WWE Planet #405

E se fosse proprio Miz a essere il vero perdente contro John Morrison? E' questa la frase che ha iniziato a fischiarmi nelle orecchie dall'inizio dell'anno (e da quando il pc mi ha abbandonato, ‘tacci sua..). Come dite? Il campione WWE ha affrontato, sconfitto e soprattutto convinto il già menzionato Morrison? Certo.. ma più passa il tempo, vedi anche l'assalto da lui messo in atto lunedì scorso a Raw, più mi convinco che quella vittoria sia stata in realtà un segno premonitore di una gran brutta sconfitta.


La domanda che fa partire tutto il mio ragionamento è molto semplice: perché non proporre questo match alla Rumble? Certamente non la paura di non vendere l'evento.. figuriamoci se la Rumble si compra per i match titolati quanto piuttosto per la rissa vera e propria. Mancanza di fiducia su Morrison allora? Forse, ma francamente qualunque road agent dopo aver visto una prova del match che i due hanno poi disputato a Raw avrebbe definitivamente fugato questi dubbi. Dunque nella mia mente resta una sola idea.. con buona pace di quanto ha fatto, The Miz non è considerato un campione adeguato a questo periodo dell'anno, dunque deve perdere la cintura contro qualcuno che invece possa esserlo. Ecco perché “bruciare” subito la rivalità con Morrison e creare velocemente quella con Orton, avversario obiettivamente di ben altra caratura e che a questo punto è il mio favorito alla vittoria del titolo. Ed ecco perché temo che per il buon Mizanin ci sia ancora uno scalino da salire, quello che permette di godere di quella fiducia tale da poter detenere il titolo anche nel periodo più redditizio – e quindi più critico – dell'anno. Con tante, onestamente detto, tantissima speranza di essere smentito dai fatti. Non è una speranza campata in aria, considerando come CM Punk potrebbe rompere con la forza quell'Orton-Cena che sembrava scolpito nel marmo per la ventisettesima edizione di Wrestlemania, liberando in zona cesarini un posto per un campione emergente come lui.

A distanza di poche settimane sono poi successe cose sicuramente molto importanti, che ovviamente hanno riguardato principalmente i Nexus. CM Punk ha impresso il suo marchio a quello che era il Nexus e che oggi è un gruppo sicuramente diverso. Stesso nome, certo, non meno pericoloso, anzi, non meno odiato, anzi, ma diverso, più simile alla vecchia straight edge society che alla gestione fatta da Wade Barrett. La differenza più grossa? Semplicissima.. baricentrarsi non più sul collettivo, ma sulla carisma del singolo. Ieri Wade Barrett era a capo dei Nexus, oggi CM Punk guida i Nexus. Né potrebbe obiettivamente essere diversamente, considerato l'enorme carisma del nuovo leader. Le brutali iniziazioni, al limite se non addirittura talvolta oltre la policy TVPG della WWE attuale, i promo, e ciliegina sulla torta la scena conclusiva dell'ultimo Raw.. tutti indizi perfetti per comprendere benissimo la nuova gestione del gruppo, che come abbiamo visto si avvarrà anche dell'apporto del nuovo Batista.

Impossibile ed inevitabile, infatti, il paragone fra Mason Ryan e l'ex animale: somiglianti per struttura fisica, e per questo somiglianti nel ruolo e nelle mansioni che la WWE ha riservato loro. Ieri la stable si chiamava Evolution, il leader era Triple H e Dave Batista il mostro al suo fianco. Oggi il gruppo è un altro, il leader anche ma la storia sembra ripercorsi ciclicamente. Chiaramente è un signor augurio verso l'attuale campione FCW, visto che sappiamo tutti come dai tempi dell'Evolution al suo attuale ritiro la carriera di Batista sia stata costellata di vittorie e titoli. Certo al momento è perfettamente inutile anche solo provare a giudicarlo.. parleranno i prossimi mesi, dove avrà ovviamente bisogno anche di un buon lavoro della sua stable e più in generale dei booker.

Per un Nexus che si riorganizza abbiamo un nuovo Nexus, ribattezzato per l'occasione Corre (?!?) che si forma a Smackdown, che eredita l'ex leader, parte dei componenti della stable di Raw ed anche in questo caso un big man come Ezekiel Jackson. Per Wade Barrett è l'occasione d'oro per riprendersi ciò che a Raw gli è stato negato, ovvero una stable capace non soltanto di dominare sporadicamente il brand, ma di lasciare la sua impronta con più continuità, consentendo al suo leader quel grande salto verso la conquista della cintura. Obiettivo che a Smackdown è possibilissimo, grazie alla minore presenza di concorrenza: al momento dopo Alberto Del Rio non vedo altri heel in grado di puntare seriamente nel breve periodo a vincere la cintura, traguardo al quale gente come Dolph Ziggler potrà certamente puntare, ma non certo domani mattina.

Anche per Ezekiel Jackson è l'occasione buona per “batistizzarsi”, ovvero acquisire grazie alla forza del gruppo quel lo che ancora gli manca per diventare come l'animale: ovviamente non certo i mezzi fisici, quanto piuttosto quella capacità di rendersi credibile come atleta di pura potenza, cosa che obiettivamente finora da singolo non gli è mai riuscita, né da heel (causa anche dell'infortunio) né da face (obiettivamente ancora non è pronto, c'è prima bisogno di un sano periodo da dominatore cattivo).

Per il momento il gruppo ha offerto il solo appoggio esterno a Dolph Ziggler nella sua rivalità contro Edge, ma è alquanto probabile che fallito l'assalto del fidanzato di Vickie saranno proprio loro (o come detto Alberto Del Rio..dipende molto dall'esito della Rumble) a puntare dritti a Edge.

Potranno mai il nuovo Nexus, alias Corre, ed il vecchio collidere in qualche modo? Alleandosi? Duellando? Scambiandosi pedine e/o ruoli? Improbabile certamente la rivalità, essendo comunque due gruppi heel che più heel non si può, e al momento poco possibile anche un altro tipo di interazione, visto che entrambi hanno degli obiettivi ben chiari da perseguire nel proprio show, e solo quando le rispettive storyline inizieranno a soffrire gli acciacchi dell'età sarà possibile pensare a qualche rimescolamento delle carte.

In conclusione un doveroso cenno alla notizia del cambiamento per certi versi epocale della rissa reale: non più trenta, bensì quaranta partecipanti. Tanto per rendere l'idea ai più giovani, nelle passate edizioni l'incontro è stato sì modificato, ma solo definendo e ridefinendo il tempo fra una entrata e l'altra: quasi sempre due minuti (la mia scelta preferita), altre volte 90 secondi (accettabile, ma preferisco la prima) e nel 1995 addirittura 60 secondi (e fu una schifezza fortunatamente mai ripetuta). Stavolta invece si aumenta il numero di partecipanti, che per oltre vent'anni è sempre stato trenta. Sarà l'occasione per superare qualcuno dei record storici, come il numero di eliminazioni detenuto da Kane o la permanenza sul ring di Rey Mysterio? Ma soprattutto quali saranno gli impatti sulla qualità dell'incontro? Sarà tutto più lento e monotono o al contrario coinvolgere più persone significherà più pathos ad ogni entrata e più qualità?

Dico la mia..anche se mai come stavolta l'opinione è davvero banale: di Royal Rumble brutte ne avrò vista una o forse due, non di più. Chiaramente esistono edizioni più belle delle altre, ma la geniale idea di chi ha inventato questa tipologia di incontro è sempre stata a prova di modifiche, di siparietti, di partecipanti improvvisati di tutto insomma! La rissa è un incontro che si lascia guardare praticamente sempre, che ha un suo fascino esclusivo quando è visto la prima volta, con l'attesa per il prossimo ingresso che è sempre alta, indipendentemente da quanti siano i partecipanti. Ecco perché personalmente questa novità non mi fa storcere il naso, anzi non mi preoccupa per niente, perché mai come in questa occasione bisogna davvero essere dei fenomeni per rovinare uno degli eventi più attesi dell'anno, se non il più atteso per molti (me compreso).
Ben più interessate è, a mio avviso, la domanda fondamentale che tutti si pongono al momento.. chi la vincerà? Difficile, veramente difficile a dirsi.. proveremo a dirlo la settimana prossima.

Giovanni Pantalone
Giovanni Pantalone
Super appassionato di wresting dagli inizi degli anni 90, al punto da vedersi, tra WWE e Impact, una trentina di Pay Per View e show televisivi dal vivo in giro per il mondo. Si occupa da sempre di tutta la parte tecnica del sito, compresa la App e la gestione del Forum, ma non disegna sporadici editoriali e comparsate nei podcast.
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