WWE Planet #433

WWE Planet

Summerslam è ormai alle porte e la WWE continua a proporre ottimi show per arrivare al meglio all'evento più importante dell'estate per la federazione. Le principali storyline sono quasi giunte al loro culmine e ad un livello di interesse molto elevato nonostante il brevissimo intervallo di tempo che divide l'evento del prossimo 14 agosto allo strepitoso Money In The Bank di qualche settimana fa. Ovviamente la federazione non ci ha fatto mancare degli spunti interessanti sia dentro che fuori gli show settimanali.


Cominciamo come sempre con Raw dove abbiamo avuto l'opportunità di gustarci un confronto al microfono, il primo ufficiale, tra Triple H e CM Punk ed è stato davvero un segmento per palati fini. D'altronde se metti insieme due fenomeni del genere non puoi rimanere deluso. Diego nel suo Codebreaker ha, ancora una volta, descritto benissimo tutta la qualità delle parole espresse da questi due intrattenitori sopraffini che hanno tenuto altissimo il livello di attenzione verso tutto il dialogo che è stato intenso, ironico, coinvolgente sin dalla prima battuta quando, all'ingresso di Triple H, Punk ha accolto Hunter con un “apparently it's time to play The Game” sovrapposto alla entry music proprio ad evidenziare il poco rispetto dello Straight Edge verso HHH soprattutto nella sua versione attuale di direttore operativo/capo della federazione. Punk non ha ovviamente disdegnato qualche appunto che sa molto di realistico quando ha parlato di un Triple H che da sempre ha potere “decisionale” sul destino dei wrestler anche grazie al suo grado di parentela con la famiglia al potere. Insomma, la WWE (con la collaborazione dello stesso Punk, credo) sta mantenendo inalterato la caratteristica dell'atleta di Chicago che poi è stata la chiave del successo dirompente di questa storyline. Dire tutto quello che pensa, non sottomettersi al volere del padrone. Certo il livello di potenza del primo monologo di Punk non credo verrà più raggiunto però sicuramente siamo cento passi avanti rispetto al passato. Tra l'altro non ho potuto non notare un certo piacere di entrambi nell'interagire l'uno con l'altro: d'altronde chiunque ha sempre un piacere spasmodico nel confrontarsi con chi, teoricamente o realmente, gli è pari o superiore. La voglia di emergere è sempre elevatissima e Punk ne ha una vagonata di voglia di emergere e far capire che tutto quello che è successo finora non è un caso. Che non è il migliore del mondo solo per una storyline ma anche dimostrandolo con i fatti sul ring ed al microfono. Le prime battute direi che sono rassicuranti in questo senso. E John Cena? Il suo contributo è ottimo anche se in questa occasione è sembrato una spanna sotto i suoi interlocutori che hanno letteralmente rubato la scena.

Il bostoniano e Punk si affronteranno, come da previsione a Summerslam in un match valido per determinare l'indiscusso campione WWE. Una sfida annunciatissima ed attesissima nonostante, come detto in più riprese e più sedi, forse un po' affrettata. Tra l'altro dubito che sarà anche l'ultima nonostante ci sia un Rey Mysterio che ha già annunciato di voler rimettersi in gioco non appena il ppv avrà decretato il vero campione della federazione per esercitare la sua clausola di rematch. Non mi è piaciuto moltissimo il segmento finale della puntata con Cena e Punk a fare la gara di popolarità alzando la cintura (con tanto di cambi di enrty music a seconda di chi alzava la cintura al cielo). Mi è sembrata un po' una forzatura di riproporre la scena che aveva chiuso la puntata della scorsa settimana con il ritorno del wrestler di Chicago. Forse mi ha infastidito nel constatare la parità di tifo tra i due in realtà. Chiaramente non troveremo più lo spettacolare pubblico di Chicago però credevo che ci fosse maggior propensione verso lo stesso Straight Edge. Comunque anche questo pareggio nella popolarità è sicuramente stimolante in visto della sfida di Summerslam che si preannuncia incandescente.

Raw ci ha regalato anche un altro spunto interessante proprio da quel segmento che solitamente più che il senso estetico della tecnica e dell'intrattenimento esalta solo il senso estetico e la bellezza femminile. Nella puntata di Raw si determinava la nuova prima sfidante al titolo delle Divas attraverso una Battle Royal. “Niente di speciale” dicevamo alla vigilia e, effettivamente, lo spettacolo non è stato questo granché. Fortunatamente la vittoria è andata a Beth Phoenix che, nel post match, ha deciso di attaccare Kelly Kelly tornando dalla parte delle heel e minacciandola dicendo che il periodo delle oche giulive bionde stava giungendo al termine. Per i cultori del wrestler a livello squisitamente tecnico questa non può non essere una notizia positiva. Si sta, insomma, proponendo una versione modificata di quello che avrebbe dovuto fare Kharma prima che ci fosse la sua gravidanza ad interrompere i buoni propositi della WWE. Che la federazione stia cominciando a credere che anche dalla categoria femminile possa essere ricavato qualcosa di positivo? Indubbiamente vedere Beth come nuova prima sfidante è un'indicazione positiva in questo senso e spero vivamente che la cintura possa passare in vita alla Phoenix e che sia l'inizio di un ciclo positivo per la categoria delle Divas. Infatti anche da Smackdown sono arrivate indicazioni positive circa questa situazione con l'adesione di Natalya alla filosofia della Glamazon dopo l'attacco ai danni di AJ. Vedremo dove ci porterà questa situazione.

Certo è che questa piccola rivoluzione della categoria femminile si debba fondare sulle, pur salde, spalle di Beth Phoenix e Natalya. Perché le altre due atlete di livello presente nel roster hanno lasciato, chi per un motivo, chi per l'altro la federazione. Gail Kim ha deciso di abbandonare la WWE a causa dello scarso e cattivo utilizzo della federazione stessa nei suoi confronti. Un vero peccato ma come non darle torto. Di gran lunga l'atleta di origini coreane è una delle migliori lottatrici in circolazione e, da quando è tornata di WWE, non è riuscita ad esprimere o trovare spazio negli show della federazione. In realtà credo che Gail abbia solo anticipato la dirigenza visto anche l'ultimo episodio. Durante la Battle Royal la Kim ha infatti deciso, di sua spontanea volontà, di lasciare il ring ed autoeliminarsi piuttosto che farsi eliminare dopo pochi minuti da una qualche rivale. Un atto sicuramente di polemica e comprensibile e tra l'altro la Kim ha anche postato su Twitter un commento nel quale diceva di averlo fatto apposta e vedere in quanti se ne accorgevano. Io stesso in diretta non me ne sono accorto. Onestamente mi dispiace che Gail non abbia avuto la possibilità che meritava soprattutto perché con Beth, Nattie e Kharma (quando rientrerà) avremmo potuto vedere delle sfide femminili di altissimo livello.

A questo addio si aggiunge anche il licenziamento di Melina, un'altra delle migliori wrestler nel roster della federazione. La ragazza paga essenzialmente un caratteraccio che spesso l'ha resa invisa ai colleghi ed alla dirigenza (certe volte spingendo con sé anche il fidanzato John Morrison). Negli ultimi tempi lo spazio negli show per lei era pressoché nullo ed il licenziamento è stato quasi inevitabile. Un vero peccato perché credo che Melina sia stata una delle Divas più interessanti sfornate dalla WWE nel post-Trish/Lita. È stato però un fine settimana pieno di licenziamenti. Oltre alla ex-MNM, infatti, ci sono stati altri tre licenziamenti. A fare i bagagli sono stati DH Smith (ma era ancora sotto contratto con la WWE?), Chris Masters e Vladimir Kozlov. Gente di cui non sentiremo la mancanza: Masters, fin dal suo ritorno, è stato proposto come un comedy wrestler o quasi. Idem per il russo che, da quando era passato face, è diventato una sorta di macchietta sia come spalla di Santino Marella che da solo (l'ultima trovata del “gangsta” ad NXT era agghiacciante). Pensare che all'inizio del suo stint in WWE ce lo proposero come macchina indistruttibile ed è arrivato anche ad un main event in ppv contro Triple H. Storie di WWE…

Passando a Smackdown è stato confermato un match per Summerslam ovvero quello tra Sheamus e Mark Henry il che conferma il passaggio dell'irlandese tra i face. Una sfida interessante ed incertissima visto che da un lato c'è un World's Strongest Man in stato di grazia e dall'altro c'è l'ex WWE Champion con una nuova attitude e bisognoso di affermazioni importanti per rilanciarsi nella zona main event anche da face. Una zona che in futuro vedrà come protagonista anche Daniel Bryan, forte della valigetta del Money In The Bank. Buono l'inizio del suo percorso fatto anche di una nuova entry music ed anche una nuova manovra di sottomissione. Peccato non ci sia stata riproposta la Cattle Mutilation ma chissà che questa costruzione dell'American Dragon non ci porti anche un'evoluzione di questo tipo. Da amante del wrestling tecnico non posso che tifare per questo.

Con questa speranza il sottoscritto vi saluta. Passo e chiudo.

Scritto da Adriano Paduano
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