WWE Planet #343

E direi proprio che ci voleva.. dopo diversi mesi passati a girare, rigirare e poi lanciare in aria e friggere nuovamente la stessa frittata, per Survivor Series e più in generale per questa chiusura di 2009 la WWE prova finalmente a cambiare un po' gli ingredienti, se non tutti almeno in parte. Di tutti e tre match già annunciati per le Series, infatti, due sono i triple threat titolati dove i campioni dovranno sfidare avversari nuovi (relativamente al breve periodo, si intende) ed il terzo è l'inizio del feud fra Rey Mysterio e Batista. Questo naturalmente non implica chissà quale garanzia, in particolare per Raw, ma indubbiamente per esprimere una sensazione di deja vù bisogna tornare indietro di mesi, non più di semplici settimane, ed è un primo, fondamentale passo in avanti.


Attenzione a non sottovalutare la rivalità fra i due ex amici Mysterio e Batista: chi conosce i miei gusti e le mie opinioni potrebbe trovare alquanto inusuale la considerazione che sto per fare su Rey, ma poiché sarebbe stupido ragionare per partito preso ribadisco senza problemi che per quanto mi riguarda Mr.619 è ancora il mio candidato alla vittoria del feud dell'anno con Chris Jericho, salvo sorprese in zona cesarini da Angle e Wolfe in TNA; questa nuova sfida parte da una storyline molto solida, addirittura più di quella con Y2J che era da “compensare” con le brillanti doti al microfono del canadese.
Batista poi sappiamo tutti quanto può rendere nel ruolo di heel devastante e senza scrupoli, visto che è esattamente quello il motivo per cui fu deciso di farlo “emergere” dall'evolution fino al ruolo di main eventer in pianta pressoché stabile. Forse al momento Dave non è ancora completamente degno del soprannome di animale che gli è stato coniato da Jim Ross proprio ai tempi dell'evolution, perché le ultime settimane sono servite ancora per traghettare il suo personaggio definitivamente dalla parte dei cattivi. Ma quando tale operazione sarà del tutto compiuta, e intendiamoci parlo di non più di due settimane, allora credo che sia proprio il target Evolution quello da seguire, quello in grado di rinnovare Batista fino ad un sicurissimo giro titolato.
Infine sul piano tecnico la classica sfida tra un lottatore più minuto e veloce ed un gigante è quella dove entrambe le figure possono rendere sul ring; con tutte le differenze del caso pensate a cosa si è visto un mese fa fra Kurt Angle e Matt Morgan, o in casa WWE quando proprio il giovane e spietato Batista era impegnato nel ring con Shawn Michaels. Il target che mi aspetto è decisamente quello.. troppo ambizioso? Speriamo di no.

Sul triple threat di Raw di fatto ho già detto la mia almeno in altre due occasioni: è una scelta praticamente obbligata, frutto dello scarso lavoro fatto nel brand rosso per avere a disposizione un'alternativa a Cena e Orton. Quando proprio nemmeno i parenti dei due avrebbero più acquistato un pay per view con loro nel main event, qualche lungimirante – si fa per dire – dirigente ha guardato alle loro spalle, e si è reso conto di non aver trovato nessuno, assolutamente nessuno se non le star già affermate Shawn Michaels e Triple H, che guarda caso saranno esattamente i nuovi pretendenti al titolo di John Cena. Tolto forse il solo Undertaker, sulla carta si tratta di un incontro dove si affrontano i tre principali personaggi della federazione, uno scontro che con tutt'altra promozione e costruzione sarebbe certamente degno di un main event di Wrestlemania; peccato che, come detto, in questo caso si tratta più di un necessario tappabuchi e non certo di chissà quale rivalità costruita come si deve, e dunque anche i tre fenomeni di casa WWE si troveranno a fare i conti con il male che affligge gran parte dei main event degli ultimi tempi, ovvero la necessità di rimediare strada facendo ad una storyline che non porta attesa spasmodica, una costruzione dal potenziale limitato che regala poche certezze e “abbandona” a sé stessi chi gli incontri li deve poi lottare.

Peraltro sarà sicuramente una coincidenza o una forzatura che viene in mente solo a chi come me segue entrambe le major americane, ma esattamente una settimana prima la pur risibile (come quota commerciale naturalmente) concorrenza metterà a sua volta sul piatto un triple threat con AJ Styles, Daniels e Samoa Joe, ovvero anche in questo caso tre autentici simboli della compagnia. Ripeto, sarà un termine di paragone più che altro per i soli appassionati incalliti e non per il grande pubblico, ma sarà sicuramente interessante vedere chi qualitativamente riuscirà a spuntarla.

Passando a Smackdown anche Undertaker sarà costretto a fronteggiare ben due avversari, il che considerate le sue condizioni fisiche e la tenuta sul ring è senz'altro un bene. Per entrambi poi è un ritorno al palcoscenico principale, temporaneamente abbandonato in favore della momentanea parentesi che li ha portati a vincere le cinture di coppia ed a convincere proprio come tag team. Jericho si ripresenta al main event con un biglietto da visita a mio avviso eccellente, ovvero un promo con il becchino da applausi, che ahimè mi ha ricordato quante volte il canadese sia stato inspiegabilmente sottovalutato, ivi compreso questa, visto che almeno in partenza è il candidato più probabile a vittima sacrificale di Undertaker.

Il tutto poi mentre CM Punk abbandona temporaneamente la battaglia titolata in favore di una rivalità con.. Scott Armstrong? A parte che nemmeno le nostre polemiche calcistiche arbitrali arriverebbero a tanto, ma vogliamo proprio impegnarci a distruggere l'unico carachter buono creato da mesi a questa parte? Non è facile, non a caso ci vogliono colpi di genio come questi, che ricollegherei alle dichiarazioni di Vince McMahon sulla conduzione della compagnia, a suo dire non familiare come si pensa ma manageriale da grande azienda quale è. Caro Vince, se ciò che dici è falso allora viste idee come queste sarebbe il caso di accettare di mettersi in discussione e fare in modo che le stesse dichiarazioni diventino vere.. se invece vere lo erano, beh allora riprendi il controllo da solo, perché quando vedo trovate come questa gli anni della vittoria sulla rating war mi mancano tanto, ma proprio tanto.

Giovanni Pantalone
Giovanni Pantalone
Super appassionato di wresting dagli inizi degli anni 90, al punto da vedersi, tra WWE e Impact, una trentina di Pay Per View e show televisivi dal vivo in giro per il mondo. Si occupa da sempre di tutta la parte tecnica del sito, compresa la App e la gestione del Forum, ma non disegna sporadici editoriali e comparsate nei podcast.
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