WWE Planet #464

Sono tante le rivalità che si stanno sviluppando in vista di Wrestlemania. Alcune, le più importanti, le abbiamo già analizzate e continueremo a farlo anche nelle prossime settimane. Troppo succulenti i piatti che ci stanno servendo sia per quel che riguarda i match titolati ma anche e soprattutto per quei match che non hanno un titolo ma rappresentano tantissimo per questo business. Come detto, ne abbiamo parlato e continueremo a farlo. In questa occasione però ci distacchiamo solo per un attimo da quelli che saranno i grandi scontri della serata di Wrestlemania per passare alle retrovie e capire come si sta comportando la WWE per quel che riguarda il resto della card dello Showcase Of The Immortals. Storyline al quale le settimane scorse si sono dedicate solo poche righe.
Innanzitutto c'è la rivalità tra GM dei due roster. Una storyline che lascia perplessi soprattutto per i due personaggi in questione. Teddy Long e John Laurinaitis non sono propriamente Eric Bischoff o Paul Heyman né nel loro modo di gestire i rispettivi show né, tanto meno e soprattutto, a livello di carisma e qualità di mic skill. Su questo non ci piove. Eppure la WWE ha ritenuto opportuno proporci questa rivalità in vista dello show più importante dell'anno ad ulteriore dimostrazione che, in quel di Stamford, credono molto nell'ex Johnny Ace ed a quanto può dare negli show televisivi. Per questo motivo ci troviamo di fronte a quella che è una rivalità che di solito si è vista a ridosso delle Survivor Series o di quei ppv dove di solito non si hanno grandi idee per riempire la card. Invece, gioco forza, sia Long che Laurinaitis ce li ritroveremo anche a Wrestlemania ad occupare spazio che, probabilmente, con un po' più di fantasia si sarebbe potuto affidare a ben altre storyline e ben altri personaggi che, ad oggi, si trovano clamorosamente esclusi dalla card dello show più importante dell'anno. Leggi a questo proposito The Miz, che solo un anno fa vinceva non un match qualsiasi ma il main event di Wrestlemania. Leggi Dolph Ziggler, main eventer sino a Royal Rumble ed oggi relegato a lottare a Superstars e beccarsi i Cobra di Santino Marella. Leggi Mark Herny che, probabilmente, senza infortunio avrebbe invece giocato un ruolo da protagonista visto quanto fatto sul finale del 2011. Per fortuna che Alberto Del Rio, Christian e Wade Barrett sono infortunati altrimenti il loro destino, molto probabilmente, non sarebbe tanto diverso da quello dei tre nomi citati. Eppure loro sono in panchina e probabilmente saranno impiegati in qualche riempitivo mentre Long e Laurinaitis a Wrestlemania hanno il posto assicurato. Anche nel ruolo di manager.
Impensabile, per fortuna direi, un loro match uno contro uno. Molto più probabile, anzi quasi sicuro, che i due sceglieranno una Superstar a scelta per cercare di prevalere sul collega. Negli ultimi giorni, cosa anche quasi confermata da quanto abbiamo visto negli show, si è parlato di un possibile intreccio tra questa storyline e quella che vede in disputa Randy Orton e Kane con il primo a dare man forte a Teddy Long ed il secondo a fare da rappresentante di Mr. Excitement. Può essere anche una scelta tutto sommato giusta visto che fino a questo momento, la rivalità tra The Viper e la Big Red Machine sembra nata davvero per caso. Almeno averli come rappresentanti dei due roster darebbe un po' di senso a quello che è un feud chiaramente creato per dare spazio allo Showcase Of The Immortals, almeno nelle zone che contano, a coloro che non ne avranno come i soggetti in questione. Dispiace molto per Randy Orton perché si ritrova ancora una volta relegato alla retrovie dello show più importante dell'anno per il secondo anno consecutivo. È bizzarro come negli ultimi due anni non si sia gestito al meglio il suo personaggio tanto da proporlo in un match di grido. Non necessariamente titolato ovviamente, ma quanto meno da creare un po' di pathos. Quel pathos appena sfiorato nella rivalità contro CM Punk della scorsa edizione del Grandaddy Of Them'All e che probabilmente sarà nullo in questa occasione. Per quanto la WWE stia cercando di farci interessare alla rivalità tra il buon Randy ed quel Kane come al solito relegato al ruolo di jobber di lusso. Maschera o non maschera pare davvero il suo destino non c'è che dire.
Ripeto, analizzare il resto della card di Wrestlemania sarebbe davvero trovare il pelo nell'uovo in una edizione che non ha bisogno davvero di motivazioni per essere seguita visti i quattro pezzi da novanta (tre e mezzo ad essere cattivi) che ci attendono. Però perché non dare qualità anche al resto della card? Bene si sta facendo con la rivalità per il titolo Intercontinentale con il feud tra Cody Rhodes e Big Show che conferma, ancora una volta se possibile, gli straordinari progressi del figlio di Dusty. Sembra che questo ragazzo in qualsiasi formula ci venga presentato sia sempre convincente e, dopo Wrestlemania e questa rivalità contro il gigante, sarebbe gradito se la WWE pensasse a lavoraci su per proporcelo presto anche nel main event. Confesso che non pensavo, ai suoi esordi, che lo avrei mai detto. C'è poi il titolo U.S. con Santino Marella che ha legittimato il suo buon periodo di forma e considerazione con la conquista del secondo alloro più importante del roster di Raw (per quel che vale). Continuando così anche lui il suo bel posticino potrebbe ritagliarselo. Sembra un riempitivo il match per i titoli di coppia dove Epico e Primo sembra difenderanno la cintura dall'assalto di Kofi Kingston e R-Truth (anche per lui che spreco si è fatto). Non mi meraviglierei però di vedere questo scontro come bonus dark match da inserire nel DVD dello show. Inspiegabile invece quanto sta succedendo nella categoria femminile con Beth Phoenix, la campionessa, che non trova spazio nemmeno nella puntata di Superstars. Chi come il sottoscritto fantasticava un match tra lei e Kharma o Natalya si ritrova deluso e costretto ad accontentarsi di Eve e Kelly Kelly. Certo un bel vedere però in una Wrestlemania così sarebbe stato auspicabile di meglio.
Avevo promesso di non parlare dei match più importanti dell'evento ma non posso esimermi dal commentare la notizia di Shawn Michaels come arbitro speciale dell'Hell In A Cell tra Triple H e The Undertaker. Sicuramente una grande notizia perché, dopo l'ultima puntata di Raw, HBK ha creato ancora più attesa non facendo intendere esattamente da che parte schierarsi. Da un lato c'è Hunter, amico fraterno ma che ha detto chiaramente di essere sicuro di poter fare quello lo stesso Shawn non è riuscito a fare dimostrando di essere migliore di lui. Dall'altro c'è il Deadman che ha provocato la fine della carriera dello Showstopper. Una variabile impazzita che contribuisce ad accrescere l'attesa e contribuirà ad accrescere lo spettacolo del match di Wrestlemania. Come non essere esaltati? Pazienza se il resto della card non sarà all'altezza dei pezzi forti.
Buon week-end a tutti. Alla prossima settimana.