WWE Planet #732

Solitamente mi prodigo nel dedicare il WWE Planet successivo allo svolgimento di un pay-per-view all'analisi dello stesso, ma di fronte ad un evento' se così lo si può chiamare di un livello così basso, penso non ne valga neanche la pena. Sarà dunque questo un editoriale diverso dal solito, dove tratteremo i temi di maggior rilevanza in casa Stamford come se fosse una classica settimana, senza acuti come è realmente successo e in cui Raw continua il suo sorpasso e l'aumentare il proprio vantaggio su uno SmackDown ormai decaduto. Ma vedremo tutto questo nel dettaglio nel nostro WWE Planet. Drink it in maaaaaaan!
3 UOMINI E UNA BESTIA. E' ormai acclarato che la WWE sia la casa del completo no-sense' e in queste settimane lo sta confermando come se non ci fosse un domani. E' stato infatti reso noto il main event di SummerSlam, che vedrà affrontarsi Brock Lesnar, Samoa Joe, Braun Strowman e Roman Reigns con in palio lo Universal Championship. Ma è chiaro che il questo incontro solo uno è meritevole del proprio posto ovviamente oltre al campione in carica: e quest'uomo è certamente Braun Strowman. Samoa Joe, invece, è stato sconfitto pulito a Great Balls of Fire, tra l'altro cadendo alla prima F-5, senza opporre la minima resistenza alla finisher di Lesnar: da spiegare perché dunque l'ex NXT sia in questo incontro, nonostante questo atleta abbia svolto nelle ultime settimane un lavoro eccellente, in-ring e a livello di promo. Il fatto di uscire e chiedere un rematch non preclude il fatto che l'incontro venga ottenuto, ma ciò ha dimostrato ancora una volta la troppo labile autorità di Kurt Angle: si è passati infatti da un generale di ferro come Stephanie McMahon ad un People Power' 2.0, ma dove davvero chi comanda sono gli atleti. Per quanto riguarda Roman Reigns, invece, non sapevo che un uomo che qualche settimana prima avrebbe dovuto essere condannato per omicidio colposo, visto che ha praticamente quasi spedito Strowman all'altro mondo: ma qui siamo in WWE e se sei bello, muscoloso e ti chiami Roman Reigns, puoi anche uccidere qualcuno, ma stai pur certo che il match titolato non te lo togliamo per nulla al mondo. Ma, mettendo da parte tutto questo discorso critico, è ben facile comprendere il perché la WWE abbia optato per un incontro a più uomini: Brock Lesnar perderà quasi sicuramente la cintura in quel di SummerSlam per lui si parla di un possibile ritorno in UFC e un Fatal 4-Way è il miglior modo per farlo uscire protetto ed invinto per l'ennesima volta. Nonostante comunque i fattori sopracitati, il fatto di avere tutti questi quattro atleti nello stesso incontro è sicuramente più interessante rispetto all'ormai trapassato Lesnar vs Reigns. La palla va ora in mano a loro. Un altro no sense' apparente è il comeback improvviso di Bayley, tornata improvvisamente nel giro del titolo femminile dopo mesi di umiliazioni e di nulla cosmico. Anche qui credo però che sia tutto in funzione di un secondo fine: è mesi che acclamiamo a questo tanto decantato turn di Sasha Banks e quale miglior modo se non tradire colei che ti ha negato la shot titolata a SummerSlam? Due sono gli scenari possibili: o durante l'incontro consegnando dunque ad Alexa Bliss o dopo l'eventuale conquista della cintura da parte della Hugger. Personalmente inserirei la cintura nella faida, visto che le due hanno già dimostrato che, con un palcoscenico adatto e con un minutaggio decente, possono tranquillamente donarci lo show-stealer di qualunque serata. Ultime ma non ultime sono le situazioni di Finn Bàlor e di Dean Ambrose e Seth Rollins: il Demon King, esattamente un anno fa, sconfiggeva Roman Reigns nel giorno del suo debutto per volare in quattro e quatr'otto nel main event di SummerSlam e laurearsi primo campione Universale della storia, mentre ora viene sconfitto seppur a causa di interventi esterni da Elias Samson, per poi trovarsi immerso nella classica faida senza scopo contro Bray Wyatt; per gli altri due, invece, un futuro nella categoria Tag Team sembra ormai delinearsi settimana dopo settimana, dove si potrebbe andare ad emulare la storia della strana coppia Cesaro e Sheamus, per poi andare proprio a fronteggiare questi due per i titoli a SummerSlam. E' chiaro che la reunion dello Shield si farà, e anche a breve, e portarsi avanti riunendo Ambrose e Rollins potrebbe essere una mossa azzeccata. Raw va comunque in crescendo di settimana in settimana: e non vorrei rovinare tutto parlando di Jason Jordan figlio di Kurt Angle e della faida tra Big Show e Big Cass. Passiamo (volentieri) oltre.
HOW YOU DOIN'? Il celebre motto di Enzo Amore o quel che resta di lui potrebbe benissimo diventare il nuovo slogan del roster di SmackDown, dove lo spettacolo e l'ottimo intrattenimento dei mesi post Draft è andato man mano sciogliendosi. Jinder Mahal campione WWE è una scelta assurda ed inspiegabile, se non in termini di marketing asiatico: fattore che però conta poco quando il campione è un atleta che fino a qualche anno fa faceva parte di una delle stable più inutili se non la più inutile della storia della federazione, e che ora, grazie a qualche steroide qua e là è in cima alla montagna. La sua faida con Randy Orton, che è stata tutto fuorché buona, è stata conclusa nel peggiore dei modi, scegliendo una stipulazione che non doveva essere mai creata, mai ripresa e mai ripetuta: il Punjabi Prison Match. Tutto ciò si trasforma in uno scempio unico, per poi portare al ritorno di The Great Khali, che personalmente non so giudicare. La maggior parte dei fan ha sbattuto ragionevolmente la testa contro il muro, ma a dir la verità il fattore Khali può risultare interessante se gestito in una maniera degna. Se fosse tornato One Night Only dicono di no, ma a SmackDown non è apparso concordo nel dire che sia stata una vaccata, ma costruire una stable con Jinder Mahal che ha come guardia del corpo il gigante indiano può essere interessante. Considerando poi che a SummerSlam Mahal se la vedrà con uno se non tutti e due tra John Cena e Shinsuke Nakamura, e anche qui avrei da obiettare. Cena è appena tornato e già è nel giro del titolo, mentre Nakamura, dopo il bruttissimo match con Corbin di domenica, fatico a vederlo in un match titolato, soprattutto dopo la brutta gestione dal suo debutto nel roster blu. E se devo essere sincero mi sembra abbastanza riduttivo il far vincere il 17esimo titolo WWE a John Cena con conseguente celebrazione contro Jinder Mahal, un avversario tutto fuorché di alto livello considerando gli standard di Cena. Anche se l'idea di un Triple Threat Match, con l'ombra di Corbin che aleggia, non sembra male, ma anche qui va tutto gestito nel migliore dei modi. Interessante anche lo scenario che si è creato tra Kevin Owens e AJ Styles, nonostante il loro brutto incontro di Battleground, ma il doppio cambio di titolo nel giro di 48 ore può magari dare un quel brio che finora è mancato a questa rivalità, magari rendendo KO più affamato e più violento. Il resto va tutto male: nella categoria Tag Team, a parte l'insediamento del New Day, c'è il nulla più totale e, lasciando fuori gli Usos, mancano numericamente sfidanti e coppie da tenere in considerazione. Per quanto riguarda le donne, invece, a SummerSlam ci aspetta Naomi vs Natalya per il Women's Championship: alla faccia della Divas Revolution.