WWE Planet #616

Benvenuti amiche ed amici di TuttoWrestling.com ad una nuova edizione del WWE Planet!!! Siamo nel pieno della Road to Wrestlemania, iniziata ufficialmente dopo la conclusione di Fastlane la scorsa domenica. Un PPV che ci ha consegnato già due match per l'evento dell'anno e che sostanzialmente non ha spostato più di tanto le idee che già si avevano sui piano iniziali dei booker. Le faide sono confermate e la strada sembra lineare in vista dell'arrivo fra quattro settimane di ‘Mania; un evento solido quello della scorsa settimana che ha generato discussioni animate in tutto il WWE Universe. LET'S GO!!!


WE WILL RISE. Fastlane è andato agli archivi e nel corso della settimana già l'ottimo Stamford Report e poi il GPO hanno parlato esaustivamente dell'evento che ci siamo lasciati alle spalle. Un PPV sufficiente, fatto di pochi alti e molti bassi, che può essere paragonato facilmente ad una puntata di Raw con qualche evento speciale e match più “tirati”. Il punto interrogativo più grande era sicuramente l'esito del match fra Roman Reigns e Daniel Bryan; nonostante la maggior parte dei tifosi era sicuro di una vittoria del mastino, vi era ancora quel 10% che sperava in un ribaltamento improvviso dell'esito e una vittoria dell'American Dragon. Invece la contesa è servita solamente a calmare gli animi dello Universe per un mese e per alzare ancor di più la credibilità di Reigns. “Make Roman Reigns stronger” è un motto che va molto di moda in questi ultimi tempi, ma ciò che è successo a Fastlane è il riassunto perfetto della frase poco prima detta. Evidentemente i piani erano quelli da più di un anno, niente e nessuno avrebbe potuto smuovere Vince e i suoi assistenti dall'idea di realizzare il “piano perfetto” scritto a più mani. Roman è il futuro, è il nuovo poster boy, è quello che vogliono far diventare l'erede di John Cena. Certamente non si può dire che hanno sinora sbagliato qualche passo, le tappe sono state più striminzite ma l'ex Shield sta percorrendo lo stesso cammino fatto di fischi, punti interrogativi e “odio” nel WWE Universe come il buon John Cena dopo il suo passaggio a Raw anni fa. Il promo di Heyman nel corso della puntata di Raw ha fatto storcere il naso ai più, paragonare Roman Reigns a Stone Cold, The Rock, Shawn Michaels e tanti altri è stata una forzatura evitabile; certamente serviva per arrivare al punto di dire che Lesnar è il migliore di tutti i tempi, ma lo si poteva fare in altri modi. La WWE sta provando in tutti i modi ad alzare l'asticella di questa faida, di far capire che questo sarà il main event della serata, ma sinceramente io non ho nessun hype e non lo posso considerare il match principale della card. Il finale è già scritto, il match non sarà un “must see” e la faida sarà un qualcosa di già visto anni addietro.

Ritengo invece molto più interessante ciò che si sta creando attorno al Titolo Intercontinentale. La WWE ha deciso di ridare importanza ai titoli secondari in vista di Wrestlemania, facendo contendere per quelle cinture dei wrestler ritenuti main eventer. Infatti molti stanno storcendo il naso per l'inserimento di Daniel Bryan nel Ladder Match, ma sinceramente ritengo questa un'ottima scelta; se il tutto sarà fatto bene, quella cintura potrebbe avere lo stesso percorso che ha avuto la sua pari grado nella NJPW con Nakamura. Avere Dolph Ziggler, Dean Ambrose e Daniel Bryan in un match del genere alza vertiginosamente l'asticella della competizione per una cintura che negli ultimi anni è stata bistrattata dalla Dirigenza. Lo Universe chiedeva una maggiore importanza ai titoli secondari? Accontentati. Il metodo più facile è proprio questo, creare interesse con dei performer molto tifati e creare una storyline anche semplice, ma efficace che veda al centro di tutto l'Intercontinental Championship e non la faida tra due superstars. Personalmente ho molta fiducia in quello che si sta creando, sperando naturalmente di non vedere mai più un match come quello svolto fra Barrett ed Ambrose in quel di Fastlane. Una contesa andata avanti per sette minuti di completa inutilità e finita con una squalifica insensata; insomma uno spreco di tempo per noi che l'abbiamo guardata.

Il Titolo degli Stati Uniti è stato difeso da Rusev contro Cena vincendo per sottomissione, ma come ci hanno tenuto a sottolineare per l'intero corso della puntata, John non ha ceduto, è solo svenuto per il dolore. Non mi aspettavo un finale del genere, sono sincero, ma è servito sicuramente per il prosieguo della faida e per rendere ancora più forte il russo in vista di una sconfitta in quel di Wrestlemania. Durante Raw abbiamo potuto vedere come Lana abbia rifiutato un re-match in vista dell'evento più importante dell'anno, quindi molto probabilmente Cena sarà costretto a forzare la mano dei due russi in qualche modo. Sono sicuro che John nelle prossime settimane, se non già durante la puntata di Raw di domani, costerà la perdita del Titolo degli Stati Uniti a Rusev, un po' come successe anni fa in occasione di Elimination Chamber quando Shawn Michaels fece perdere il World Title ad Undertaker. La dinamica sarebbe la migliore e, si potrebbe togliere dalla contesa la messa in palio dello US Title, in questo momento più un intralcio tra i due che un vero e proprio premio; perché sinceramente il vero premio in palio a Wrestlemania è la striscia vincente di Rusev.

Infine a Fastlane abbiamo avuto il ritorno di Randy Orton. The Viper sembra essere ritornato per vendicarsi dell'Authority e più specificatamente di Seth Rollins, reo di averlo messo fuori uso per ben quattro mesi. Il canovaccio che la storyline sta seguendo è sicuramente sorprendente e originale rispetto a quello che un po' tutti si aspettavano da molto tempo. L'Apex Predator si è momentaneamente alleato con l'Authority e forse sta utilizzando la classica tattica del “Cavallo di Troia”, colpire all'interno per conquistare tutto. Sicuramente questa svolta rende il tutto più interessante e fa aumentare l'hype per quando Orton sbotterà definitivamente e verrà ufficializzato il loro match in quel di Wrestlemania.
Parlando di Authority come non parlare del confronto avuto da Triple H e Sting. La parola epico o epocale è riduttiva, è stato svolto tutto egregiamente, dal promo di Hunter sino all'intervento di Sting, il quale senza parlare ha fatto capire appieno le sue intenzioni e ha aumentato ancor di più l'aurea intorno a se. La faida è gestita bene e sta proseguendo su giusti binari, ma la domanda sorge spontanea: è credibile ed attuale nel 2015 un feud tra Triple H e Sting basato sulla guerra fra WCW e WWE? La risposta è no.

THIS IS WRESTLING. Il miglior match della settimana è il main event di Fastlane. Daniel Bryan è riuscito nel miracolo di far svolgere un match buono a Roman Reigns, ma non è solo la contesa ad avermi convinto ma anche il contesto e la storyline che vi è stata dietro. La psicologia del match e della faida sono stati sopra la media e il tutto ha portato ad un ottimo risultato, a prescindere da chi ha vinto alla fine.

Disclaimer: Le classifiche Top 5 e Flop 5 sono basate su un personale giudizio della settimana appena trascorsa in WWE. La classifica è da interpretare in chiave mark.

TOP 5

5. Randy Orton
4. Rusev
3. Sting
2. Brass Ring Club
1. Roman Reigns

FLOP 5

5. Dean Ambrose
4. Usos
3. Daniel Bryan
2. Erick Rowan
1. John Cena

Anche per questa settimana è tutto cari #followers ed #haters.

#DealWithIt
#RealRealReal
#KillOwensKill
#LaSpiaggina
#BalorClub

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