WWE Planet #743

Ben ritrovati cari lettori di Tuttowrestling.com con un nuovo numero del WWE Planet.


La scorsa settimana il mio collega e compagno su questo editoriale, Gioacchino Cimino, ci ha descritto i suoi pronostici di WWE Hell In a Cell 2017.
Questa volta invece sarà mio dovere parlarvi del mio giudizio sul PPV, ma non una pagella (Per quella c'è lo Stamford Report come in ogni post PPV targato WWE ndr) bensì una valutazione generica sullo show a pagamento del roster di SmackDown Live.

PREMESSA:
Qualora vi immedesimiate in un dialogo con amici che seguono e conoscono la disciplina, viene facile chiedere quali fossero le aspettative per il PPV. La risposta è altrettanto semplice, ZERO o forse una e solo una presente, quella per l'Hell in a Cell tra Shane McMahon e Kevin Owens.
Un solo match ha tenuto alta, o quasi, l'attesa di un evento, l'unico davvero buono insieme al tag team championship tra New Day e Usos ed è una casualità che si siano trattati di opener e main event.
Un PPV insipido dove anche un match di AJ Styles diventa trascurabile, un match femminile con un esito stupido che rischia di far allungare il brodo nel modo sbagliato, un titolo WWE gestito senza intelligenza (Cosa risaputa da settimane) ed il mortorio visibile in Orton vs Rusev.

VALUTAZIONI:
La WWE continua a proporci PPV di questo calibro, ma noi fan non riusciamo a rispondere in modo adeguato ad errori di questo tipo, forse perché siamo noi che agiamo in errore, siamo noi che continuiamo a seguire, scrivere, registrare, pagare eventi insufficienti come questo, senza però accorgerci di avere un potere decisamente grande nelle nostre mani e credetemi, è molto più grande di quello che ha Vince McMahon nello scrivere la gestione di un episodio settimanale.
Ho scelto di cancellare il mio abbonamento al WWE Network subito dopo la vittoria del titolo WWE da parte di Jinder Mahal. Un esagerazione direte voi, ma credo che quell'episodio sia stata la classica goccia che ha fatto traboccare il vaso e considerando quanto visto successivamente (Come per esempio un SummerSlam che tutto è stato tranne che una vera edizione di SummerSlam, No Mercy, HIAC ecc) direi di aver preso un ottima decisione.
Questo è solo uno dei metodi per evitare di regalare soldi ad un servizio che a parte la fantastica ed invidiabile libreria video (Tornerei ad abbonarmi solo per riguardare i migliori episodi della WCW o l'ascesa di The Rock e Steve Austin, nonostante conosca questi argomenti a memoria) non fa altro che regalarci eventi di basso calibro.
Sono consapevole del fatto che tali parole comporteranno una lunga serie di critiche nei miei confronti, ma sono anche sicuro che due soli match buoni non possono stravolgere positivamente il giudizio su un evento insufficiente.
Non venitemi a dire che il volo di Shane McMahon (O come direbbe il Corriere Della Sera, il volo durante una “Gara di Wrestling” ndr) vi possa dare la possibilità di regalare un 7 o roba simile ad Hell In a Cell, perché se vogliamo essere onesti e coerenti con noi stessi e le nostre conoscenze, oltre che ai nostri metodi di giudizio (Indipendentemente dall'esperienza di un soggetto), questo è un PPV da 5.5 ed il mezzo voto è un regalo recapitato grazie all'opener ed il main event già eccessivamente citati finora.

PROSPETTIVE:
SmackDown Live, al contrario del PPV, è stato un ottimo episodio che ha spiegato gran parte degli esiti nel migliore dei modi. Applauso doveroso ad Usos e New Day, in particolare ai primi per il bel promo effettuato durante lo show (Segnatevi queste parole, chi mi conosce sa quanto sia difficile che le ripeta in futuro).
Segue l'intervento di Sami Zayn che espone i suoi motivi per i quali ha deciso di aiutare il suo “Fratello di lunga data” Kevin Owens. Promo eccellente con parole che aprono seriamente diversi scenari futuri come per esempio:
– La possibilità di un feud tra la famiglia McMahon ed il duo canadese
– Vedere questo team conquistare i titoli di coppia
– Vedere uno dei due (Probabilmente Owens) arrivare al titolo WWE supportato dall'altro
– Assistere ad uno scenario simile a quello del 2016 tra Randy Orton e Bray Wyatt ovvero il turn nel turn.
Jinder Mahal a parte, ci sono serie possibilità che SmackDown Live torni ad essere l'interessante ed imperdibile “Land of Opportunity” andata in scena fino al periodo precedente WrestleMania.

• MONDAY NIGHT RAW:
La stagione NFL sta picchiando forte in quel di RAW e lo si deduce da come il booking team punti nel rendere l'opener più attraente del resto dello show.
Parlando di opener spendo qualche parola per la reunion dello Shield.
Adoro Seth Rollins da sempre, non ho mai sopportato Dean Ambrose e, con il tempo, Roman Reigns è diventato sempre più difficile da digerire. Ricordo ancora quando vidi live sul mio PC l'episodio in cui Rollins turnò ai danni dei suoi “Fratelli” dando vita all'Undisputed Future ovvero il campione che poi divenne a WrestleMania 31.
Definisco lo Shield come una buona stable che è riuscita a lasciare un buon impatto nel cuore di molti fan, ma definirla la migliore stable di sempre, la più devastante ecc ecc è da pazzi.
Lo Shield non è minimamente paragonabile alle emozioni e l'impatto che NWO ed Evolution (Cito proprio le mie due stable preferite di sempre assieme alla Main Event Mafia, con quest'ultima di Impact Wrestling) hanno avuto, così come non è possibile paragonare il trio con Four Horsemen o DX, con quest'ultima che fece da traghettatore verso la vittoria della WWE nella Monday Night WAR.
Molta gente esagera ed il più delle volte lo fa chi non riesce (E attenzione, non riuscire è diverso da non sapere) a giudicare nel modo opportuno un argomento rendendosi vittima dell'apparenza.
In tanti acquisteranno il nuovo merchandising dello Shield, gran parte di questi saranno coloro che fino a ventiquattro ore prima della reunion avrebbero dato fuoco a Roman Reigns. Bella la coerenza.

Grazie ad Enzo Amore la Cruiserweight Division viene coinvolta per tre episodi consecutivi nel main event di Monday Night RAW. Roba storica in particolare grazie alla vittoria di Kalisto che segna il primo match di sempre valido per il titolo dei pesi leggeri nel finale dello show rosso.
Enzo ha svolto un ottimo lavoro grazie al suo odioso personaggio e alla sue ottime doti recitative, probabilmente le uniche buone che ha. Resta il neo di non aver visto in scenari di questo tipo Austin Aries o Neville, due che avrebbero meritato a prescindere l'importanza che la compagnia ha dato e continua a dare all'ex partner di Big Cass.
Parlando di Neville, sembra che l'inglese abbia scelto di abbandonare la WWE, la notizia verrà eventualmente ufficializzata nelle prossime settimane e noi di Tuttowrestling.com vi forniremo sicuramente tutti i dettagli e rumors a riguardo. Se il tutto troverà conferma, si tratterà di un'altra perdita importante che troverà sicuramente rimpiazzo, ma che dovrebbe far riflettere. Sono ancora dell'idea che nel lavoro, così come negli studi o in attività sportive o altro, vanno premiati i meritevoli, sono loro che devono dare l'esempio e sempre loro a fungere da stimolo di miglioramento per gli altri. Eliminare un fattore simile non fa altro che sminuire chi ci ha sempre messo “anima e corpo” ed in WWE Aries e Neville sono solo due dei più recenti esempi.
Vero che nel business i soldi fanno la differenza, ma anche le scelte argute portano alla stessa direzione e, pensate un po', scelte positive portano commenti positivi e secondo voi i commenti positivi a cosa portano? Fiducia, solidità e sicuramente fondi che gli investitori continueranno a mettere a disposizione.

Anche per questo WWE Planet è tutto, appuntamento al prossimo numero con Gioacchino Cimino. Qualora vogliate restare sintonizzati con il sottoscritto vi invito alla lettura del The Other Side dove ho sostituito solo per questa settimana il collega Lothar Ceccarelli, l'Impact Planet e tra due settimane con un nuovo numero del WWE Planet.
Un grazie particolare a voi lettori per la fiducia concessa al nostro sito.

Have A Nice Day 🙂

Aldo Fiadone
Aldo Fiadonehttps://www.spreaker.com/show/pro-wrestling-culture_1
Newser ed editorialista per Tuttowrestling.com dal 2015; Founder e conduttore del podcast Pro Wrestling Culture; Dal 1999 amante di Sting e le sue gesta.
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