WWE Planet #712

Questo WWE Planet sarà un po' diverso dal solito, essendo una settimana un po' particolare. Tutti hanno voluto esprimere la propria opinione in merito alla questione Goldberg-Lesnar e vorrei aggiungermi alla lunghissima lista. Non ragionando da fan, però, ma mettendomi nei panni della federazione, provando a capire le ragioni di questa scelta, per quanto dubbia e sconsiderata possa essere. Non racconteremo i fatti dei roster, proprio perché ora c'è una questione di primaria importanza in casa WWE, che andremo a trattare con la lente d'ingrandimento, provando a ragionare con la testa di un writer: perché di analisi da tifoso penso di averne lette abbastanza.


Partiamo da un semplice presupposto: la WWE ce l'ha fatta di nuovo. Pensiamo ad un Battleground qualsiasi, quello del 2014, ad esempio: il main event è un insignificante Fatal 4-Way con Cena, Reigns, Orton e Kane per il titolo WWE. Cena mantiene, risultato più che prevedibile, tra l'indifferenza generale. Esempio quindi di un evento che al WWE Universe è passato attraverso. Fastlane 2017 avrà avuto anche una card peggiore, ma perché tutti hanno acquistato/guardato l'evento? Al di là delle critiche continue, per poi puntualmente ogni lunedì sera essere lì a guardare Raw, semplicemente perché nel main event c'era Goldberg. Perché Survivor Series ha fatto sold out all'Air Canada Centre? Perché nel main event c'era Goldberg; contro Lesnar, a maggior ragione. Perché aspettavamo tutti il Royal Rumble Match? Per la presenza di Goldberg, Lesnar e Undertaker. Questo evento, per quanto orribile possa essere stato, ha venduto semplicemente per la presenza di Goldberg nel match titolato. E con la sua vittoria – che tutti, dal primo all'ultimo abbiamo pronosticato, sapendo già che sarebbe arrivato a vincere il titolo, perché, diciamocelo: Goldberg non sarebbe mai tornato se non gli avessero garantito una run titolata – il web è esploso, come quando Reigns è entrato con il numero 30 alla Rumble.

Alla WWE non interessa quello che la gente vuole. Ma il problema è un altro: Lesnar vs Goldberg è quello che la gente vuole; perché se Owens vs Jericho, per quanto questi due abbiano lavorato bene in questi mesi, fosse stato il main event di WrestleMania, avremmo storto il naso, perché non sono due figure che ti farebbero fare i soldi. Perché il vero obiettivo della WWE è il business. Forse non è chiaro a tutti, ma la WWE è un'azienda: e lo scopo dell'azienda è fare più soldi possibili, facendo di tutto pur di riuscirci. E mettere Goldberg vs Lesnar nel main event significa vendere, vendere e vendere. Possiamo chiederci qualsiasi cosa: Goldberg reggerà un match di 15 minuti almeno? E' in condizione per disputare un tale incontro? Noi questo non lo sappiamo, perché la WWE ci sta tenendo tutto nascosto. Proviamo però con un esempio a metterci nei panni della federazione: siamo allenatori di una squadra di calcio che sta per giocare la finale di Champions League. Il miglior giocatore, che so che può farmi vincere la partita, ha saltato tutta la competizione per infortunio, ma torna a disposizione proprio per questa partita: voi schierereste quest'ultimo o chi ha meritato di giocare per tutto l'anno, malgrado sia meno famoso e meno decisivo? Il buon senso direbbe il secondo, ma la voglia di vincere dice il primo. E così è per la WWE: potrebbero tranquillamente mettere Owens nel main event “perché se lo merita”, ma la voglia di far soldi è più forte.

Ma soprattutto, pensiamo questo: WrestleMania è un evento che anche un fan che non segue assiduamente il wrestling guarda, giusto per rivivere i nefasti del passato. E' proprio su questa nostalgia che la WWE naviga: in federazione sanno che noi fan continueremo in ogni caso a seguire ogni show, ma il fatto di presentare due leggende nel main event potrebbe riavvicinare anche chi ha mollato negli anni scorsi. E quale miglior occasione di WrestleMania per farlo? Ma d'altronde, dopo aver bookato in quel modo il match delle Series, era obbligatorio per la federazione bookare Owens vs Goldberg in questo modo: The Icon ha distrutto Lesnar in un minuto e mezzo e giustamente ha distrutto Owens in neanche trenta secondi. E tra l'altro, per tutti quelli che parlano di scempio, Owens è uscito protettissimo da Fastlane: la storia raccontata è stata che KO ha perso per distrazione a causa dell'ingresso di Jericho, non per scarsezza.
Con questo discorso non si vuol giustificare le scelte della federazione (o almeno, sì), perché tutti gli sproloqui annessi hanno delle solide fondamenta, che la federazione non calcola, essendo puro e semplice business. E risparmiamoci, almeno per quest'anno, il classico discorso “sarà una WrestleMania disastrosa”: o forse è meglio che si continui a farlo, perché ogni anno si viene continuamente smentiti. Per la 29, la 30, la 31 e la 32 è stata detta sempre la medesima cosa e puntualmente siamo rimasti soddisfatti e spero succeda lo stesso quest'anno. D'altronde saremo tutti sul divano, come i buoni americani, con gli occhi puntati sullo schermo. E magari i match non sono proprio quelli che stavamo aspettando, ma il lavoro di costruzione c'è e lo stanno portando avanti: andrò contro corrente, ma sono fiducioso.

Per quanto riguarda la parte in ring, per concludere, è più che lecito avere dei dubbi: Goldberg ha subito la prima mossa lunedì scorso, dopo sei mesi dal suo ritorno in WWE. Però il character di The Icon è questo: in WCW i suoi match erano prevalentemente costruiti come adesso, con Spear, Jackhammer e vittoria. Chiaramente nessuno si aspetta un main event di WrestleMania a 5 stelle come sarebbe potuto essere Undertaker vs John Cena, ma con un'adeguata stipulazione può risultare divertente, purché si saccagnino per 10 minuti abbondanti. Che poi il titolo passi da un part-timer ad un altro è ovvio che faccia incavolare, essendo coscienti del fatto che Lesnar difenderà la cintura probabilmente a Summerslam, 4 mesi dopo la sua conquista. Ma la WWE è questa, il business è questo. Come spettatore non pagante mi limito ad osservare quello che la federazione avrà intenzione di fare nei prossimi mesi: dovranno trovare loro il modo per sopperire all'assenza di un campione del mondo. La cosa è stata fatta già due anni e mezzo fa, tra alti e bassi. Hanno intrapreso un certo tipo di strada ed è giusto che continuino a seguirla: nel post-WrestleMania, poi, se le cose non dovessero andare bene, saranno cavoli amari per quanto riguarda le critiche. La WWE non dimenticherà, però, in quel caso, di aver giocato di nuovo con la nostra intelligenza ed averci fatto ancora un mucchio di soldi. Ma d'altronde: dopo Cena vs The Rock parte 1 e 2, Batista nel main event della 30, Reigns vs Lesnar della 31 e Triple H vs Reigns della 32, ancora ci si lamenta dei part timer? Avremmo dovuto farci l'abitudine ormai.

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