WWE Planet #692

Siamo a soli 8 giorni da Hell in a Cell e 6 giorni dopo No Mercy e in casa WWE sembra esserci una calma apparente. Il periodo settembre-ottobre-novembre è sempre stato uno dei momenti transitori della stagione, ma con il Brand Split si pensava che il tutto potesse svoltare. Invece, ancora una volta, Raw e SmackDown non riescono a mantenere alti livelli nei loro show, ma in maniera completamente diversa. Andiamo allora a spiegarci meglio, analizzando le serate dei due roster con il nostro consueto WWE Planet. Let's go!
GOLDBACK. Finalmente per Raw una media spettatori decente. Ma tutta concentrata sull'ultimo segmento della puntata, ovvero il ritorno di Goldberg. Ritorno che giustamente la WWE ha piazzato in conclusione dell'episodio, giusto per tenere la gente attaccata allo schermo. Il problema fondamentale di questa puntata sta nella possibile divisione in cui può venire distinta: il nulla e il ritorno di Goldberg. Non ci fosse stato quest'ultimo, sarebbe stata la peggior puntata dal Brand Split. Invece la presenza di Bill ha svoltato totalmente l'episodio. I dubbi e le perplessità le abbiamo già discusse nel Planet precedente, soffermiamoci sul momento esatto di lunedì. Il ritorno di Goldberg è stato gestito in maniera ottima. L'entrata partendo dal backstage, tra le varie superstar ad ammirarlo, l'entusiasmo del pubblico e, soprattutto, la sincerità . Sì, perché ogni parola uscita dalla sua bocca è stata pronunciata in maniera sincera e ad effetto. Quello che la WWE è riuscita a fare con lui è soprattutto la poca invasività che avrà nel roster attuale: Goldberg avrà un ultimo incontro (o almeno così pare) e lo avrà contro Brock Lesnar. I due saranno come staccati dal resto del roster, per intraprendere una strada tutta per loro, discostandosi da tutto il resto. E la presenza di Lesnar nelle prossime puntate e i futuri face-off tra i due, potranno solamente confermare la media spettatori di questo lunedì. Non tanto per la qualità dell'incontro che verrà fuori (nessuno si aspetta un match a 5 stelle), ma per la rivalità che si sta piano piano mettendo in piedi. La WWE dovrà fare un grande lavoro: Goldberg è sempre Goldberg, è vero, ma il costruirlo e il renderlo credibile dopo 12 anni di inattività per scontrarsi con Lesnar non sarà affatto semplice. Ma abbiamo fiducia, le buone premesse ci sono. Per far rivivere ancora una volta una sola Spear e un solo Jackhammer.
Togliendo tutto questo, di cosa si potrebbe parlare? La faida per il titolo universale ha il punto di interesse maggiore in Chris Jericho. Che non sarà dell'incontro. Basterebbe già questo. La domanda che nasce spontanea però è il come mai questo incontro avrà luogo nell'Hell in a Cell. Per essere all'interno della gabbia infernale, un incontro dovrebbe disporre di certi requisiti: dovrebbe essere il culmine della faida oppure dovrebbe terminare una rivalità con una stipulazione che possa davvero mettere la parola fine al tutto. Pare però che questo match non risponda né alla prima né alla seconda voce, dato che la faida non terminerà domenica prossima e, tantomeno, non sembra essere così avvincente da dover sfociare in un HIAC. Dei tre incontri è sicuramente il meno meritevole: la scelta di piazzare tre Hell in a Cell in card è azzardata e potrebbe essere un rischio molto grande, soprattutto per la possibile ripetitività degli incontri. Tra i tre, appunto, questo sarebbe quello da escludere, dato che Rusev vs Reigns merita di essere all'interno della struttura e il match femminile sarà storia. Sasha Banks vs Charlotte sarà storia a prescindere, che sia un ottimo o un brutto incontro. Non si ha davvero la minima idea di come possa svolgersi un incontro femminile nella gabbia, che rischi faranno prendere alle ragazze e come verrà gestito il tutto. Si vocifera che Charlotte avesse chiesto di eseguire un Moonsault dalla gabbia: pazzia, ma se fosse vero, questo fa davvero capire cosa c'è in questo momento nel wrestling femminile. Una voglia matta di raggiungere il livello della controparte. Da vedere il modo in cui il fragile fisico di Sasha possa reggere un incontro così pericoloso. L'incontro ha intorno a sé un forte alone di interesse essendo un first time ever, sta a loro. Rusev vs Reigns, invece, sta stupendo: la faida è fisica, cruda, proprio come dovrebbe essere. L'Hell in a Cell è la cornice ideale per i due; e avendo ancora negli occhi il bell'HIAC di Reigns vs Wyatt dell'anno scorso, il tutto potrebbe risultare anche piacevole. Peccato però che l'intera puntata abbia seguito un filone di noia, come spesso succede con le tre ore del brand rosso, e di segmenti riempitivi. Il job di Neville a Bo Dallas e il coinvolgimento di Sami Zayn nella situazione Braun Strowman ancora stonano.
BREAKDOWN. Il roster di SmackDown Live, invece, non è riuscito a mettere in piedi un episodio del tutto convincente, ma per tutt'altre ragioni. In primis la situazione in cui è coinvolto AJ Styles. Bisogna tirare lungo per arrivare a Survivor Series, ma lo si poteva fare in ben altro modo, senza dover ricorrere al comedy. E che comedy, aggiungerei. La federazione ha deciso di sfruttare al 100% la popolarità sul web di James Ellsworth (producendone persino la maglietta ufficiale), piazzandolo addirittura in un match per il titolo del mondo. Da jobbare a Braun Strowman a competere per il WWE Championship nel giro di tre mesi. Bazzicando su varie discussioni e forum, pochi hanno davvero apprezzato questo angle, semplicemente perché ha intaccato ciò che SmackDown aveva costruito da luglio a questa parte: uno show puramente di wrestling. La faida tra Dean Ambrose ed AJ Styles poteva fondarsi su molti episodi, uno su tutti il doppio tapout di AJ a No Mercy, con un Ambrose che avrebbe potuto accusarlo di non essere degno di essere chiamato “Face that runs the place”, dato che ha ceduto due settimane fa. Ma a quanto pare l'unico interesse della WWE è l'occupare il tempo per arrivare a poche settimane dalle Series per poi costruire davvero questo incontro. Peccato, perché SmackDown Live non aveva ancora dovuto ricorrere a certi sistemi, se non il costruire faide e approfondirle nel modo giusto. Ed è quello che ha fatto anche in questa puntata. A differenza di Raw, che ovviamente deve preparare Hell in a Cell, SmackDown si sta concentrando molto sulla costruzione di SS, soprattutto dopo la sfida lanciata da Bryan e Shane la scorsa settimana. C'è da farsi però delle domande. Dopo l'ottimo face off tra Nikki Bella e Carmella ci si aspetterebbe una resa dei conti tra le due; ma, ovviamente, il 5vs5 delle Series le terrebbe occupate entrambe all'interno dello stesso incontro, rendendo impossibile un loro scontro (a meno che non si inseriscano Eva Marie e Naomi, ma probabilmente anche SmackDown vuole vincere). Dunque quando e come la loro disputa di martedì verrà completata da un incontro? Sarebbe un peccato rovinare il tutto lasciandolo lì senza un match.
La parola adesso passa al sottoscritto, Aldo Fiadone, per illustrarvi il THIS IS BRAND e il THIS IS WRESTLING che sono ormai due punti stabili dell'editoriale.
Prima però ci tengo a fare i miei ringraziamenti a Marco Astori che mi ha concesso, nuovamente, di collaborare con lui per un nuovo numero del WWE Planet.
THIS IS BRAND:
Non posso negare che lo show migliore sia SmackDown Live, le storyline e segmenti che vanno in onda settimanalmente hanno una coerenza e stabilità non da poco.
Rendere uno show godibile anche davanti un main event con James Ellsworth è poi la ciliegina sulla torta perché questo, o meglio, quello che abbiamo visto nell'ultimo episodio di SmackDown è un comedy che fa bene, non un'esagerazione.
Ovviamente tutto questo trova le seu spiegazioni e, come giusto che sia, è una situazione momentanea per allungare il brodo tra AJ Styles e Dean Ambrose.
SmackDown quindi vince ancora, ma Monday Night RAW se la gioca grazie all'unico vero punto di interesse contenuto nell'ultimo episodio, Bill Goldberg.
Ritorno emozionante che mi ha portato a ricordare i miei primi anni davanti uno show di wrestling quando, all'età di sei anni, visionavo la WCW su Italia Uno.
Anni d'oro, racchiusi in un ricordo capace di farmi commuovere, un infinito grazie va quindi a Goldberg.
THIS IS WRESTLING:
Come match della settimana non posso non votare per Chris Jericho vs Seth Rollins, incontro visto già per la seconda volta a RAW e che tutti abbiamo atteso (chi più, chi meno) per parecchio tempo.
Dispiace solo il modo in cui è stato posto o meglio, il personaggio di “secondo piano” che attualmente ricopre Y2J, personaggio che però si toglie ancora le sue soddisfazioni creando catchphrases letteralmente virali.
TOP 5:
1 – Goldberg, 12 anni di attesa, comunque vada il suo match, il suo ritorno è una vittoria
2 – James Ellsworth, seconda vittoria consecutiva contro AJ Styles nonché imbattuto contro il campione WWE, cosa cheidere di meglio per la sua carriera? Un contratto per SmackDown?
3 – Seth Rollins, vince un altro match contro Chris Jericho
4 – Kane, ritorno che ci fa ricordare gli anni d'oro di The Undertaker
5 – Rusev, si prende una piccola rivincita contro Roman Reigns
Flop 5:
1 – Chris Jericho, a tratti ridimensionato
2 – Kevin Owens, da l'impressione di essere un campione acerbo dato il continuo accostamento con Y2J
3 – Roman Reigns, dovrà leccarsi non poche ferite prima dell'Hell In A Cell match
4 – AJ Styles, un fenomeno indiscusso che però continua a subire i continui colpi di Dean Ambrose
5 – Bray Wyatt e Luke Harper, come risponderanno al duo fromato Kane e Randy Orton?
Anche per questa settimana è tutto, appuntamento con un nuovo numero del WWE Planet e, con il sottoscritto, sull'Impact Planet.
Have A Nice Day 🙂