WWE Planet #532

WWE Planet #532

Benvenuti sulle pagine di TuttoWrestling.com da Giuseppe Cuozzo lettrici e lettori, sedetevi sulle vostre comode poltrone, allacciate le cinture, preparate una scodella di popcorn ed una birra fredda perché si parte verso l'Universo WWE!!!


Come un treno in corsa. Daniel Bryan è stato il protagonista assoluto di questa settimana in WWE. Da quando vi è stato il graduale e poi definitivo split con Kane la WWE è riuscita a gestire il tutto nella migliore maniera possibile, pushando l'American Dragon con gradualità fino a farlo esplodere, fino a farlo salire nel main event, fino a fargli riacquisire quello status che aveva assaggiato un anno fa dopo la conquista del World Heavyweight Championship e la successiva serie di match con CM Punk. La Federazione di Stamford secondo me ha fatto un piccolo capolavoro con questo ragazzo perché, dopo il suo primo giro titolato è riuscita a “riciclarlo” in maniera ottimale nella categoria tag team, risollevando insieme al Big Red Monster una categoria sino a quel momento dimenticata e bistrattata. La determinazione e la forza di volontà di Bryan a non arrendersi mai e a credere sempre in ciò che gli proponevano e in ciò che faceva è stata la sua arma in più. Ora per lui sta passando di nuovo un treno importante, se però più di un anno fa era una prova sulle sue capacità, questa volta lo si vuole ergere definitivamente, creare un main eventer stabile. Oramai è palese a tutti che nel giro di poche settimane inizierà un feud tra lui e John Cena con in palio il WWE Championship. Difatti da quando Stephanie McMahon ha annunciato i partecipanti al Money in the Bank Match il buon Daniel Bryan è sembrato leggitimamente a tutti il favorito numero uno. Il ragionamento che vi propongo ora è però questo: serve davvero la valigetta all'ex Campione di Coppia? Secondo me no, ha raggiunto oramai uno status che volente o nolente può tranquillamente concorrere per il Titolo senza dover avere una spinta in più. La risposta a queste mie parole può essere trovata nel main event disputato questo lunedì a Raw contro Randy Orton, una contesa violenta, sentita e che ha raccontato una storia perfetta sul ring, si percepiva l'odio che avevano l'uno per l'altro, la voglia di prevalere sull'altro. A conclusione di tutto Bryan ha vinto facendo cedere in maniera pulita l'Apex Predator, meglio di così. L'estate è appena cominciata e per questo ragazzo si preannuncia calda e piena di soddisfazioni.

La calma prima della tempesta. L'evoluzione lenta ma decisa del feud tra Punk e Lesnar sta procedendo bene, i primi vagiti emessi in queste prime due settimane sono convincenti e hanno fatto capire che sarà una faida, anzi LA Faida dell'estate. Lunedì a Raw c'è stato il tanto atteso confronto tra il Second City Savior e Paul Heyman, quest'ultimo è riuscito a cavarsela come suo solito, la sua parlantina e il suo aver dimostrato di voler bene a Punk ha convinto il nativo di Chicago dal desistere nel continuare ad accusare il suo ormai ex manager di avergli mandato contro “The Beast”. L'abbraccio che ha chiuso il segmento è stato molto significativo, infatti lo sguardo di Punk lasciava trasparire il suo pensiero e il suo continuare comunque a sospettare del Mad Genius. A condire il tutto ci ha pensato Curtis Axel, giunto in aiuto dello Straight Edge mentre quest'ultimo era assalito dai Prime Time Players. Tutto ciò ci porterà ad un tag team match tra questi due Paul Heyman Guys e i PTP, una contesa che prevedo piena di scintille e punto cardine della faida e della storia che si sta scrivendo. Il punto di rottura definitivo sono sicuro che arriverà al PPV dove, Brock Lesnar costerà la vittoria della valigetta a CM Punk.

Fiesta. Trasferiamoci a Smackdown dove la faida per il Titolo del Mondo si fa sempre più interessante. Non smetterò mai di dire che il doppio turn effettuato a Payback è stato come immettere aria pulita in una centrale a carbone. Alberto Del Rio da heel ha trovato o meglio ritrovato la sua dimensione naturale, dove riesce ad esprimere il meglio di se e ottiene delle reazioni dal pubblico dopo i pop fasulli inseriti in post produzione di questi mesi. Dall'altra parte Dolph Ziggler ha avuto una spinta in più dal diventare face, inseguire il Titolo è la sua posizione naturale, rincorrere il Campione e cercare di conquistare la cintura è la sua dimensione ed il solo modo per portarlo di nuovo su e farlo diventare definitivamente un Campione credibile agli occhi del WWE Universe. La scena che abbiamo visto nel main event dello show blu non è nuova in WWE è vero, per esempio mi viene in mente quando Chavo Guerrero era ECW Champion e durante una sua “fiesta” CM Punk travestitosi da membro dei mariachi spaccò la chitarra addosso al campione. C'è da dire però che ha sempre il suo effetto, ed in questo caso ci dona una faida per il Titolo del Mondo più sentita e con un livello emotivo più marcato tra i due.

Shut up and take my money. Chiudiamo il Planet parlando più approfonditamente dei Money in the Bank Match che si terranno in quel di Philadelphia. Puntiamo per primi i fari sulla valigetta che garantirà una shot al WWE Championship. I nomi dei partecipanti sono tutti importanti e garantiranno sicuramente un match ottimo, tanto starpower in questo tipo di match credo non si vedeva da molto tempo. Il favorito numero uno come ho potuto dire prima è sicuramente Daniel Bryan, atleta sulla cresta dell'onda e lanciato come un razzo verso il main event ma, non credo vincerà lui. Per me colui che ha più chance di vittoria è Sheamus, e la ragione principale è l'utilizzo e lo scopo che ha la valigetta negli ultimi tempi: lanciare o ri-lanciare una superstar nei piani alti della Federazione. Quindi chi meglio dell'irlandese che da mesi oramai latita nelle torbide acque del mid-carding può vincere il match. Gli altri nomi non credo abbiano concrete possibilità di vittoria, Punk ha la faida con Lesnar e sembra che la WWE voglia fargli vincere la prossima Royal Rumble, Randy Orton ha sempre il terzo strike del wellness program che gli pende sul capo, Christian è li perché è un esperto di Ladder Match, Kane non ha altri programmi, Rob Van Dam al suo primo match dal ritorno servirà per fare un po' di spettacolo e spot ad alta quota. Fiondiamoci invece ora sul match per una shot futura al World Heavyweight Championship. Questa contesa ha molto meno starpower ma ha molto più futuro in se, perché diciamoci la verità tra tutti i partecipanti al momento non c'è nessuno che vedrei o vedreste con una cintura mondiale alla vita. L'unico forse che meriterebbe una costruzione in tal senso è Dean Ambrose che in questi mesi con il suo stile caotico e “malato” ha impressionato un po' tutti gli addetti ai lavori. Il secondo in linea che meriterebbe tale riconoscimento per me è Damien Sandow, gimmick originale e fantastica, il lottatore crede in quello che fa e oltre alla sua parlantina ha anche una discreta tecnica in ring. A seguire vi sono una serie di superstars in declino come Wade Barrett, Jack Swagger, Fandango e Cody Rhodes, l'unico che si salva è Antonio Cesaro, ma solo perché recentemente si è affiliato a Zeb Colter.

Concludo dando un mio personale ricordo di tre anniversari ricorsi in questa settimana. Il primo è sicuramente quello della morte di Chris Benoit, uno dei migliori wrestler della mia adolescenza e amico del mio wrestler preferito: Eddie Guerrero. Non dimentico certamente ciò che nelle ultime ore di vita ha fatto, ha ucciso sua moglie e suo figlio e non ci sono giustificazioni, anabolizzanti e steroidi che tengano, sarà stato un ottimo wrestler, ma ha chiuso la sua esistenza macchiandosi di un abominio. L'altro anniversario è quello dell'esordio di John Cena in WWE, un atleta che volente o nolente sta segnando un'epoca della nostra disciplina preferita. Ultimo ma non ultimo il secondo anniversario dell'ormai famoso promo “Pipe Bomb” di CM Punk. Personalmente credo che da quella sera in poi sia cambiato qualcosa in WWE, si è guardato al futuro e al non puntare sempre sugli stessi, dare una possibilità a chi come Punk si è fatto le ossa nelle indy, se vogliamo il nativo di Chicago con quel suo promo ha permesso ai vari Rollins, Ambrose, Reigns, Cesaro, Ohno, Zayn e altri ancora in divenire di poter realizzare il loro sogno e di non avere ostacoli alle loro carriere.
LONG LIVE TO DREAMS

Scritto da Giuseppe Cuozzo
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