WWE Planet #486

Summerslam dista ormai poco più di una settimana dal momento in cui vi scrivo. Devo ammettere che per il momento l'attesa per questo ppv è piuttosto elevata. La WWE sta facendo un buon lavoro di costruzione di un evento sul quale, logicamente, si punta tanto. Due le rivalità principali: da un lato c'è l'attesissimo scontro tra Brock Lesnar e Triple H, dall'altro la sfida valida per il WWE Championship ravvivata dal cambiamento di attitude di CM Punk verificatosi nelle ultime settimane. La federazione sta puntando tutto su queste due rivalità, complice lo star power coinvolto sia direttamente che indirettamente. Bene anche l'organizzazione di quelli che saranno i match secondari dell'evento di domenica prossima con alcuni match che promettono particolarmente bene come ad esempio la bella sfida che vedrà opposti Dolph Ziggler e Chris Jericho oppure il match tra Kane e Daniel Bryan anche se, in questo caso, l'attesa è più legata alla storyline che vede coinvolto The American Dragon con la sua ex fidanzata ed attuale GM di Raw AJ Lee. Senza contare che, molto probabilmente, ci sarà anche l'illustre partecipazione di Charlie Sheen a ravvivare ancora di più una situazione già piuttosto interessante (merito ancora una volta delle ottime interpretazioni della ragazza del New Jersey e dell'ex World Heavyweight Champion). Non dimentichiamo inoltre il match tra Sheamus ed Alberto Del Rio i cui ultimi sviluppi sono stati esaltati molto bene dalla federazione nelle ultime puntate degli show settimanali, con quest'ultima che, evidentemente, sì è accorta di aver lasciato l'irlandese ed il suo avversario un po' al loro destino nelle ultime settimane. Insomma tutti questi aspetti sono meritevoli di attesa dell'evento più caldo dell'estate WWE.
La rivalità Lesnar-Triple H si arricchisce di un nuovo protagonista, Shawn Michaels. Un protagonista assolutamente di gradimento visto il valore aggiunto che HBK rappresenta, anche semplicemente all'angolo del suo amico Hunter. Così come sicuramente sarà un fattore importante la presenza di Paul Heyman al fianco di The Next Big Thing. Come abbiamo detto più volte, più che un comprimario, l'ex manager della ECW, sì è ritagliato un vero e proprio ruolo da protagonista in questa rivalità già interessantissima di suo. Le tante parole delle scorse settimane ed anche di questa settimana presto si trasformeranno in azione, in un match che ha tutti i crismi per rimanere negli annali del wrestling. Un match duro, durissimo come finora sono state dure, durissime le parole che i due protagonisti si sono detti nel corso di questa rivalità. Triple H ed Heyman sono dei maestri al microfono. Brock è stato un po' in disparte in questo senso lasciando più spazio alle minacce ed ai fatti (anche se, nell'unico confronto fisico finora, è stato The Game ad avere la meglio). Per Lesnar questo match è un po' un bivio come detto in più occasioni: confermare la sua natura di macchina inarrestabile oppure dimostrare di essere tornato solo per concedere un po' di gloria ai vari nomi che lavorano ogni giorno per la compagnia. Non credo onestamente in questa seconda possibilità perché alla fine di parla pur sempre di un atleta che ha molta considerazione di se stesso e non credo sia un tipo che accetti di jobbare a destra e manca per il bene del wrestling. Soprattutto perché lo stesso Brock può anche non vivere di solo wrestling come dimostrato negli ultimi anni. Insomma, quello che ha più da perdere, soprattutto a livello di credibilità è proprio l'ex UFC Champion che, dubito possa uscire sconfitto da Summerslam.
In molte cose positive, c'è anche da registrare un CM Punk non proprio brillantissimo nel nuovo ruolo di heel. Certo, il wrestler di Chicago è straordinario in ogni cosa che fa, ma condivido con Giovanni sul fatto che, lasciandogli un po' più di libertà, questo ragazzo può fare molto di più del semplice heel un po' piagnucolone in cerca di rispetto. Punk ha tutti i mezzi per farsi odiare dal WWE Universe in maniera diversa. Anche se poi è un'impresa farsi odiare quando le altre parti del feud titolato sono un altro heel, che comunque suscita non tantissimo interesse, come Big Show ed un face solo di fatto come John Cena. Insomma, le cose per lo Straight Edge sono più dure del previsto e non è un caso, secondo me, se le interazioni migliori sono state quelle con AJ che, al momento rappresenta un personaggio più fresco ed interessante.
Se la situazione del WWE Championship sopravvive grazie soprattutto all'andamento di CM Punk, la WWE sta cercando di salvare capre e cavoli per quel che riguarda il World Heavyweight Championship. Sheamus ed Alberto Del Rio, nelle ultime settimane, stanno avendo maggior spazio all'interno degli show della federazione. Certo non parliamo di una storyline di altissimo livello ma rispetto a quello che abbiamo visto finora è assolutamente oro colato. Un vero peccato che non si sia osato prima quando realmente c'era bisogno di dare credibilità ed interesse alla rivalità. Adesso sembra un tantino superfluo con il rientro di Randy Orton, il push imminente (già in corso) di Dolph Ziggler ed il ritorno di Wade Barrett (che pare si sia addirittura migliorato in questo periodo di stop forzato). Questo feud titolato in chiaroscuro è un danno soprattutto per Alberto Del Rio, destinato a perdere la rivalità ed abbandonare, per qualche periodo la zona alta del roster di Smackdown. In generale, quel che più dispiace, è il fatto che con lui secondo me bisogna nuovamente ricominciare a ricostruire ed è una cosa che si poteva chiaramente evitare gestendo un po' meglio il suo personaggio e lasciando il giusto spazio al suo talento ed alle sue qualità.
Vorrei chiudere questo numero con due notizie. La prima è freschissima ed è quella del licenziamento di AW dalla WWE. Non si tratta di un nome di grido ma sicuramente di un personaggio importante per la categoria tag team. Inutile nasconderci, senza di lui i PrimeTime Players perdono tantissimo. Darren Young e Titus O'Neil già non sono fenomeni sul ring (soprattutto il secondo), se poi gli si toglie anche la parola, il futuro sembra abbastanza oscuro. È anche vero che negli ultimi anni la categoria di coppia non ha mai necessitato di qualcuno con l'uso della parola (a dirla tutta è stato già tanto che abbia trovato un piccolo spazio), però i PrimeTime Players, di fatto, perdono gran parte della loro forza e del loro interesse. Si è parlato nei giorni scorsi di una maggiore attenzione per la categoria tag team. Se il buongiorno si vede dal mattino
La seconda notizia è legata alle parole di Kevin Nash. L'ex Diesel, secondo il mio modesto parere, ha perso una buona occasione per stare zitto. Ricapitolo in breve il fatto: intervistato da un sito Internet, il buon Big Kev ha detto che il periodo in cui Eddie Guerrero e Chris Benoit sono stati campioni del mondo è stato il momento più basso della storia del wrestling. Il perché è legato alla struttura fisica dei due atleti in questione, troppo piccoli per essere campioni credibili. Lo stesso discorso è stato poi rapportato ai fenomeni attuali Daniel Bryan e, soprattutto, CM Punk. Uscita piuttosto infelice quella di Nash. In primis perché stiamo parlando di veri e propri fenomeni del business, gente che valeva e vale il prezzo del biglietto. In secondo luogo perché Nash dimentica che alcuni dei migliori wrestler della storia non facevano certo del fisico la loro arma migliore: parlo dei Stone Cold Steve Austin, dei Ric Flair, dei Bret Hart. Nash si è persino dimenticato di uno dei suoi migliori amici, Shawn Michaels. Questa critica, fatta da lui, uno dei wrestler più sopravvalutati della storia, che deve ringraziare il fatto di aver avuto amicizie importanti e di essere stato parte di una delle stable migliori di sempre, suona quanto meno come un insulto. Un insulto per noi fan che i nomi sopracitati li abbiamo e continuiamo ad idolatrare, ed un insulto per gente che sul ring ha sempre dato il massimo e regalato emozioni a tutti noi appassionati. Caratteristiche che Nash non ha mai avuto mai.