WWE Planet #432

WWE Planet

Un proverbio che mia madre suol rivolgermi spesso è “la fretta fa i figli ciechi” vista la mia proverbiale capacità di ridurmi a concludere le cose all'ultimo momento invece che una sana programmazione nel medio/lungo periodo. Ora, perché questa piccola parentesi privata? Beh direi che se avete letto il GPOrder di questa settimana e soprattutto se avete visto l'ultima puntata di Raw direi che la parola “fretta” è quella che maggiormente definisce quella che è a mani basse la storyline dell'anno per la WWE. Infatti, al termine di una comunque positiva puntata dello show del lunedì sera, c'è stato il ritorno ufficiale di CM Punk in WWE.


Sapevamo che l'addio di Punk era solo temporaneo, altrimenti (come ha anche giustamente notato Giovanni nel suo editoriale) non sarebbe stato possibile vedere e sentire quello che abbiamo visto e sentito nelle ultime settimane e quel tornado di emozioni che ha caratterizzato sia lo show rosso che la WWE da un mese a questa parte. La domanda che tutti ci siamo posti è: non sarà troppo presto? Ragionando da fan e da appassionati direi che la risposta è: sì è troppo presto. Per il potenziale che ha e per come era stata gestita finora, la vicenda di Punk, Cena e la WWE avrebbe potuto tranquillamente prolungarsi per molto altro tempo. Bastava gestire con intelligenza e calma la questione e sicuramente i risultati sarebbero stati eccellenti. Non che il ritorno improvviso e rapido del wrestler di Chicago non dia comunque garanzie di successo, tutt'altro. Credo però che l'effetto sulla lunga distanza sarebbe stato ancora più devastante ed eccitante, decisamente più di quanto lo è stato vedere lo stesso Punk sbattere in faccia a Cena il suo titolo e soprattutto la sua superiorità a livello di popolarità attuale. Per maggiori dettagli ascoltare la reazione del pubblico sia al Comic Con, sia all'interno dell'arena di Hampton. Anche perché da fan stavamo già supponendo tutti gli scenari futuri di Punk ragionando addirittura in prospettiva Wrestlemania: dal più realistico Punk contro HHH, al meno probabile Punk che si inserisce nella sfida tra The Rock e John Cena. Mi aspettavo anche che qualcuno proponesse Punk che rubava il posto ad Hunter ed all'intera famiglia McMahon e prendeva il controllo della federazione! Scherzi a parte, questo comunque dimostra come lo Straight Edge stia davvero catalizzando l'attenzione del pubblico e che, anche con un ruolo sporadico negli show televisivi, poteva mantenere su di sé quell'interesse che oggi lo ha riportato così in fretta alle luci della ribalta degli show televisivi.

Ragionando dalla prospettiva della WWE direi che questa scelta ci può stare e, anzi, è quasi obbligata. Per un paio di ragioni essenzialmente. La prima è che siamo alle porte di Summerslam, ppv che dal punto di vista della federazione rappresenta il secondo in ordine di importanza (anche se potremmo discuterne visto che ci sarebbe anche la Royal Rumble). Vista l'impossibilità, forse, di prolungare la storyline fino a Wrestlemania (anche perché John Cena affronterà The Rock in quella occasione), la federazione ha pensato bene di organizzare il rematch per questo evento piuttosto che in un altro con meno fascino e storia. La seconda ragione è che credo la WWE si sia trovata spiazzata dal grande successo riscosso nell'ultimo mese da CM Punk. È vero che il wrestler di Chicago è sempre stato apprezzato dal pubblico per le sue indubbie doti ma è altresì vero che il trattamento riservatogli dalla federazione nei mesi passati lo aveva ridotto ai margini del main eventing e ricordo ancora chiaramente come lo stesso Punk fosse stato vittima di una serie di job assolutamente insensati. Non credo dunque che la federazione si aspettasse tanto successo per lui (un po' come successo con Christian) visto che si era guardata bene dal concedergli spazio sufficiente a rubare la scena agli uomini di punta, nonostante lo stesso Punk con la sua filosofia rappresenti quanto di meglio una compagnia di wrestling possa pretendere da un suo atleta. Quindi è stata quasi una conseguenza naturale che la WWE abbia deciso comunque di sfruttare l'onda dell'entusiasmo che c'è intorno a lui in questo momento. Tanto in ogni caso il match per l'unificazione dei titoli WWE sarebbe avvenuta e la WWE nel “prima o poi” ha scelto il “prima”.

Sì perché in tutto questo non abbiamo considerato la storia del titolo WWE che si è assegnato nel corso dell'ultima puntata dello show rosso. La finale del torneo messo in piedi da Vince McMahon è andata a Rey Mysterio e, fin qui, non c'erano sorprese visto che già la scorsa settimana avevamo pronosticato uno scenario del genere. Peccato solo che il regno del wrestler di San Diego sia durato meno di due ore perché, proprio per dare maggiore impatto al ritorno di Punk, si è dovuto consegnare la cintura di nuovo nelle manone di John Cena. Il che rende meno ovvia la vittoria del lottatore mascherato: ci voleva molto a inserire il bostoniano nella finale del torneo sfruttando il fatto della clausola di rematch? Non credo. Soprattutto quando, chi poi stabilisce il match tra lo stesso Cena e Rey Rey, ha il potere di trasformare un match da singolo in un Triple Threat essendo di fatto il capo della baracca. Nota stonata dunque della serata, e dispiace che alla fine a pagarne le spese sia sempre Cena che con queste mosse risulta pagare in quanto simpatia del fan, almeno quelli più smaliziati. Analizzando nel complesso la situazione direi che, per quel che è successo, il regno di WWE Champion del lottatore mascherato non ha avuto molto senso: ne avrebbe avuto solo se fosse durato almeno un paio di settimane, giusto per sviare l'attenzione dalla questione Punk, seppur parzialmente. Si voleva dare un premio alla carriera a Mysterio? Direi che i due passati erano sufficienti no?

Senza contare che a pagare lo scotto di questa situazione c'è un altro wrestler che si ritrova ancora una volta in un limbo ovvero Alberto Del Rio. Doveva essere campione a Wrestlemania ed ha dovuto lasciare il passo ad Edge prossimo al ritiro (successivamente a Christian per sfruttarne il fattore emozionale). Doveva essere campione a Summerslam ma poi la WWE è riuscita a trovare l'accordo con Punk e portare in scena l'appetibilissimo rematch del wrestler di Chicago contro Cena. Insomma il messicano è sempre l'uomo giusto al momento sbagliato. Certo, l'appuntamento con il destino è rinviato, però fossi in lui qualche rito scaramantico la prossima volta lo farei. Nel frattempo godiamocelo nella versione con la valigetta, cosa che si addice molto al personaggio nonostante anche il secondo tentativo, sempre a Raw, sia andato fallito questa settimana nel post finale tra The Miz e lo stesso Mysterio. Secondo me non sarà l'ultimo tentativo fallito per lui. Tra l'altro questo rappresenterebbe un modo alternativo di gestire la storyline della valigetta. A patto che non gli si faccia fare costantemente da figura del fesso.

La puntata di Raw ha poi visto il ritorno di Jim Ross e John Morrison. Il primo tornerà in pianta stabile al commento dello show rosso il che non può non essere una gioia visto le emozioni che sa regalare l'inconfondibile voce del commentatore dell'Oklahoma. Certo, poi ci sarebbe da discutere, come ha fatto GP nel suo editoriale, in che modo si connette JR con la parola “futuro” pronunciata da Triple H per annunciarne il rientro. Sono solo dettagli in fondo. Chi il futuro lo rappresenta a pieno, a patto che non faccia cavolate come a Wrestlemania, è John Morrison che torna nello show rosso pronto a conquistarsi quel posto nel main event al quale si è spesso avvicinato ma che mai ha raggiunto. Il primo step è rappresentato da R-Truth uno che ormai ha visto passare il suo treno per le zone di gloria. Come dimostra quanto successo nell'ultima puntata di Smackdown.

Prima di passare a qualche considerazione sullo show blu, chiudo con quello rosso tornando un attimo sulla vicenda Punk vs Cena con una provocazione. Sbaglio o questo sarebbe il momento ideale per un passaggio, fin solo a Wrestlemania, tra gli heel del bostoniano? Pensateci. Di fatto Punk è considerato da pubblico già il top face di Raw. Perché non sfruttare l'onda del momento e cambiare un po' le carte in tavola. Tanto comunque anche a Wrestlemania John combatterà da heel. Io sono del parere che il bostoniano sia una macchina da soldi a prescindere. Punk lo può essere nel breve periodo (ma anche nel medio/lungo). Perché non provarci allora. Cena potrebbe risultarne rigenerato. Allo Showcase Of The Immortals infatti basterà poi una bella stretta di mano tra lui e Rocky ed ecco fatto il ritorno di Cena tra i face. La mia, ripeto, è solo una provocazione.

Passando a Smackdown e ricollegandomi alla situazione dei passaggi da heel a face e viceversa non posso fare un cenno su Sheamus ed il suo ormai avvenuto passaggio dalla parte dei buoni. Personalmente non mi convince perché penso che il Celtic Warrior secondo me appartiene alla categoria che chiamo “Natural Born Heel”. Però sono altresì curioso di vedere come si comporta soprattutto con il suo primo vero avversario in questa nuova avventura, quel Mark Henry che tanto sta convincendo le masse con questa sua nuova linfa da distruttore. Sicuramente l'avversario migliore per il passaggio di status dell'ex WWE Champion. Per il momento la reazione del pubblico non è stata molto esaltata ma su questo si può e si deve migliorare anche perché una scelta del genere rappresenta anche un investimento per la federazione. Una scelta che è, tra l'altro, abbastanza condivisibile visto che la WWE doveva far fronte alla mancanza di face nel roster blu, soprattutto dopo la sospensione di Sin Cara. Era naturale si puntasse ad un nome comunque credibile come quello dello stesso Sheamus. Sarà lui nell'immediato futuro a difendere la “bandiera” dei face insieme a Randy Orton aspettando la consacrazione di Daniel Bryan che nel frattempo pare abbia iniziato un feud con l'ex partner nel Nexus Wade Barrett (speriamo che anche per lui ci siano tempi migliori in futuro).

A proposito di Randy Orton mi affascina anche questa sua nuova versione che conferma quanto detto da me (ma anche da altri) in varie occasioni ovvero che The Viper è molto meglio come predatore che come preda. Trovo molto convincente e coinvolgente il modo in cui la federazione lo sta gestendo, privo di freni ma allo stesso tempo esaltato dal pubblico e da questa stessa mancanza di freni. Ultimo capitolo è stato proprio il massacro ai danni di R-Truth. Il tutto condito dalle espressioni (sembra un Jack Torrance di “Shining”, senza il fatto di essere uno psicopatico, ma non troppo…) di un Randy che evidentemente si diverte anche lui ad interpretare questo personaggio. La WWE, anche in questo caso, ha trovato un modo per prolungare, senza annoiare, il lungo feud tra Captain Charisma e lo stesso Orton.

Chiudendo su Smackdown e su questo numero sembra che un altro wrestler stia avendo una svolta nel suo personaggio ovvero Zack Ryder. Il ragazzo Woo Woo Woo non solo infatti è tornato a Raw battendo Michael Cole (a proposito, ma perché non Alex Riley?) ma soprattutto è andato a Smackdown a fare l'assistente al GM Theodore Long. Creando già i primi grattacapi a Teddy per la gestione dello show. Sicuramente un bel modo per vedere uno dei personaggi più divertenti della WWE in questo momento e credo che anche il personaggio di Long potrebbe beneficiarne in questo senso. Certo, io preferire vederlo lottare più che altro o comunque coinvolto in qualche feud. Per il momento accontentiamoci. Chissà che nel nuovo contratto di CM Punk non ci sia anche una clausola per dare più spazio al wrestler di Long Island…

Ci sentiamo la prossima settimana. Passo e chiudo!

Scritto da Adriano Paduano
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