WWE Planet #489

Le storyline WWE si dividono in due grandi categorie. Quelle credibili e quelle poco credibili. Una definizione o l'altra viene determinata a mio avviso da due fattori: il primo è il senso della storia che viene raccontata, il secondo è legato a l'interpretazione fatta dai protagonisti di quella storia. Il successo o meno è dettato dall'armonia perfetta tra il primo ed il secondo fattore. Se uno dei due viene meno, anche la storyline finisce per fallire miseramente. A questo, però, dobbiamo necessariamente aggiungere anche una terza variante. La variante booker ovvero quella delle scelte che la federazione compie nello sviluppo delle rivalità perché si può anche avere una storia sensata ed appassionante, corredata da un'interpretazione impeccabile, ma se chi comanda compie anche il minimo errore, la frittata è fatta e tutto il bel lavoro svolto fino a quel momento si scioglie come neve al sole. Una dei possibili modi per rovinare una storyline è quello di lasciarsi abbandonare alla fretta. Esempio lampante: lo scorso anno a Money In The Bank, CM Punk vince il titolo lasciando la federazione perché stanco della scarsa considerazione ricevuta fino ad allora nonostante fosse il Best In The World. Storyline d'impatto, splendida interpretazione di Punk (è di fatto la prima Pipe Bomb sganciata dallo Straight Edge nel corso della sua carriera in WWE). Peccato però che la federazione, complice anche il grande seguito che ebbe Punk dopo quelle parole, decise di riportare dopo sole due settimane il wrestler di Chicago sugli schermi vanificando il bel lavoro fatto nel mese precedente. Sì perché poi si sfociò nella rivalità un po' incompiuta con Triple H prima, passando per Kevin Nash poi e finendo con John Laurinaitis. Queste ultime, per giunta, mai completamente realizzate. Certo, grazie a questa storyline c'è stata la consacrazione di CM Punk ma che effetto ci sarebbe stato se si fosse aspettato un po' di più? Secondo me la forza d'urto della storyline sarebbe stata molto maggiore di quella al quale poi abbiamo assistito.
Perché ho iniziato con questa introduzione? Tutto è legato all'evento più importante al quale abbiamo assistito in questa settimana, un po' deludente onestamente, di show WWE. Il riferimento, ovviamente, è al promo di Triple H nel quale il COO della federazione annuncia il suo ritiro dal wrestling in seguito all'infortunio al braccio riportato nel match contro Brock Lesnar ed alla consapevolezza di non poter più competere ad alti livelli con la (più o meno) nuova generazione. Un promo molto bello e convincente. Insomma, la storyline c'è e c'è anche la grande interpretazione. Credo che un po' tutti, però, siamo consapevoli che quella visto a Summerslam non è stata l'ultima battaglia affrontata da The Game. Hunter, nel suo futuro, penso abbia ancora un paio di match da disputare. Ne siamo tutti consapevoli così come eravamo pienamente consapevoli del fatto che CM Punk non sarebbe andato via dalla WWE per davvero dopo Money In The Bank dello scorso anno. Si rischia però, anche in questa occasione, di lasciarsi trasportare dalla fretta e rovinare una storyline di buon livello. In che modo? Facendo combattere Triple H quasi subito. Si è vociferato (voce non confermata a dire il vero) di un possibile Hell In A Cell Match tra Hunter e lo stesso Lesnar nel ppv omonimo al match. Spero vivamente che sia una voce priva di fondamento perché far tornare Hunter già così presto, dopo avergli fatto dire quello che ha detto rischia ancora una volta di rovinare quanto di buono fatto sia nello scontro contro l'ex UFC Champion dell'ultimo ppv, sia per quel che si è fatto dopo (le parole di Lesnar ed Heyman la scorsa settimana, quelle di Hunter lunedì scorso). Insomma se ritiro deve essere che almeno duri a lungo e che venga infranto solo per un'occasione davvero speciale. Anche perché l'ultimo match di una leggenda come Triple H merita di essere in un grande palcoscenico (leggi Wrestlemania). Spero vivamente che, anche in questa occasione, la fretta non faccia figli ciechi.
Per il resto la settimana si è sviluppata senza troppi acuti. Continua la crociata di Punk alla ricerca del rispetto che merita. Giovanni questa settimana ha fatto una disamina più che esauriente sui pro e sui contro di questo nuovo risvolto del personaggio Straight Edge. Io stesso la settimana scorsa ho esposto quello che è il mio punto di vista. Anche io sono molto contento di vedere più spazio concesso al wrestler di Chicago. Un po' meno mi esaltano i modi in cui questo spazio viene sfruttato. Non so quanto sia utile per lo sviluppo del suo personaggio pestare uno come Jerry Lawler. Per carità il segmento ha avuto una sua logica ed anche un suo effetto a livello visivo anche se qualche pecca c'è stata come notavo in diretta nel report: Cena non poteva scavalcare la gabbia? Al termine del match non si poteva immediatamente sollevare la gabbia come spessissimo succede? Piccolezze logiche che comunque fanno riflettere perché anche in quei casi molto spesso la WWE tratta come degli stupidi i suoi spettatori facendo passare per stupidi anche i suoi stessi atleti. In questo caso è stato il bostoniano a farne le spese.
Davvero molto divertenti i segmenti che hanno visto coinvolti Daniel Bryan e Kane alle prese con una seduta di terapia di gruppo per curare i problemi di rabbia. The American Dragon è davvero fantastico nell'interpretare il personaggio del pazzo-incompreso e continua a riscuotere un successo straordinario tra il pubblico ed i critici (strepitosi anche i battibecchi a suon di No e Yes con uno spettatore, ormai diventato segmento fisso negli show). Non sappiamo a cosa porterà tutto questo ma sicuramente Daniel si sta legittimando come uno dei personaggi principali della federazione. In tutto questo si ritaglia il suo spazio anche Kane. La Big Red Machine, nonostante sia vittima del solito maltrattamento della federazione (prima lo propone heel, poi improvvisamente lo riporta a face per poi farlo tornare heel di recente), sta comunque facendo parlare di se. Anche lui certamente è molto favorito dalla buona considerazione che il WWE Universe nutre nei suoi confronti. Certo, anche la sua situazione non sappiamo dove porterà alla fine dei giochi. Gli stessi segmenti che vedono coinvolto Josh Mathews (a Summerslam prima e Smackdown poi) appaiono un po' insensati per essere solo legati alla storyline della instabilità. D'altronde un personaggio come Kane nasce come instabile: perché dare una ragione ad un qualcosa che già, si suppone, dovremmo conoscere?
Nell'altro roster, procedono senza sosta due storyline che inevitabilmente finiranno per intrecciarsi in maniera definitiva. Da una parte ci sono Sheamus ed Alberto Del Rio dall'altra Randy Orton e Dolph Ziggler, i due destinati a succedere al messicano nel ruolo di primo sfidante. I quattro continuano ad essere protagonisti di battaglie incrociate tra Raw e Smackdown ed è quasi inevitabile uno scontro finale a quattro anche se forse Ziggler avrebbe bisogno ancora di un po' di tempo visto che la valigetta lo mette al sicuro da eventuali rischi. Nel frattempo, a proposito di Show-Off, sembra ormai praticamente certo un feud che vedrà opposte Vickie Guerrero ed il GM di Raw AJ Lee. Tra le due ci sono stati già dei primi contatti fisici oltre che verbali. È un feud che quasi si scrive da solo visto il passato come guida di Smackdown di Vickie. Viste le qualità di entrambe sono sicuro che potremmo assistere ad una rivalità divertente ed interessante, sicuramente meglio di quanto si può vedere con le Divas e quello che riguarda la questione titolata (Kaitlyn come prima sfidante al titolo di Layla è l'emblema della situazione attuale della divisione). Onestamente sono un po' deluso dalla gestione di AJ come GM. Si sta insistendo poco sulla sua presunta instabilità e la si sta rendendo un po' una Teddy Long al femminile. La ragazza, in certi frangenti sta diventando insopportabile ed il rischio, anche qui, di rovinare quanto di buono fatto finora è tanto. Non fasciamoci la testa ancor prima di cadere ma l'impressione è che anche in questo caso si stia sfruttando male una situazione che, altrimenti, potrebbe ravvivare la situazione nel roster di Raw. Vedremo se ci sarà un'inversione di tendenza e magari il feud con Guerrero potrebbe essere un buon modo per rinvigorire il personaggio di AJ. In attesa di vederla anche coinvolta in un match con in palio di Divas Championship. Un'eventualità che, prima o poi, è destinata a verificarsi.
Con questa considerazione sulla ragazza del New Jersey si chiude questo appuntamento con il WWE Planet. Buon week-end a tutti.