WWE Planet #727

Potremmo tranquillamente fare copia e incolla del cappello del WWE Planet post-Extreme Rules, ma sarebbe troppo facile. Diciamo che, ancora una volta, la federazione è riuscita in quello che sembrava ancora una volta difficile: rovinare l'ennesimo evento con il solito booking scellerato. Entreremo nel dettaglio tra le righe dell'editoriale, ma risulta davvero troppo ripetitivo lanciare accuse per decisione prese in maniera assurda. Andiamo dunque a vedere cosa non è andato – molto – e cos'è invece da salvare – poco – di WWE Money in the Bank 2017, nel nostro WWE Planet. Bank it in maaaaaaaaaaaan!


Il titolo di questo paragrafo dedicato a SmackDown non è attribuibile, visto che dovrebbe essere “Ma per la WWE è più importante l'evento in pay-per-view o lo show del martedì sera?”. Decisamente troppo lungo, ma andiamo a spiegarci. Carmella – o James Ellsworth, dipende dai punti di vista – è la vincitrice del primo Money in the Bank femminile della storia. Peccato che, come tutti abbiamo – purtroppo – potuto vedere, a staccare la valigetta non è stata una donna, ma un uomo. Andando al di là del personaggio che può essere Carmella, ovvero della classica heel codarda abile nei sotterfugi, e che può essere Ellsworth, pronto a tutto pur di aiutare colei che lo ha friendzonato, è inconcepibile una cosa del genere. Nel primo MITB femminile della storia non può prendere la valigetta un maschio: esempio quindi di come è possibile rovinare un evento storico con un gesto scellerato. Ancor di più se si considera il fatto che questo incontro si ripeterà settimana prossima a SmackDown: ma allora a cosa diavolo è servito quel finale osceno? Se la storyline fosse proseguita con Carmella ormai certa della valigetta, avrebbe perlomeno avuto un minimo di senso: ma con un rematch a SD no. Perché c'è solamente da perderci con questo incontro: in caso di vittoria ancora sporca di Carmella, seguendo la logica del booking, l'incontro andrebbe ripetuto ancora, in caso di una sua vittoria pulita, beh, il tutto poteva essere fatto direttamente domenica, e in caso di sconfitta sarebbe stato tutto completamente inutile. Ecco perché la WWE è per definizione l'esperta ad andare a ficcarsi in strade senza uscita.

Così come per quanto riguarda la situazione del titolo WWE: inspiegabilmente è stato ripetuto lo stesso finale di Backlash, uguale, identico e spiccicato. La situazione attorno alla cintura ora non è chiara: Orton prima o poi dovrà uscire da questo benedetto giro titolato nel caso in cui non dovesse riuscire a conquistarlo, ma la federazione non sta minimamente pensando di costruire uno sfidante per Mahal post-Viper. Oltre a Corbin, dunque, vincitore del Money in the Bank, non c'è una figura, a parte i soliti main eventer di SmackDown che dovrebbero però rientrare nei piani per il titolo, un avversario meritevole per Mahal, un degno primo sfidante. Per quanto riguarda l'evento più caldo dell'estate si parla insistentemente di John Cena: e in questo caso mi sento di dire che la WWE si metterebbe ancora di più in una situazione in cui sarebbe difficile uscire. Semplicemente perché in caso di vittoria del bostoniano, quest'ultimo sorpasserebbe ufficialmente il record di titoli mondiali di Ric Flair, ma lo farebbe contro un avversario irrisorio come Jinder Mahal, mentre questo evento storico dovrebbe avverarsi contro un atleta di ben altra caratura. Una vittoria del canadese-indiano, invece, distruggerebbe totalmente il roster di SmackDown, essendo Cena uno dei migliori atleti dello spogliatoio: nel caso in cui Mahal dovesse sconfiggerlo pulito, privilegio concesso a pochi eletti da quando esiste “Super-Cena”, beh, vedrebbe costruita attorno a sé un'aura da imbattibile che quasi nessuno potrebbe abbattere. Ecco perché Cena vs Mahal a SummerSlam sarebbe l'ennesimo vicolo ceco in cui sicuramente la federazione vorrà imbattersi.

L'unica speranza sarà la gestione, speriamo non scellerata, di Baron Corbin: il push del Lone Wolf era nell'aria da diversi mesi e ora potrebbe seriamente consacrarsi tra i top della compagnia. Corbin, ad essere sinceri, non sembra molto un character da Money in the Bank: un detentore ideale sarebbe un profilo alla Edge, o per stare ai tempi di oggi, un Kevin Owens. Questi ultimi due corrispondono all'heel opportunista, a colui che fiuta l'occasione per poi buttarcisi a capofitto ed incassare quella benedetta valigetta; Corbin, invece, è un più un personaggio a cui piace venire alle mani: agisce nel buio, è sempre solo e non ha paura di niente e nessuno. Ecco perché la WWE dovrà lavorare parecchio per garantire una costruzione adeguata all'ex NXT. Vedo difficile una completa trasformazione del personaggio, ma per un heel diventa inevitabile l'essere viscido ed opportunista, lasciando da parte l'orgoglio e mettendo in cima alle proprie qualità la furbizia. Bisognerà vedere anche se e come il suo incasso possa andare a segno: i piani prevedono – o almeno dovrebbero prevedere – Nakamura vs Styles per WrestleMania. Dunque Corbin campione dovrebbe essere provvisorio, magari nel lasso di tempo tra settembre e gennaio, quando poi uno tra il giapponese e il Phenomenal gli porterà via il titolo. L'imperativo categorico assoluto per SmackDown è però quello di invertire la rotta nel più breve tempo possibile: non dico che Raw sia migliore qualitativamente, ma piano piano sta riprendendo terreno su uno show che ha letteralmente dominato il 2016, ma che in questo momento sta deludendo le grandi aspettative e sta perdendo parecchio vantaggio. Ma SmackDown ha le capacità e le possibilità per farlo, anche nel breve: bank on it.

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