WWE Planet #446

Care amiche e cari amici di Tuttowrestling.com benvenuti ad un nuovo numero del WWE Planet. Settimana in chiaroscuro quella appena archiviata dopo gli show della federazione di Stamford. Se Raw è stato uno spettacolo che definirei negativo, non si può dire lo stesso di Smackdown che continua il suo trend positivo. Una piccola considerazione generale: sarà mica un caso se le cose migliori le abbiamo viste in uno show più ricco di match che di segmenti parlati? Certo, se i segmenti parlati in questione vedono coinvolti i Muppets non si può non arricciare il naso di fronte ad un qualcosa che, di wrestling nel vero senso del termine, ha avuto poco. Confesso che qualche segmento è stato anche divertente ma la maggior parte non mi hanno lasciato niente se non un profondo senso di tristezza nel pensare a quanto meglio poteva essere sfruttato quel tempo. Ammetto di essere stato quasi sollevato di aver fatto il report dello show blu che mi ha, onestamente, divertito di più con quello che più mi piace: l'azione sul ring. Giovanni nel suo bell'articolo ha reso alla grande quello che è il significato intrinseco della presenza (dei pro e dei contro se vogliamo) della presenza dei simpatici pupazzi nello show ma alla fine la considerazione di tutti penso sia stata la stessa: di Kermit e soci si sarebbe potuto tranquillamente fare a meno.
Fatta questa precisazione analizziamo quanto abbiamo visto questa settimana. A Raw c'è stata l'ufficializzazione di due match. Il primo è quello che vedrà l'inedita accoppiata Cena-The Rock contro R-Truth e The Miz. Il tutto dopo il promo che ha aperto lo show di questa settimana. Un lampo di luce ed il solito grande esempio di entertainment come d'altronde succede sempre quando appare Rocky davanti ad una telecamera con un microfono tra le mani. Credo che sia stata confermata la ferma volontà da parte della WWE di concentrare l'attenzione più che sul match in sé, soprattutto sullo scontro che il People's Champion ed il bostoniano avranno in quel di Wrestlemania e non fatico ad immaginare che anche durante il match tra i due ci saranno scintille. D'altronde non si potrà chiedere altro nella splendida cornice del Madison Square Garden.
Il secondo match confermato è quello per il titolo WWE dove CM Punk è riuscito ad ottenere il suo match contro Alberto Del Rio. Proprio il messicano esce nuovamente ridimensionato ed umiliato da questa puntata. Il segmento che ha portato il WWE Champion ad accettare il match contro lo Straight Edge è stato comunque decisamente inedito e molto convincente. Mi è piaciuto soprattutto il fatto che Punk abbia riproposto l'Anaconda Vise (speriamo sia una scelta a lungo termine…). Tuttavia direi che il buon Alberto ha bisogno di tutt'altri segmenti in questo momento in cui il suo regno titolato è così labile ed incerto. La vittoria contro John Cena ha, di fatto, solo migliorato quello che, al momento, era un regno pessimo. Fortunatamente il tempo non manca anche se l'impressione generale è che la federazione non abbia proprio una grandissima attenzione nei confronti del suo attuale campione. Lo stesso segmento che ha visto lui e Ricardo Rodriguez coinvolti nel match tra Mark Henry e lo stesso Punk mi è sembrata un'eccessiva forzatura di quel principio che vede l'heel come un personaggio al limite della codardia. In generale questo genere di segmenti non mi hanno mai fatto impazzire e li trovo un tantino penalizzanti per i “cattivi” di turno piuttosto come un modo per allontanarli dal contatto con il face. Però magari sono io ad essere iper-critico.
Decisamente meno critica la mia analisi verso Smackdown che, come ho detto nell'introduzione, vive un buon momento all'interno dei propri show. Siamo partiti alla grande con un intenso Street Fight Match vinto da Randy Orton su Cody Rhodes. Come da programma The Viper ha trionfato in questo match e credo di poter dire anche nel feud. Mi sembra anche giusto: d'altronde Randy rimane pur sempre il wrestler principale di Smackdown relegato ad un feud di minore importanza per lasciare spazio ad altri volti nel main event dopo la sconfitta della rivalità contro Mark Henry. Il campione Intercontinentale, dal canto suo, esce battuto ma non sconfitto da questa rivalità che lo ha visto comunque competere quasi ad armi pari con il ben più quotato avversario. Peccato solo che la cintura non fosse coinvolta in tutto ciò. Speriamo che almeno questa buona prova possa rilanciare anche lo stesso titolo secondario dello show blu. Tornando all'ex Legend Killer, probabilmente per lui, si prospetta una partecipazione nel classico match a squadre ad eliminazione di Survivor Series al fianco di Sheamus che sta ingaggiando una bella rivalità con Christian e Wade Barrett. A proposito dell'inglese, non possiamo non accogliere con soddisfazione il ritorno dell'ex Nexus ad uno spazio a lui più congegnale: uno spazio fatto di vittorie e prestazioni convincenti. Uno spazio che, negli ultimi mesi, era stato smarrito dal vincitore della prima edizione di NXT. Speriamo perché il contributo dell'inglese, nell'immediato ed il lontano futuro, potrà essere molto importante per l'intero roster della WWE.
Per Survivor Series c'è stata la conferma di un altro match titolato, anche questo ampiamente annunciato, ovvero quello tra Mark Henry e Big Show con in palio il titolo mondiale. Terza contesa tra i due che saranno chiamati a confermare le buone prove dei precedenti. Inutile continuare ad elogiare il campione per il suo regno e per quanto sta facendo. Ormai si rischia davvero di cadere nella ripetizione forzata. Tanto vale allora apprezzare il grande contributo che sta dando Big Show alla causa. Il gigante si conferma garanzia di successo quando viene richiamato a ricoprire un ruolo importante come quello di primo sfidante al titolo. Show è affidabile e convincente in questo ruolo e sembra interagire perfettamente con il World's Strongest Man con il quale sta ingaggiando un feud molto positivo. Se a tutto questo ci aggiungiamo anche dei match di buon livello il gioco è fatto. Molto spesso critichiamo il booking team o determinati personaggi e feud semplicemente per un preconcetto. Bisogna ammettere che, io per primo, ho sbagliato a dubitare di questa rivalità e di quello che mi avrebbe potuto lasciare. Sono quelle situazioni di cui si rimane soddisfatti nel seguire uno show di wrestling e ne sono contento perché entrambi questi due atleti se lo meritano: Show per tutto quello che ha fatto in carriera, Henry per quello che sta facendo in questo suo magic-moment.
In tutto questo c'è da aggiungere una nuova interessante variante che si è rivelata nell'ultima puntata: Daniel Bryan. Inizia a vacillare la sicurezza dell'ex NXT di incassare la valigetta a Wrestlemania e, di conseguenza, potrebbe anche iniziare a vacillare il suo status da face. Questa settimana il buon Daniel è andato vicinissimo a sfruttare il Money In The Bank in un segmento che mi ha fatto sussultare non di poco. Certe volte bastano cose così semplici per stupire. In ogni caso adesso aspettiamoci davvero di tutto dall'atteggiamento di The American Dragon che potrebbe rivelarsi una vera e propria variabile impazzita. Certo, in questo momento fargli vincere la cintura sarebbe un gravissimo errore: al momento Danielson non ha ancora l'hype sufficiente per dimostrarsi personaggio convincente per la causa. Ci vuole ancora del tempo e la WWE, pur non cullandosi negli allori, non deve avere fretta nel gestire l'ex idolo delle indies e la sua valigetta. Secondo me potrebbe uscirne qualcosa di positivo se gestita bene. Ci voleva questa improvvisa incertezza per rilanciare il buon Daniel dopo la serie quasi infinita di sconfitte recenti. Le stesse, oggi, assumono tutto un altro valore secondo me perché, proprio grazie a queste, oggi ci ritroviamo con questa nuova versione di Daniel Bryan, indeciso se utilizzare subito la valigetta o meno rompendo quella che è la promessa fatta dopo la conquista della stessa a Money In The Bank.
Non ci resta che attendere e comunque apprezzare un ritrovato interesse per un personaggio che sembrava finito nel dimenticatoio (come lui stesso discorso per Barrett ma anche, qui però bisognerebbe aspettare ancora, per Ted DiBiase). Magari la federazione sapesse usare lo stesso coraggio anche con altri talenti, a volte ancor più meritevoli. Alberto Del Rio docet… Spero vivamente di poter ammettere ancora di sbagliare anche parlando del messicano tra qualche settimana… Appuntamento alla prossima settimana. Un saluto ed un buon week-end a tutti.