WWE Planet #459

WWE Planet

Care amiche e cari amici di Tuttowrestling.com un caloroso benvenuto ad un nuovo numero del WWE Planet. Quella appena trascorsa, per il mondo del wrestling e della federazione di Stamford, è stata una settimana decisamente interessante. Il solo fatto che c'è stato un evento come la Royal Rumble ovviamente ci dà spunti a sufficienza di cui parlare in questo numero. Se poi ci si aggiunge una puntata di Raw come quella dello scorso lunedì allora il quadro è completo. Il tutto mentre anche Smackdown inizia a lavorare sul prossimo ppv Elimination Chamber. Possiamo comunque dividere questa settimana in vari focus dedicati ad alcuni dei protagonisti dei vari show televisivi.


Sheamus. Non c'è che dire: la sua vittoria della Royal Rumble è stata pronosticata da davvero pochissime persone. D'altronde com'era possibile pronosticare la vittoria di un wrestler di importante e di alto livello come Sheamus ma che, negli ultimi mesi, ha vissuto in un limbo a dir poco preoccupante. Ricordiamo i siparietti con Hornswoggle ed i Muppets, un feud interessante quanto una partita di curling (chiedo scusa a tutti gli appassionati della disciplina) contro l'altrettanto interessante Jinder Mahal ed anche, di recente, le sconfitte subite contro un altro dei rinati del periodo, ovvero Wade Barrett. Insomma diciamo che l'irlandese, nonostante i classici proclami pre-evento, non viaggiava in acque tranquille tanto che un po' tutto ci si chiedeva cosa mai avesse fatto per meritarsi un simile trattamento. D'altro canto se il percorso recente di Sheamus non fosse stato così accidentato oggi non staremmo parlando di sorpresa quindi, col senno di poi, è stato giusto anche così. Il mio parere è che The Great White, a prescindere da questo soprannome discutibile, meriti lo spot principale a Wrestlemania più che altro per quello fatto nella sua prima fase di esperienza nei main roster della federazione (quella dei due titoli WWE per intenderci) ed anche come parziale ricompensa per l'annata appena passata e trascorsa nelle retrovie. Ricordiamo ad esempio la grande umiliazione di partecipare all'ultima edizione dello Showcase Of The Immortals solo nel dark-match pre-show (singolare come i due “quasi certi” partecipanti al main event titolato di Miami, sono proprio i protagonisti di quello stesso match). Contentissimo insomma per l'affermazione del rosso atleta di Smackdown che può guardare, giustamente, con fiducia al futuro.

Royal Rumble. Una sorpresa era necessaria più che mai in questa edizione della rissa. Come avete fatto giustamente notare voi nel forum ed anche Erik nello Stamford Report, lo star power in questa particolare edizione ha scarseggiato. Lo testimoniano anche i pochi nomi che erano stati pronosticati come vincitori alla vigilia. D'altronde quando devi fare a meno oltre che dei “soliti” assenti Undertaker e Triple H, anche di gente come John Cena, CM Punk, Kane, Mark Henry, Daniel Bryan, Alberto Del Rio, Christian ed il ritirato Edge di devi un po' arrangiare con il materiale che si ha. Insomma se sono quelli i soldati, non è che l'esercito te lo puoi inventare e la guerra ti tocca affrontarla con gli uomini che hai a disposizione. È stata questa sicuramente la grande pecca della rissa di quest'anno secondo me. Poche anche le sorprese. La più gradita, a mio modesto parere, è stata quella del ritorno a sorpresa di Kharma soprattutto in vista di Wrestlemania: la categoria femminile necessita come il pane della sua presenza ed è già bello pregustare un match tra lei e Beth Phoenix nella cornice di Miami. Vedremo se ci sarà abbastanza tempo per recuperare a pieno la ex Awesome Kong dopo la gravidanza. Per il resto poche sorprese: la comparsa di Hacksaw Jim Duggan (ormai un abitué nonostante l'età) e Road Dogg non sono per nulla ascrivibili a questa categoria. Ci sono stati anche i classici momenti comedy su tutti la performance di Ricardo Rodriguez e la sfida, pur breve, Cobra vs Mr Socko. Per il resto poco altro (oltre il bello spot di Kofi Kingston). Come detto da Erik, positivo anche il duello finale e devo dire che, onestamente, quando ho visto gli ultimi due rimasti in scena ho capito che Chris Jericho non avrebbe vinto il match. Troppo scontato, soprattutto in relazione all'avversario: è vero che anche l'anno scorso rimasero in gioco Alberto Del Rio e Santino ma direi che non c'è paragone tra la situazione di questi due e quella di Y2J e Sheamus. Alla fine, al contrario di Santino, Sheamus era un vincitore credibile della rissa. Di fatto poi l'impressione di è rivelata realtà.

Dolph Ziggler. Settimana da dimenticare per il biondino. Iniziata benissimo con la partecipazione al main event, nel suddetto incontro Ziggler è uscito parecchio ridimensionato. Immeritatamente. Quoto sempre Erik quando fa notare come Show Off sia stato battuto praticamente quattro volte nello stesso match. Decisamente un trattamento poco onorevole per lui che comunque, nel corso del feud, si era rivelato avversario più ce credibile per CM Punk ed aveva mostrato di meritare il main event. Come se non bastasse c'è stata poi la partecipazione alla Rumble, in chiaroscuro (ma era prevedibile) dove la WWE ha pensato bene di fargli subire la finisher da Kharma. Non si poteva utilizzare qualcun altro? Va bene che poi è stato lui stesso ad eliminare la ex Awesome Kong però direi che non c'è molta gloria in questo. Dulcis in fundo a Raw c'è stata la sconfitta contro Randy Orton in un match sì molto positivo ma che alla fine vede lui ancora una volta sconfitto. Era proprio necessario far stare Barrett nello Sky Box mentre The Viper mandava di nuovo ko il protetto di Vickie Guerrero? Speriamo almeno che gli facciano fare bella figura ad Elimination Chamber.

CM Punk e Daniel Bryan. I due sono ancora campioni e questa non è decisamente una sorpresa. Al 99% i due arriveranno entrambi con la cintura a Wrestlemania (paradossalmente temo più per Punk, ma nei prossimi numeri approfondirò). Punk e Bryan in ogni caso, hanno dato vita, a Raw di un grande match. Era la prima volta che i due si affrontavano in WWE (spero di non sbagliare) ed ovviamente le attese non sono state deluse. D'altronde quando due fuoriclasse della lotta si sfidano il risultato non può che essere quello. Una grande sfida, una di quelle che andrebbe proposta in ppv per inciso. Speriamo in futuro di goderne ancora. Nel frattempo, a quanto pare, sono state messe le basi per un altro match che si preannuncia discretamente spettacolare ovvero quello tra Jericho e CM Punk. Il canadese, grande deluso della Rumble, avrà uno spot all'interno dell'Elimination Chamber ed ha iniziato a bussare alla porta del WWE Champion. Ci sono due mesi per costruire una rivalità che ha un potenziale infinito elevato al quadrato.

Mark Henry. Il World's Strongest Slam è la rappresentazione vivente della sfortuna. Prima l'infortunio all'inguine che ferma il suo ottimo regno titolato ed adesso un infortunio al ginocchio che, di fatto, lo costringerà fuori per un periodo non meglio precisato. Davvero un peccato per lui che, per quel che ha fatto in quest'annata, avrebbe meritato uno spot a Wrestlemania mentre invece adesso, probabilmente, a Miami non ci sarà nemmeno. Nel frattempo la federazione ha la brillante idea di rimpiazzarlo all'interno dell'Elimination Chamber di Smackdown con The Great Khali tornato alla Rumble, si sperava one night only, ed invece ce lo ritroviamo dal nulla a partecipare al main event dello show blu. Preferivo di gran lunga Jinder Mahal o Drew McIntyre a questo punto. Tanto perdente per perdente. Davvero la federazione pensa che il gigante indiano sia un personaggio da ritenere credibile? Contenti loro…

Triple H e The Undertaker. Il finale dell'ultima puntata di Raw ci ha regalato quello che dovrebbe essere l'inizio di una nuova rivalità tra il Deadman e The Game in vista di Wrestlemania. Se infatti il segmento finale farebbe presupporre ad un declino dell'offerta da parte di Hunter, difficilmente la cosa succederà realmente. D'altronde i due hanno ancora un conto in sospeso. Francamente non sono contentissimo di sapere che si sarà la terza versione di questo match allo Showcase Of The Immortals. Ma anche su questo avrò modo di tornare in futuro. Ciò che è stato interessante è stato il gesto con il quale HHH ha, per il momento, respinto la sfida del Deadman: uno sguardo quasi compassionevole, delle pacche sulle spalle e via fuori dal ring lasciando Taker alle sue domande interiori. Cosa avrà voluto dire The Game con questo atteggiamento? Consapevolezza della superiorità dell'avversario? Non credo onestamente. Piuttosto penso che The Game abbia guardato il suo rivale con lo sguardo di uno che sta compatendo il suo interlocutore, come dire: “non ti reggi più in piedi, fai un incontro all'anno e vuoi ancora lottare contro di me?”. In pratica Triple H aveva la faccia del fratello o dell'amico che dice all'altro di non fare una cosa perché altrimenti è destinato a fallire. Credo in un certo senso che si sia voluto, anche in questa occasione, superare mischiare storyline e realtà. Tutti sanno che Taker non può più permettersi grandi match e tutti si fanno la stessa domanda: perché continuare quando si può smettere e conservare una striscia vincente leggendaria? Io credo che quello di quest'anno sarà l'ultima sfida che il Deadman affronterà in carriera. Arrivare a cifra tonda e poi smettere. Non so se Triple H sia l'avversario giusto per raggiungere questo obiettivo. Però tutto ciò è lecito e merita grande rispetto. Undertaker se lo merita per quello che ha fatto in questi venti, straordinari anni di carriera.

Scritto da Adriano Paduano
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