WWE Planet #440

Come nelle mie più temute previsioni, Night Of Champions si è rivelato un ppv decisamente deludente. Per carità , la qualità in sé dei match non è stata nemmeno malvagia soprattutto in riferimento ad alcuni match per il quale nutrivo maggiori timori. Invece il match tra Mark Henry e Randy Orton, seppur non eccelso, è stato assolutamente positivo anche per la storia raccontata sul quadrato, con il coronamento di quindici anni di carriera per il World's Strongest Man. Discorso simile per il match femminile che ha proposto una qualità sufficiente anche se poi il finale ha lasciato interdetti un po' tutti: noi che eravamo davanti allo schermo ad osservare il match tra Beth Phoenix e Kelly Kelly ma soprattutto il pubblico di Buffalo che ha visto perdere clamorosamente l'idolo di casa (la Glamazon) per mano di una rivale decisamente inferiore come carisma e soprattutto come qualità tecnica. Credo che la sconfitta di Beth sia uno dei grandi misteri ed errori (oserei anche “orrori”) della WWE in questo 2011. Ma non è stato il solo e soprattutto non è stato il solo di questa edizione di Night Of Champions.
Partiamo con il match di coppia. In sé, lo svolgimento del match in questa direzione, poteva anche starci. Abbiamo avuto una situazione quasi paradossale con i face ad agire ed essere “favoriti” dall'arbitro come i peggiori heel, e gli heel ad essere incredibilmente penalizzati nell'esito finale della contesa. Il che, come già detto, ci sta pure bene nell'ottica della “cospirazione” nel quale sono coinvolti The Miz ed R-Truth. A quale prezzo, però? Personalmente i finali con squalifica non mi esaltano particolarmente già nei match singoli (seppur in certe circostanze sono necessari), in match di coppia mi piacciono ancor meno. Va bene che hai la necessità di preservare sia i campioni (il cui regno, oggettivamente, non meritava di concludersi così presto), sia gli sfidanti. Però è altrettanto vero che, intrapresa la strada del “complotto” si poteva continuare con questa scia facendo perdere in maniera sporca gli Awesome Truth. Avrebbe giustificato in maniera altrettanto indiscutibile quello che poi è successo durante il main event con l'intervento di Truth e Mizanin a sfavorire Triple H.
Questa storyline è poi, ovviamente, proseguita a Raw con il clamoroso “licenziamento” dell'ex WWE Champion e dell'amico dei Little Jimmy da parte del COO della federazione. Un segmento per altro molto ben eseguito con Hunter aiutato dal resto del roster a cacciare i due dall'arena dopo che questi avevano anche perso il main event contro l'inedita coppia composta da John Cena e CM Punk. Chiaramente questo licenziamento si tratta di un work, ci mancherebbe. Un po' come successo con Kevin Nash. Infatti l'ex Diesel, come da previsione, è tornato in scena anche durante l'ultimo ppv attaccando sia Triple H che CM Punk. Lo stesso main event, pur non brillantissimo, aveva mostrato buone cose. Però gli interventi degli Awesome Truth prima e dello stesso Nash erano praticamente “telefonati” il che ha rovinato parzialmente, se non più, il giudizio complessivo finale della contesa. Il tutto nonostante un Triple H che, aiutato da Punk e dalla stipulazione, non ha mostrato alcuna ruggine visto che alla fine non combatteva da Wrestlemania. Tuttavia il match ne è risultato assolutamente confuso, specchio dell'attuale situazione della federazione che sta letteralmente buttando alle ortiche l'ottimo lavoro fatto negli ultimi mesi. Non per ripetere sempre la stessa cosa ma questi sono i risultati che si ottengono quando coinvolgi gente la cui presenza nulla toglie né aggiunge alla qualità di una storyline, anzi… Non a caso le cose sono sembrate molto più logiche con Miz e Truth coinvolti.
Il tutto credo che, alla fine, porterà ad un match per le Survivor Series. Il che non mi porta a pensare che, forse, la tanto annunciata presenza di The Rock in team con John Cena non possa essere inserita a sua volta in questo calderone. D'altronde anche Alberto Del Rio, che con il bostoniano sta avendo a che fare in queste settimane, non sta certo prendendo bene la gestione di Triple H. Vedo bene un team composto dallo stesso messicano, R-Truth, Mizanin e Nash (con l'aggiunta di un altro elemento, Christian magari…) ed un team composto da Punk, Cena, The Rock e qualche altra Superstar. Certo bisognerebbe poi capire come inserire il People's Champion nella storyline ma credo che la WWE abbia grandi progetti per SS nel nuovo Madison Square Garden quindi un match del genere sarebbe sicuramente di gran richiamo per l'occasione. In realtà , però, siamo ancora nel campo delle ipotesi anche perché il ppv di novembre è lontano e, soprattutto, tra meno di due settimane c'è Hell In A Cell.
A proposito di Alberto Del Rio. Che dire della sua gestione da campione? Incredibile… Nel senso negativo del termine. Giovanni nel suo GPO ha spiegato benissimo la situazione del messicano. La federazione, con lui, ha davvero sbagliato tutto: sbagliato il momento in cui fargli vincere il titolo, sbagliato il momento in cui glielo ha fatto perdere, sbagliato il modo in cui ha fatto condurre il regno al buon Del Rio (senza contare il problema burocratico che ha tenuto il messicano lontano dalle scene qualche settimana fa). Una gestione sconsiderata che rischia non solo di rovinare il miglior personaggio costruito di recente dalla WWE e che rischia di fargli fare la fine di gente come Swagger e, in minor misura, Sheamus come lo stesso GP ha sottolineato nella sua rubrica. Mi dispiace davvero per il messicano che davvero non merita questo trattamento anzi, dovrebbe essere preservato e curato. Non so in che modo possa davvero rimettersi in piedi Alberto dopo questa trattamento “di favore” che la federazione ha deciso di riservargli. Sicuramente Hell In A Cell non sarà il giorno del riscatto per lui: inserito nel Triple Threat all'interno della gabbia infernale insieme al campione John Cena (ancora lui…) e CM Punk, dubito potrà riprendersi la cintura. Non avrebbe alcun senso sia in prospettiva futura né tanto meno spiegherebbe il perché della sconfitta a Night Of Champions. Tra l'altro, parlando di vincitori del Money In The Bank, vorrei anche capire qual è il progetto che la federazione ha con Daniel Bryan… Ma qui ci vorrebbe davvero un capitolo a parte.
Abbiamo già accennato anche a quanto successo alla povera Beth Phoenix. L'idolo di casa ha subito un destino ancora peggiore di Alberto Del Rio perché non solo ha perso contro ogni pronostico ed anche in maniera assolutamente immeritata ma ha perso davanti al pubblico di casa. Una situazione assolutamente paradossale e mi chiedo davvero come mai la Glamazon abbia ricevuto un trattamento del genere. D'altronde se non si sfruttava questa situazione per dare la vittoria alla rappresentante delle Divas Of Doom, quando gli si dava l'opportunità di vincere? Mi dispiace davvero così come mi è dispiaciuto vedere il suo volto contrariato mentre Kelly Kelly usciva dal ring con il titolo tra le mani ed accompagnata da Eve Torres tra i fischi del pubblico. Incredibile questa scelta della WWE ed incredibile anche la scarsa considerazione per la categoria femminile da parte della federazione di Stamford.
In tutto questo quadro negativo non possiamo comunque non esaltare il coronamento dell'ottimo lavoro fatto con Mark Henry. Come detto all'inizio, dopo quindici anni di carriera tra (pochi) alti e (molti) bassi, il World's Strongest Man ha vinto il suo primo titolo mondiale (escludo per scelta quello ECW). Coronamento di un periodo magico. Come dissi già qualche settimane fa non riesco a non associare questa situazione con quella di Kane dello scorso anno. Anche lui per una vita ad inseguire un regno mondiale, anche lui vince il titolo a coronamento di una costruzione, da parte della WWE, impeccabile. Sicuramente, così come per la Big Red Machine, anche per il buon Mark questo potrebbe essere il cosiddetto “canto del cigno”. Tornando però al discorso di Del Rio e degli altri nomi citati al riguardo: possibile che la WWE non riesca a fare un lavoro del genere anche con i giovani e per coloro che rappresentano il futuro della federazione?
Con questa domanda chiudo questo numero del Placet che torna la prossima settimana quando sarà nuovamente tempo di pronostici per Hell In A Cell. Passo e chiudo!