WWE Planet #436

Quella che è appena passata agli archivi è stata una settimana tutto sommato tranquilla per la WWE. Nessuna novità di rilievo e le storyline principali della federazione procedono tutte secondo il percorso tracciato nelle settimane precedenti. Anche se, come abbiamo già detto in più di un'occasione, bisogna vedere se questo è o meno un fattore positivo. Mentre per Raw si procede della totale incertezza, Smackdown sta vivendo secondo me un buonissimo momento, frutto della molteplicità di opzioni che il roster blu si ritrova dopo SummerSlam e dopo le puntate dello show successive all'evento in ppv.
Cosa abbiamo visto di interessante a Raw? Mi pare confermata l'impressione che qualcuno voglia mettere i bastoni tra le ruote del nuovo comandante della baracca Triple H. Qualcuno che, come abbiamo detto già in più occasioni, non è CM Punk o John Cena, ma che ricopre una carica ben più alta e meno attiva sul ring. La situazione è molto ingarbugliata e non si può dire che la WWE non stia mettendo sufficiente carne al fuoco in questa occasione per cercare di rendere appassionante ed incerta questa questione. Quello che più risalta agli occhi in queste prime battute è il fatto che Triple H abbia fatto già diverse figure da stupido in questo ruolo di potere: prima SummerSlam dove ha assistito, impotente, all'assalto di Kevin Nash ai danni dello Straight Edge, poi questa settimana dove si lascia fregare da una comunicazione di John Laurinaitis circa un fantomatico incidente dello stesso Nash e si allontana dall'arena salvo poi ritrovarci l'ex Diesel ancora una volta nell'arena a costare a Punk un'altra volta il titolo WWE. A proposito: terzo grande match tra il wrestler di Chicago e John Cena e spero di vederne di altri in futuro visto lo spettacolo regalatoci in queste occasioni. Per il momento le strade dei due si dividono ma non credo che sarà per molto tempo. Tornando al discorso principale, dunque, Hunter non ne sta uscendo bene da queste prime fasi si storyline del COO della federazione. Ovviamente ci sono ancora dubbi che potrebbe esserci lui stesso dietro tutta la faccenda che vede coinvolti l'amico Nash, lo stesso Johnny Ace e Stephanie McMahon in quella che dovrebbe essere la storyline che porterebbe The Game e Punk a contrapporsi magari nello scenario di Wrestlemania XXVIII. Una prospettiva che non può che farmi piacere perché se davvero si riuscisse a mantenere alta la tensione tra i due da qui fino ad aprile, sarebbe davvero una cosa positiva per la prossima edizione dello Showcase Of The Immortals, già impreziosita dall'attesissimo match tra John Cena e The Rock. Inevitabile comunque pare, in questo momento, il confronto tra i due così come inevitabile mi sembra che prima o poi il wrestler di Chicago sfiderà ad un match l'ex Diesel.
Comunque non posso non citare il buon Giovanni dicendomi perfettamente d'accordo che le preoccupazioni legate a questa storyline sono legate più ai personaggi coinvolti che alle idee nel loro essere. Non si tratta di un pessimismo cosmico “a prescindere” ma di una valutazione oggettiva dei personaggi in questione. D'altronde è palese che un John Laurinaitis non è propriamente un entertainer di primo livello (per essere buoni) e ritrovarmi Nash sul ring non è che mi esalti granché soprattutto vedendo altri wrestler ben più dotati (a prescindere dalla carta d'identità ) esclusi da una qualsiasi card. Una stessa idea con il coinvolgimento di gente più dotata, o comunque (prendendo sempre spunto dal GPOrder) di atleti già presenti come parte del roster ed attualmente in panchina non avrebbe provocato in me come in molti altri gli stessi dubbi. Lieto di sbagliarmi, ma chiaramente la situazione è questa ed il timore è quanto meno giustificabile secondo il mio umile parere. Per adesso comunque questa storyline è agli inizi e quindi è tutta da scoprire. Una ulteriore valutazione andrà fatta nelle prossime settimane quando tra puntate di Raw e Night Of Champions, sicuramente avremo molti più spunti di discussione.
Faccio una piccola digressione si CM Punk e sul tanto chiacchierato scambio di battute avuto su Twitter con Stone Cold. Non so voi ma a me questa cosa puzza tantissimo e sono sicuro che anche la WWE sta dando più di un'occhiata interessata alla cosa, pronta a sfruttarla a suo vantaggio. Non fatico ad immaginare che presto i due saranno con un microfono in mano l'uno di fronte all'altro all'interno di un ring. Non azzardo alcun auspicio di match perché si conoscono le condizioni fisiche di Austin anche se, se c'è uno che può far combattere un ultimo, ottimo, match al Texas Rattlesnake questi è lo Straight Edge. Senza considerare che i due sono praticamente due persone agli antipodi come stile di vita quindi il feud si costruisce da solo. Se poi al duo ci aggiungi anche un Chris Jericho allora il cocktail è di quelli micidiali. La classe e l'intrattenimento è anche questo: creare attenzione su di sé anche solo attraverso dei messaggi su un social network. D'altronde nell'era di Internet è anche un'arma vincente per determinare la riuscita ed il completamento di un personaggio. Il canadese gioca moltissimo con il mezzo Twitter. Punk ed Austin si stanno palesemente divertendo a punzecchiarsi e chissà che non ne nasca qualcosa di interessante per il futuro. D'altronde, come dicevo qualche settimana fa, quando due fuoriclasse sono insieme (anche senza combattere) il risultato è garantito.
Tornando agli show settimanali c'è una novità che arriva da Raw ovvero abbiamo dei nuovi campioni di coppia. Si conclude l'anonimo regno di Michael McGillicutty e David Otunga e si apre quello più speranzoso di Evan Bourne e Kofi Kingston. Questo passaggio di titolo ha un doppio significato: innanzitutto dare qualcosa da fare ai due ex ECW che, al momento, erano privi di alcun impegno, dall'altra si sono trovati due campioni decenti da presentare in ppv visto che, gioco forza, i titoli dovranno essere difesi nella prossima edizione di Night Of Champions. Certo, da qui a parlare di una rinascita per la categoria di coppia ce ne corre: alla fine si sta parlando sempre e soltanto di un duo creato così per caso e senza un lavoro tale da renderli una coppia con la C maiuscola. Anche se, ad onor del vero, con un buon lavoro sui due si potrebbe anche creare una combinazione che potrebbe quanto meno rivitalizzare la categoria annichilita dagli ultimi due regni ovvero quello degli ex Nexus e quello della coppia Santino/Kozlov. Tra l'altro, a NOC, pare che i due nuovi campioni se la vedranno con un'altra coppia di gente “a cui non si sa che far fare” come The Miz ed R-Truth che, nell'ultima puntata di Raw, hanno sancito la loro alleanza come tag team di vittime della “cospirazione” dei piani alti. Speriamo solo non sia una retrocessione duratura, soprattutto per l'Awesome One.
Sta facendo di tutto per farmi ricredere, invece, Alberto Del Rio che, nell'ultima puntata di Raw, ha ricordato a tutti chi è il campione WWE e sicuramente ha sottolineato come lui non voglia essere un comprimario nello show rosso. Il suo attacco contro il nuovo sfidante John Cena nel post main event (che è seguito a quello precedente su John Morrison) è stato davvero convincente. Un segmento molto ben eseguito che fa capire le intenzioni del messicano. La paura che il suo regno abbia un ruolo di secondo piano nello show del lunedì sera rimane, ma posso dirmi sinceramente rinfrancato dopo quello che ho visto nell'ultima puntata. Non nascondo di essere curioso di vedere il main event di Night Of Champions dove Del Rio sarà chiamato alla sua prima difesa in ppv del titolo. Certo, il bostoniano è una garanzia di successo ma sicuramente sarà importante verificare come i due lavorino insieme visto che in futuro ci saranno parecchi scontri tra i due.
Passando a parlare dello show azzurro non si può notare come la WWE stia mescolando parecchio le carte all'interno del roster di Teddy Long. Le ultime puntate e l'ultimo ppv ci hanno mostrato come molta gente potrebbe stare tranquillamente nel main event senza che nessuno abbia nulla da discutere. A parte Randy Orton, vera e propria colonna dello show, ci sono molti altri volti che si stanno ritagliando sapientemente il loro spazio e stanno creando un periodo molto positivo per quel che riguarda le puntate di Smackdown. Dulcis in fundo, questo martedì, ci sarà la puntata denominata Super Smackdown. Lo show di Teddy Long sarà live, al martedì con la presenza anche di alcuni atleti del roster di Raw in quella che potrebbe essere vista come una piccola prova di maturità per lo show troppo spesso e troppo frettolosamente viene considerato “secondario” dai più. Quello che ci viene proposto sul ring contraddice spesso e volentieri questa definizione. Lo spettacolo è assicurato visto anche che è stato già annunciato il main event che vedrà l'ennesimo confronto tra Christian e The Viper, stavolta all'interno della gabbia d'acciaio. Le possibilità di vedere Captain Charisma di nuovo con il titolo sono vicinissime allo zero eppure il lavoro che la WWE sta facendo con il canadese in queste ultime settimane non mi dispiace per nulla. I confronti verbali con Triple H e Bret Hart e la voglia di motivare il canadese a non usare scuse e combattere come sa, sono delle argomentazioni molto valide e secondo me stanno aiutando l'ex World Champion a rimanere aggrappato alle zone alte del roster. Un altro grande match martedì nel quale possa uscire sconfitto ma non perdente potrebbe essere linfa vitale per lui.
Pronto a cingersi sulla strada di Randy Orton c'è già pronto Mark Henry che, nel frattempo, continua il suo ottimo feud contro Sheamus. Anche l'irlandese si sta guadagnando davvero una seria considerazione per gli scenari futuri mostrando di essere alla pari con il World's Strongest Man. Il pubblico inizia a reagire bene al Celtic Warrior in versione face e questa non può non essere accolta come una notizia positiva per lui. Certo anche questa settimana è finito schiantato dal buon Mark, però non si può dire che Sheamus stia uscendo ridimensionato da questo feud. Tutt'altro secondo me.
A questi due dobbiamo per forza aggiungere anche Cody Rhodes che continua a convincere in questo ruolo e che in pochissime settimane ha già dato maggior importanza al titolo Intercontinentale. Non si tratta di una rinascita come dice lui ma sicuramente di una rinnovata importanza per un titolo che potrebbe essere davvero fonte di storyline importanti se solo sfruttato a dovere. Nulla a che vedere con l'anonimato di Ezekiel Jackson, non a caso relegato a combattere contro The Great Khali questa settimana. Il buon Cody sta anche interagendo benissimo con l'ex partner di stable Randy Orton proponendosi come un futuro rivale al titolo dei pesi massimi attualmente detenuto da The Viper.
Inoltre non dobbiamo dimenticare altri due personaggi. Il primo è Wade Barrett che sembra stia ritrovando la strada giusta per ritornare ad essere quel personaggio credibile che ambiva al titolo WWE appena un anno fa. L'inglese è una grande risorsa per la WWE e spero che la federazione se ne sia accorta dopo un periodo di smarrimento. Il secondo personaggio è Daniel Bryan al quale, però, la WWE sta riservando uno strano trattamento. Ci aspettavamo una costruzione importante del suo personaggio, ci ritroviamo con un Mr. Money In The Bank che subisce sconfitte a raffica da Alberto Del Rio, lo stesso Barrett e Christian. Direte voi che il messicano è l'attuale WWE Champion e il canadese è un ex World Champion quindi sconfitte del genere ci possono anche stare però quando si diceva “costruire il personaggio” o “dargli credibilità ” significava anche fargli battere gente di questo calibro e non solo personaggi come Drew McIntyre. Che questa gestione porti ad un turn heel di The American Dragon? Possibile, ma la domanda che mi pongo è: ne ha bisogno? Secondo me non è una questione di attitude ma una questione di risultati. Per ora, in questo senso, per Bryan Danielson le cose non stanno andando granché bene. Ma d'altronde, come dico sempre, la WWE non fa mai niente per niente. Speriamo anche in questo senso ci sia una ragione per la, quanto meno discutibile, gestione di Bryan.
Passo e chiudo.