WWE PLANET #1069 – THANK YOU CENA

WWE Planet

THANK YOU CENA


Mi siedo, come spesso accade, a scrivere il nuovo numero del WWE Planet come l’ho già fatto un milione di volte prima ma poi un pensiero mi blocca subito: “Ma davvero John Cena si ritira?”. La risposta è ovvia, fa solo pensare che nel giro di 48 ore (sto scrivendo di venerdì) il wrestling avrà perso uno dei suoi maggiori protagonisti che ha catalizzato la scena degli ultimi 20 anni.

Per riassumere la carriera di Cena non basterebbero 20 numeri, quindi cercherò di fare una rapida carrellata. La prima versione di Cena è stata quella del rapper, era un personaggio fresco e accattivante, i suoi freestyle erano eseguiti con la bravura di un vero cantante ed era facile quindi tifarlo o odiarlo a seconda del ruolo.

Magari in pochi sanno che il rapper Cena è nato per caso, anzi lo stesso Cena ha ammesso che quel personaggio è stato frutto di una coincidenza fortunata perché Stephanie sentì i suoi freestyle in un tour bus e ne rimasi talmente colpita da consigliargli di portare in scena quel talento. Se non fosse stata per quell’intuizione John pensava già di non durare più di tanto in WWE.

La popolarità di Cena è schizzata alle stelle rapidamente culminata a Wrestlemania con la vittoria del WWE Title da JBL. Il resto, se vogliamo è storia, dopo una breve parentesi la parte rap di Cena è andata scomparendo per lasciare posto al supereroe, all’uomo immagine della compagnia che non si arrende mai e diffonde i valori di umiltà, lealtà e rispetto sempre e comunque. “SuperCena” è stata croce e delizia della carriera di John.

Da una parte si è inimicato una grossa fetta di fan che considerava il suo personaggio troppo artefatto, troppo falso, un pupazzo raccomandato dalla compagnia che doveva sempre vincere a seconda di chi aveva davanti, spesso dopo aver subito ed essere stato in difficoltà per la gran parte del match. Mentre dall’altra parte ci ha regalato rivalità storiche con Edge, Cm Punk, Batista, Randy Orton, HHH e Shawn Michaels, qualche anno dopo pure con Aj Styles in quello che per sempre sarà uno scontro tra il wrestler più rappresentativo WWE contro quello più rappresentativo fuori dalla WWE.

Diciamo che col passare degli anni, molti hanno riconosciuto che quel personaggio ha limitato davvero tanto Cena sia nel moveset, sia nelle possibilità di sperimentare e spaziare a livello creativo col character. Era una prigione dorata, in cui Cena ne ha tratto il meglio. E’ vero che quando sei il top guy, magari è facile chiudere un occhio, ma non si resta così tanto in cima come ha fatto Cena se non si ha talento. Mi riferisco non soltanto allo show, ma a tutto ciò che vi sta dietro: gli innumerevoli make a wish esauditi, interviste, ospitate, promozioni.

Cena ha fatto tutto ciò, spesso anche più del richiesto. Ora quel ruolo è ben occupato da Cody Rhodes. Arriviamo al punto dolente: il farewell tour. Credo che vado più o meno sul sicuro nell’affermare che poteva e doveva essere fatto meglio. Persino lo stesso Cena, in una recente intervista, ha fatto trasparire un minimo di malcontento a riguardo:

“I think a lot of people were wondering, ‘What would happen if John Cena turned heel,'” Cena said. “When I did, it left a taste in people’s mouths that they didn’t like it. They wanted other stuff. ‘I wanted a music change, a uniform change, to act like this.’ I got 11 months to do this. Thirty-six TV appearances. It takes five years to get a guy over, regardless. If you turn him, it’s going to take a year or two on television for it to sink in, especially if you really want to get into it and be able to flip and get a performer to get a flip on the other side when it’s time to turn again. I don’t have the time to tell the right story. That’s beside the point because I’m told, ‘We’re going with this story.’ We sure are. I’m going to do the best I can.”

Il poco tempo è stato il problema principale, io ci aggiungo anche l’inaffidabilità di The Rock. Il risultato è stato qualcosa di non soddisfacente, un peccato. Mettere d’accordo tutti sul ritiro probabilmente sarebbe stata una missione impossibile, dal canto suo Cena ha fatto quello che ogni veterano farebbe sul viale del tramonto: dare risalto alle star di nuova generazione.

Dominik non mette d’accordo tutti? Legittimo. Gunther come ultimo avversario? Manco a me convince. Vittoria o sconfitta di Cena conta il giusto, quasi nulla oserei dire perché tanto, ve l’ho già detto, sono convinto che non useranno l’eventuale vittoria dell’austriaco nello show normale per dargli un tono. Non l’hanno fatto quando Theory sconfisse Cena a Wrestlemania, Gunther è già un nome con un certo status, il quale non cambierà dopo questo sabato.

Dovrebbe, ma Gunther rimarrà esattamente quello di adesso. Anche un match full nostalgia come Cena Vs Orton sarebbe comunque fine a sé stesso. Ed è piuttosto triste che lo stesso Cena abbia dichiarato che dopo sabato, nessuno si ricorderà più di lui perché la Royal Rumble è alle porte. The show must go on, è un mantra sempre vero in WWE.

Che siate fan di Cena o no, poco importa, questo sabato un pezzo di storia del wrestling moderno chiuderà la sua carriera. Spero che la WWE possa offrirgli una bella chiusura di sipario e che tutti i fan possano intonare un solo coro: “Thank You Cena”.

Questo numero del Planet finisce qui. Grazie per la lettura, un saluto da Captain Phenomenal 1 … CIAO!!!


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Scritto da Luigi Quadri
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