WWE Planet #492

WWE Planet

Non c'è che dire: Night Of Champions è stato un ppv sorprendente. Gran bell'evento quello che la WWE è riuscita a mettere in piedi nonostante le attese in generale non fossero molto elevate. Invece la qualità degli incontri proposti e qualche scelta di booking interessante hanno reso questa edizione 2012 del ppv con tutte le cinture in palio assolutamente godibile. Sicuramente uno dei migliori show proposti in quest'annata da parte della federazione di Stamford come giustamente scritto anche da Erik nello Stamford Report. Come detto è stato soprattutto uno show dove abbiamo visto del gran bel wrestling grazie al buon opener per il titolo Intercontinentale, l'ottimo match tra Dolph Ziggler e Randy Orton, quello per i titoli di coppia oltre, ovviamente, al main event ovvero il match con in palio il WWE Championship. Il resto è stato sufficiente o comunque molto meglio delle attese. Ppv promosso a pieni voti e sicuramente di buon auspicio visto che il prossimo evento a pagamento sarà Hell In A Cell che, con l'aiuto della struttura infernale, potrebbe proseguire su questa scia.


Evento interessantissimo dunque e fortemente caratterizzato da due risultati. Il primo è quello che ha visto Kane e Daniel Bryan laurearsi nuovi WWE Tag Team Champions. Inutile nasconderci: saggia decisione da parte della federazione quella di affidare le cinture a questa bizzarra coppia di nemici/amici. In questo momento il “Team Friendship”, come vorrebbe ribattezzarlo il buon dottor Shelby, è quanto di più divertente la federazione ci sta proponendo. Merito dei due protagonisti in questione, capaci con poco di coinvolgere il pubblico nei loro siparietti. Per The American Dragon prima bastava un “Yes!” o un “No!” per scatenare il WWE Universe, oggi è necessario un “I'm the Tag Team Champions!”. Un concetto talmente semplice e stupido, ma dannatamente ben interpretato da Kane e Daniel Bryan, che funziona, eccome se funziona. Semplice: metti due con evidenti problemi psichici in coppia, fagli vincere le cinture e poi fagli pretendere il possesso di entrambe le cinture di coppia semplicemente urlando contro l'altro “I'm the Tag Team Champions!”. Insomma i nuovi campioni di coppia (ho trovato anche molto convincente la vittoria “casuale” contro Kingston e Truth sia in ppv che a Raw), sono davvero un valido motivo per seguire gli show della federazione attualmente con Kane che riesce sempre a far parlare di se anche quando sembra nuovamente destinato al ruolo di jobber to the stars al quale, troppo spesso, è stato associato nella sua carriera. Daniel Bryan invece è Daniel Bryan. Un wrestler con una tecnica sopraffina (anche se nel suo successo attuale la tecnica è un fattore secondario) capace, nella sua semplicità, di essere seguito ed amato anche da heel. Magari non sarà propriamente il modo in cui i puristi di questa disciplina pensavano di vedere al top uno dei migliori del mondo, ma si è campioni anche in affermazioni con queste bizzarre modalità.

L'altro fattore che ha reso Night Of Champions un ottimo evento è stato, e c'erano pochi dubi visto i precedenti, il main event che ha visto opposti John Cena e CM Punk con in palio il titolo WWE. Il che sembrerebbe paradossale ad una prima vista dato che stiamo parlando di un pareggio. Come giustamente diceva Erik, solitamente storceremmo il naso di fronte ad una chiusura di ppv di questo tipo ma dopo un match come quello tra lo Straight Edge ed il leader della Cenation siamo tutti pronti a chiudere un occhio. Ancora una volta i due hanno davvero regalato spettacolo confermando l'ottima chimica che lega i due quando sono sul quadrato l'uno contro l'altro. Il pareggio, del resto, è comunque risultato giusto per il proseguimento di questa storyline visto che era necessario mantenere la cintura in vita al wrestler di Chicago senza danneggiare il bostoniano. Missione compiuta grazie anche ad una buona esecuzione del finale da parte di questi due grandi interpreti della nostra disciplina. Punk e Cena entrambi con le spalle al tappeto dopo una bella manovra del secondo dopo un match di altissimo livello. Dicevo della bontà del risultato, nonostante la delusione sommaria di vedere un pareggio, così come è stata anche buona la scelta di un finale controverso nel match di coppia che ha visto coinvolti i due nell'ultima puntata di Raw. Stavolta a pagarne le conseguenze è stato CM Punk che si è visto sconfitto nonostante non lo fosse realmente. Il tutto avrà un doppio inevitabile risvolto: da una parte sicuramente si alimenterà la questione “rispetto” sul quale si sta fondando l'intera storyline e l'intero personaggio Punk; dall'altra parte si è creato un buon viatico per riproporre ancora una volta la sfida tra l'attuale campione e John Cena. Se i precedenti sono questi, figurarsi all'interno dell'Hell In A Cell (se ben sfruttata la gabbia) cosa potrà succedere.

La settimana WWE è stata, inoltre, caratterizzata anche dalla scelta, da parte della federazione, di legittimare e rendere più seri due push sul quale si è lavorato tantissimo nei mesi passati. Sto parlando ovviamente di Ryback e Brodus Clay. Dopo mesi e mesi di squash o presunti tali, due degli atleti più in rampa di lancio attualmente, vengono catapultati in stroyline importanti e, soprattutto con delle cinture in palio. Quelle secondarie per essere più precisi. Brodus Clay, ormai sembra lampante, sarà il prossimo ostacolo nel regno titolato di Antonio Cesaro, attuale U.S. Champion. Bella gatta da pelare per lo svizzero ed anche primo impegno serio per il Funkasaurus dopo tante chiacchiere e tanti balletti inutili. È il tempo di fare sul serio ed adesso si vedrà il valore del buon Brodus al cospetto, tra l'altro, di un grande talento che andrebbe preservato come Cesaro. Sono curioso di scoprire come la federazione intenderà gestire i due: prevarrà la linea big man con la definitiva esplosione di Clay o la tecnica di Cesaro aka Claudio Castagnoli?

Nell'altra parte del roster, Ryback finalmente viene spostato dalle sabbie mobili formate da avversari di basso livello, verso uno step superiore. E che step. Titolo Intercontinentale e soprattutto un avversario di impatto come è l'attuale campione The Miz. Per l'Awesome One si prevedono tempi duri ma sicuramente questa storyline suscita grande interesse ed è un banco di prova anche per lo stesso Mizanin. Probabilmente, infatti, per la prima volta seriamente l'ex ECW si troverà a dover gestire e condurre un feud e dovrà farlo praticamente da solo. Ryback è una macchina distruttrice secondo l'idea della federazione, ma non fa certamente dell'uso della parola e del carisma il suo pezzo forte. Dovrà essere bravo il buon Mike sia a “vendere” l'avversario non facendo, allo stesso tempo, la figura dell'idiota. Nei mesi passati la WWE non si è fatta molti problemi in questo senso, ma nell'ultimo periodo The Miz sembra aver riacquistato la considerazione dell'anno scorso. Dunque questa storylne rappresenta, secondo me, un bivio per entrambi con Ryback che deve dimostrare che tutta la fiducia che la federazione gli sta riponendo è meritata e The Miz che deve confermarsi non più uno dei tanti ma un main eventer capace di far risaltare anche uno come l'ex Skip Sheffield. Sono sicuro che l'Awsome One non ci deluderà

Con questa considerazione il sottoscritto vi saluta e vi rimanda alla prossima settimana con un nuovo numero del WWE Planet. Buon week-end a tutti!

Scritto da Adriano Paduano
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