continuiamo a sperare, sperare e sperare di rivedere un prodotto ottimale nel main roster WWE.
Per ora, SCORDIAMOCELO!
Come sempre, prima di entrare nel dettaglio, se avete dei consigli o delle critiche da muovermi, o se semplicemente volete scambiare qualche opinione, scrivetemi pure all'indirizzo aldofiadone@gmail.com; sarà mio piacere leggere ogni vostra parola.
MONDAY NIGHT RAW
PPV mediocri che, nonostante raccontino qualcosa, vengono rovinati il giorno successivo negli episodi di Monday Night RAW (Come visto nel post Extreme Rules con la situazione Lashley-Reigns), divisione femminile con personaggi interessanti, ma allo sbando (Vedi Nia Jax resa la Big Suow delle donne a causa dei continui turn, o Mickie James che oggi è alleata di Alexa Bliss e domani chissà) e divisione tag team gestita con i piedi da oltre un anno (Il B Team campione ne è forse il punto più basso). Se poi passiamo nel midcarding vengono esposti altri problemi come il ruolo di Baron Corbin o Finn Balor, con quest'ultimo che da uomo delle uguaglianze (Già di per se una boiata), diviene l'uomo in ricerca di una cuccia… Che poi, questi colossali problemi, sono evidenziati proprio con lo show rosso che continua a deludere di settimana in settimana.
Toccando nuovamente il punto Lashley-Reigns, c'era davvero bisogno di rovinare il finale del loro match ad Extreme Rules?
Indipendentemente da quello che accadrà a SummerSlam, la probabilità che Lesnar non lotti più in WWE è quasi certa e se non ora, quando si terrà questo famoso scontro tra titani?
Ho come l'impressione che la compagnia possa perdere il treno come fatto per Sting vs The Undertaker, il dream match del secolo e probabilmente di sempre, che non ha mai visto la luce.
Ad ogni modo, quando stilai i pronostici di Extreme Rules, vi parlai della vittoria di Reigns e della certezza di vederlo a SummerSlam come nuovo sfidante all'Universal Championship… Beh, non ho preso la vittoria nel PPV solo perché slittata di quindici giorni, ma resto fermo e convinto che The Big Dog vincerà il titolo e subirà l'incasso di Braun Strowman (o, data la stipulazione del match del gigante a SummerSlam, Kevin Owens), per poi dare vita ad una nuova e intensa redemption che lo porterà alla vittoria della Royal Rumble 2019 e quindi al rinnovato main event di WrestleMania.
Sono tempi duri e se nel periodo 2010-2012 vi erano Punk e The Rock a salvare la situazione creando poche cose buone, ora non c'è neanche quello… almeno a RAW.
SMACKDOWN LIVE
Per quanto riguarda SmackDown Live invece, sono rimasto colpito positivamente da uno dei miei pupilli, un performer che adoro da quando lo vidi calcare il ring per la prima volta… sto parlando di Randy Orton.
Il suo promo durante l'ultimo episodio dello show blu è stato uno dei migliori della sua carriera assieme a quello fatto nel pre Hell in a Cell match contro John Cena di quattro anni fa.
Adoro Randy Orton da una vita, più precisamente dal 2004 durante il suo regno di campione Intercontinentale come membro dell'Evolution e mai smetterò di farlo, in particolare dopo avvenimenti simili.
Parole che rafforzano il suo status di heel e testimoniano la sua volontà di esserlo e di farlo alla grande. Ricordiamoci infatti che è stata un esplicita volontà di Randy quella di tornare tra le file dei cattivi e dare ancora una volta una svolta importante alla sua carriera.
Non metto in dubbio le raccomandazioni ed il trattamento spesso troppo gentile nei suoi confronti da parte della dirigenza, ricordo anni fa quando ebbe problemi seri con alcol e droghe… poi, per fortuna, la nascita della sua primogenita gli ha cambiato la vita facendolo passare da un ragazzo ancora con la testa tra le nuvole, a un uomo responsabile e maturo. Un percorso che tutti, o quasi, si augurano di fare.
Dal punto di vista on screen, mettendo da parte il periodo 2011-prima metà 2013, Randy ha sempre fatto cose eccezionali e se dobbiamo riassumere le varie ere con annesse rivalità più importanti della storia della WWE, non può mancare quella tra lui e John Cena.
Bella o brutta che sia stata, fresca o asfissiante, è comunque il principale feud della PG-Era e quindi citabile come uno dei più importanti della storia assieme a Bret Hart vs Shawn Michaels o The Rock vs Steve Austin.
Bene, perché tutti questi discorsi? Semplicemente perché The Apex Predator ha detto una verità sacrosanta: Mi sono rotto la schiena per sedici anni e alla fine non mi avete rispettato come avreste dovuto. Perché? Forse perché non ho cambiato il colore del mio merchandising o forse perché non ho iniziato a fare too sweet a destra e manca…, genericamente ha ragione.
Oggi vediamo una gestione pessima per Finn Balor e l'unico modo per far capire al vecchio Vince che non è apprezzato, è iniziare a fischiarlo e non continuare ad applaudirlo solo perché ha un bel fisico, sorride o la sua mano riproduce il gesto più importante della storia del business tornato a brillare grazie all'esplosione del Bullet Club.
Ad ogni modo, quello passato agli archivi è un buon episodio di SDL che ci conferma le voci degli ultimi giorni, Samoa Joe affronterà AJ Styles per il titolo WWE a SummerSlam 2018 e i feels di chi conosce questi due fin dai loro anni ad Impact Wrestling, vedranno il loro apice.
Probabilmente è proprio questo Joe vs Styles il vero punto di interesse del Biggest Blockbuster of the Summer, ovviamente per me.
Anche per questo editoriale è tutto, appuntamento con il WWE Planet per la prossima settimana in compagnia di Gioacchino Cimino.
Qualora vogliate restare sintonizzati con il sottoscritto, vi segnalo l'Orlando Report di questa settimana con le pagelle ufficiali di Slammiversary XVI. Appuntamento, ulteriore, con il Progression of Wrestling disponibile la prossima settimana sempre qui, su Tuttowrestling.com.
Nascere è dura e crescere si fa solo con devozione a la vida.
– Piero Pelù in A La Vida.
Have A Nice Day 🙂