WWE Planet #682

Un saluto a tutti i fedeli appassionati della WWE dal sottoscritto, alias GP, che torna una tantum per ovvi motivi vacanzieri al timone di questa storica rubrica del sito.
In vacanza la WWE non ci va mai in questo periodo, che anzi è quello di fondamentale costruzione per Summerslam, sebbene dobbiamo dire che in questa settimana le storyline si siano “mosse” sostanzialmente poco: a Raw abbiamo visto un primo segno di possibile interazione tra brand sotto forma di potenziali passaggi di atleti, con quell'accenno sull'utilizzo di Cesaro che potrebbe tanto non significare nulla quanto essere un primissimo segnale per qualche passaggio da un brand all'altro, ma ci sarà sicuramente tempo e modo per parlarne prossimamente.
Oggi nello show rosso, infatti, le priorità sono altre, a cominciare dal match che decreterà il primo detentore di uno dei titoli dal nome più brutto della storia presente, passata e speriamo non futura del Wrestling. Come fatto anche a Smackdown con Ziggler, la WWE ha voluto dare segnali concreti a suffragio dello slogan “new era”, e per quanto riguarda lo show rosso lo ha fatto catapultando Finn Balor da NXT al ruolo di main eventer di Raw. Anche questa settimana il buon Balor è passato per una inevitabile opera di consolidamento, un modo per far capire al grande pubblico, che in ogni caso ha dimostrato di conoscerlo abbastanza, di avere davanti qualcuno in grado di competere subito a questi livelli così elevati. Com'è andata questa settimana? Meglio, decisamente meglio dell'impietosa sconfitta a livello di microfono patita per mano di Rollins sette anni fa: nello scontro verbale diretto della scorsa settimana il distacco è stato piuttosto netto, in situazioni più indirette come quella di questa settimana e soprattutto nel ring sappiamo come la situazione sia ben diversa, dunque, accento inglese marcatissimo o no, non ci sono davvero dubbi che il loro match possa essere quello in grado di rubare la scena in quel di Summerslam.
Prosegue, inoltre, l'operazione “non lo torneremo mai heel come vorreste, proviamo anzi per l'ennesima volta a farvelo tifare”, con scontato protagonista Roman Reigns. Anche questa settimana il connubio comprendente il nemico antipatriottico e la scenetta divertente con Lana riesce quantomeno nell'obiettivo minimo di strappare qualche approvazione nell'immediato, ma non cancella l'ormai evidente verità che, pur provandole davvero tutte, l'effetto sperato è ancora molto, molto lontano. Provare a resettare, focalizzarlo sul titolo USA e magari “parcheggiarlo” un attimo in zone meno alte della card può raffreddare la situazione attorno a lui? Ne dubito, non con un tipo di reset come questo, che del suo personaggio cambia solo il nemico e giusto un po' di rosso in più nel costume. Cosa succederà quando il loro match si dimostrerà prevedibilmente lento e noioso, peraltro di fronte all'esigentissima platea di New York? Fin troppo facile prevederlo…
Infine, ma questo è un argomento sul quale davvero ci risentiremo a breve su altri lidi, quando puoi proporre come contorno dei face over come nessun altro affrontare prima al microfono e poi nel ring un mattatore come Owens ed un Jericho con tanta voglia di far bene, capisci che forse ci sia un attimino di dislivello verso chi deve proporre Baron Corbin che pesta il Kalisto di turno..
Passando a Smackdown, c'è da dire come al momento lo show blu possa beneficiare di uno dei migliori Randy Orton che si siano mai visti: lo conosciamo bene, sappiamo come non siano mancati dei periodi nella carriera dell'atleta nei quali la voglia di fare non sia stata ai massimi livelli, ma dal suo rientro a oggi l'Orton che stiamo ammirando è davvero uno dei performer più in forma, capace di trasmettere una sensazione di carisma come pochi altri atleti. Con buona pace di quello che ci racconta la storyline il match con Lesnar avrebbe potuto essere uno strano incrocio senza né testa né coda, oggi invece grazie soprattutto a Lui (ed a quel poco che fa Lesnar che però resta sempre molto più di quanto potrebbero fare molti Altri) questo sarà davvero uno degli incontri più attesi di Summerslam, e non soltanto per il “semplice” fatto di vedere la bestia tornare a calcare il ring della WWE, dopo aver forse definitivamente abbandonato l'ottagono qualora le accuse di doping verranno confermate.
Circa invece la sfida titolata tra Ambrose e Ziggler, c'è da dire come un po' si avverta una leggera sensazione di “forzatura” verso lo sfidante: Dolph fino a qualche settimana fa era la vittima sacrificale per il lancio (al momento inefficace, peraltro) di Baron Corbin, ultimo inglorioso compito di anni di utilizzo scelleraro; oggi finisce catapultato nel main event e con la possibilità di vincere il titolo… troppo, decisamente troppo veloce. Non a caso anche la storyline del “tutti credete che io non sia a questo livello” è il necessario contributo al suo rilancio ma anche a sua volta forzata, credibile fino ad un certo punto e con appetibilità al più discreta, Eppure è maledettamente vero anche quello che lo stesso Ziegler ha voluto dire sui social network: vi siete tanto lamentati di questo sottoutilizzo, ed ora che sembrerebbe finito almeno da qui a Summerslam avete anche da ridire? Le sue doti nel ring carismatiche non sono cambiate, semplicemente oggi c'è da vincere anche l'indotta diffidenza di quelli che sono stati i tanti treni che nel passato non è che siano andati persi, semplicemente non sono nemmeno mai passati per lui. Basterà , se non per vincere il titolo quantomeno per confermarsi più stabilmente in questa posizione più elevata? Secondo me potrà dircelo molto proprio il match di Summerslam, indipendentemente dal risultato: una contesa convincente (e l'avversario per farla c'è) potrebbe smuovere qualcosa, stabilizzare finalmente quell'episodio isolato delle Series di qualche anno fa? Tutt'altro che facile, ma se non ora quando? Consideriamo anche, infatti, che a parte AJ Styles ed un Bray Wyatt in rilancio dopo lo split nello show blu non resta poi molto, con Corbin, Crews e tutti gli altri che dimostrano di essere tutt'altro che pronti, ed un undercard che fatica drammaticamente a tirare fuori qualcosa di decente, vedi ad esempio il disastroso impatto di Carmella, quello mediocre della sua collega Alexa Bliss, ed una situazione davvero sconfortante se paragonata alla “concorrenza”? Servono dunque i grandi nomi da affiancare ad Ambrose e servono subito, uno è stato sorprendentemente trovato con Orton, un altro potrà davvero essere Ziggler?