WWE Planet #540

Benvenuti amiche ed amici di TuttoWrestling.com ad una nuova edizione del WWE Planet. Al volante della sgangherata e sgrammaticata baracca vi è il vostro conducente non preferito Giuseppe Cuozzo: PARTIAMO!!!
– This is only the beginning. L'argomento principale da domenica scorsa è uno ed uno soltanto: Daniel Bryan e la nuova Corporation. Su quanto accaduto in quel di SummerSlam e nelle puntate settimanali si sono spesi già in molti su questo sito, dal GPO al 5-Star Frog Splash; cosa può aggiungere nella brace il Planet? Semplice, la mia modesta opinione. Ciò che è successo qualcuno se lo aspettava, l'inserimento di Triple H come arbitro speciale della contesa per il WWE Championship tra John Cena e Daniel Bryan puzzava di marcio a chilometri di distanza. Molti quindi hanno pensato ad un overbooking in modo tale che Bryan potésse vincere il Titolo e Cena perdere in modo sporco. Invece è successo ciò che nessuno si aspettava: Daniel Bryan vince pulito il WWE Championship. In molte case nostrane credo che l'evoluzione dell'espressione facciale sia stata molto simile dopo il Busaiku Kick, si è passati dall'incredulità alla gioia in pochi attimi con tanto di esultanza a suon di: YES! YES! YES! Ma è stato poco dopo che qualcosa è cominciato a bussare nel mio cervello, a farmi venire un brivido lungo la schiena: perché Triple H è ancora sul ring??? Il sospetto che qualcosa dovesse ancora accadere era forte, i coriandoli ed i pyros certo scacciavano per poco quel brutto presentimento, ma quest'ultimo ormai era come un verme che s'insinuava in una mela. La musica di Randy Orton suona nell'arena, il sangue si gela per un attimo, The Viper va per andarsene ma, proprio in quel momento il piano dei cattivoni viene messo in atto e Triple H colpisce con il Pedigree il neo Campione WWE permettendo così ad Orton d'incassare comodamente la sua valigetta del Money in the Bank. Tutto perfetto, tempi e modi perfetti, qualcuno se lo aspettava è vero, ma quando qualcosa viene fatto bene allora bisogna solo fare un plauso alla WWE. La sera successiva a RAW il piano dei McMahon viene attuato e svelato al Mondo intero. Già con il buon promo di Stephanie McMahon capiamo che ciò che è successo con Daniel Bryan è solo perché la dirigenza pensa che l'American Dragon non è ciò che vogliono come loro Campione, al massimo è una solida B+. Nel corso della serata vediamo sempre più la mano longa del nuovo corso in WWE, Brad Maddox sancisce degli handicap match contro lo Shield per Dolph Ziggler e Big Show per punirli delle loro parole contro Triple H. Il main event è l'apoteosi di questa nuova Corporation. Sullo stage ci sono tutte le Superstars e a difendere il ring vi è lo Shield: si festeggia il nuovo e degno Campione WWE. Il King of Kings ci spiega perché ha compiuto quel gesto la sera prima, l'ha fatto per il bene del business, per il bene del WWE Universe per poter offrire loro uno spettacolo degno di questo nome, ha messo da parte gli screzi con Randy Orton solo per dare a tutti noi un WWE Champion degno di poter rappresentare la Compagnia ed esserne il suo volto principale. Il tutto poi si è concluso con il “giusto” pestaggio ai danni di Daniel Bryan, un segno inevitabile della forza del nuovo potere costituito in WWE. Una storyline così grande non la vedevamo da tempo, un feud così preparato bene che ha un solo ed unico scopo: far esplodere definitivamente Daniel Bryan. Molti hanno visto in questi eventi delle somiglianze con il feud tra Stone Cold e Vince McMahon o quello tra Mankind contro la Corporation, ed hanno visto bene. In effetti c'è più di una similitudine ma, sinceramente, non credo che a noi debba importare, quello che deve importare a noi tifosi è solo il goderci questi mesi già carichi di domande, di match e di un'evoluzione nella storyline più importante degli ultimi anni. Il brutto infortunio di John Cena, fischiato ingenerosamente durante Raw, ha creato un buco enorme li in alto ed ora è il momento più opportuno per cercare di salire nelle gerarchie della Compagnia: l'uomo giusto è Daniel Bryan. L'unica speranza è che non rovinino il tutto, ci dovranno essere i giusti tempi ed i giusti modi altrimenti si bruciano il wrestler più in forma del momento. Randy Orton come Campione della nuova Corporation è perfetto secondo me, ha effettuato il tanto agognato turn heel insieme a Triple H e sono sicuro che i due si troveranno più a loro agio in questo ruolo. L'Apex Predator ha quella giusta cattiveria e faccia sporca tipica di un Campione imposto, saprà sicuramente interpretare il ruolo nel migliore dei modi. Ciò che mi puzza un po' invece è lo Shield, spero che non si trasformino dai mastini della giustizia ai cagnolini della Corporation. Questo comunque è solo l'inizio, e noi ci godremo lo spettacolo comodamente seduti a casa.
– El Senor Van Dam. La situazione intorno il World Heavyweight Championship bisogna dirlo, non è delle più rosee. A SummerSlam Alberto Del Rio e Christian hanno realizzato un ottimo match questo è vero, ma l'hype e la storyline erano ad un basso livello. Quello che si prospetta davanti a noi è un feud tra Del Rio e Rob Van Dam. Le premesse devo dire la verità non mi convincono molto, Rob Van Dam non è riuscito a vincere il Titolo degli Stati Uniti e quindi ha diritto ad una shot al Titolo del Mondo: logiche della WWE. Per giustificare il tutto l'ex manager del messicano Ricardo Rodriguez ora è diventato l'accompagnatore di RVD. La cosa mi stona e non poco, sinceramente non ce lo vedo l'ex ECW con qualcuno che lo rappresenti, certo ha avuto Bill Alfonso ai tempi direte voi ma, non credo che ora sia tempo per un affiancamento del genere. Sono molto convinto che la contesa tra i due nel prossimo PPV sarà di ottima fattura e su questo non vi è dubbio, ma siamo in WWE e il contorno di una storyline avvincente è fondamentale. Non voglio giudicare la pietanza prima che mi venga servita, ma l'odore non è dei migliori.
– It's Clobberin time. Il match tra CM Punk e Brock Lesnar in quel di SummerSlam è stato il miglior esempio di contesa brutale e violenta in Era PG. Insomma, un bel calcio nel didietro a tutti quelli che credono che non si possa fare un match così intenso e massacrante senza che esca sangue o si diano sediate alla testa. La storia del match è stata perfetta, una sintesi delle settimane che ci hanno portato al 18 agosto. Un CM Punk testardo e mai arrendevole che ha cercato in tutti i modi di domare la Bestia, di buttarla già . Dall'altra parte un Brock Lesnar che ha interpretato alla grande il suo ruolo, ogni passo ed ogni colpo che sferrava trasmetteva rabbia, violenza e voglia di distruggere qualsiasi cosa gli si fosse messa davanti. Una psicologia intrinseca nel match che è stata il filo conduttore. La voglia di Punk di distruggere Paul Heyman era più forte di quella di abbattere la Bestia. Questo gli è costato il match e credo sia stato il miglior modo per poter chiudere una contesa che si candida a mani basse a Match of the Year sinora in WWE. La storyline ora tra lo Straight Edge il Mad Genius sembra virare verso più miti lidi, con il nativo di Chicago che rivolgerà le sue attenzione su Curtis Axel, sempre con la testa sull'unico obiettivo: vendetta su Paul Heyman. Dopo le molte voci circolate in questi giorni, infatti, non credo che ci sarà un rematch fra Punk e Lesnar ma si andrà verso un'altra soluzione di questo feud con The Beast orientato sul probabile match contro Undertaker a Wrestlemania. Un po' dispiace perché i due hanno dimostrato di avere un'ottima chimica insieme sul ring e perché forse questa faida perde un interprete di alto profilo, davvero un peccato perdere un Brock Lesnar così in forma.
Anche per questa settimana è tutto cari compagni, il WWE Planet ritornerà sempre qui sulle pagine di TuttoWrestling.com tra sette giorni!!!