Stamford Report N.4 – 5 LUGLIO 2000

Amici di Tuttowrestling benvenuti alla nuova edizione di StamfordReport. E’ il Vostro Carlo che parla; senza dubbio avrete notato il nuovologo, e avrete anche visto la dicitura: by David Grauli. E cosi è, non aveteletto male, da questo mese la rubrica passa interamente nelle manidell’amico David. Perché? Abbiamo litigato? No di certo, state tranquilli…il motivo è molto più logico. Non so quanti di voi abbiano mai provato ascrivere un editoriale di wrestling a due mani. In pochi credo conosco soloi Lanati Bros a questo proposito). E avete fatto bene, non tentate, èveramente molto difficile… all’inizio non sembrava cosi’, e infatti abbiamotentato di redarre l’articolo in due anche perché forse le opinioni di duepersone rendevano il lavoro maggiormente obiettivo. E cosi’ eraeffettivamente, almeno ci è sempre parso. Soltanto che dopo gli iniziqualche difficoltà è venuta fuori, difficoltà di esporre le idee di entrambisoprattutto quando non coincidevano assolutamente. E allora abbiamo decisodi cambiare, perché altrimenti, mediando le opinioni di tutti e due sirischiava l’appiattimento totale del commento, che, credetemi, non sarebberisultato né carne né pesce. Proprio per questo, ho deciso di tirarmiindietro lasciando spazio all’amico David visto e considerato che l’idea diuna rubrica del genere è stata sua, e che inoltre io ho già molto spazio suquesto sito. Dunque, auguro un sincero in bocca al lupo a David che però mipare non ne abbia bisogno (visto che ho letto il suo pezzo in anteprima e miè sembrato ottimale), e ora lascio spazio alle sue parole. Occhio che con ilmio addio (o arrivederci che sia), ritorna un line-up della rubrica piùsimile a quello dellA primissima uscita… in ogni caso, buona lettura!


Rikishi VS Chris Benoit 4:Match d’apertura caratterizzato da una certa lentezza, già a partire dalle fasi iniziali, che rende l’incontro noioso e privo di intensità. Chris Benoit insiste molto sulle prese a terra, col suo Crippler Crossface, cosa che non aiuta a rendere la sfida molto dinamica. La durata del match è veramente troppo esigua, e la praticamente assoluta mancanza di pin non aiuta quello che alla resa dei conti è stato il peggiore incontro (mi rifiuto di considerare un match di wrestling l’Evening Gown Match) della serata. Benoit comunque con questo incontro non ha fatto di certo una buona figura, dopo aver già perso il titolo IC a Smackdown! proprio da Rikishi. I booker potevano certamente scrivere un finale differente per questo match.

Eddie Guerrero VS Val Venis 6.5: Uno dei migliori incontri della serata. Match veloce e con continui capovolgimenti di fronte che rendono la sfida molto intensa. Entrambi i wrestler, soprattutto Eddie Guerrero, si rendono protagonisti di diverse azioni aeree molto spettacolari.Contrariamente a quasi tutti gli altri incontri del torneo King of the Ring, il match è di discreta durata, così come rilevante è il numero di pin che rendono la sfida incerta fino all’ultimo. Guerrero esce da questo incontro comunque a testa alta, rendendosi protagonista di una delle migliori prestazioni della serata.

Buchanan VS Crash Holly 4.5: Il copione del match è a senso unico: Buchanan impegnato a dare dimostrazione di potenza e Crash a dare dimostrazione di intelligenza. Purtroppo per quasi tutto l’incontro è Buchanan che dirige l’azione, ed il tutto si traduce in un match lento e poco spettacolare, sottolineato anche da qualche coro “Boring! Boring!” da parte del pubblico. Lo stile di Buchanan ricorda il Kevin Nash dei tempi peggiori, e quando tenta di movimentare un po’ la sua azione con una delle sue Leg Drop, Crash Holly sbaglia i tempi e si alza troppo presto vanificando il tentativo del suo avversario. Il match si chiude al secondo tentativo di leg drop da parte di Buchanan, andato a vuoto (ma da copione) anche questo, dopo pochi minuti dall’inizio dell’incontro. Ci si poteva aspettare un esordio migliore da singolo per Buchanan, non solo per la sconfitta patita da Crash quanto per una prestazione assolutamente mediocre che non gli avevamo mai visto fare in coppia con Big Bossman.

Kurt Angle VS Chris Jericho 7: Senza dubbio il miglior match della serata. L’incontro è un po’ una finale anticipata, in quanto è chiaro che chi uscirà vincitore da questo incontro alla fine risulterà anche il vincitore del torneo. Il match è veramente molto veloce e con continui cambi di fronte, con un Jericho che dà grande sfoggio delle sue manovre aeree. Azione costante e priva di pause, elevato numero di pin ed un finale “a sorpresa” con Stephanie McMahon (anche se è ridicolo il modo in cui l’arbitro è andato KO) sono gli altri ingredienti di questo bellissimo incontro, sfortunatamente l’unico del PPV ad aver raggiunto certi livelli. Jericho ha offerto sì un’ottima prestazione, ma quel bacio galeotto dato a Stephanie (da guardare al rallenty la sua corsa verso il ring) che gli è costato l’incontro gli ha fatto fare un pò la figura del fesso.

T & A VS Edge & Christian VS Too Cool VS Hardy Boyz 6.5:Non mi è mai piaciuto il regolamento del Four Corner Tag Team Elimination Match, e già all’inizio dell’incontro vedere solo due wrestler alla volta all’interno del ring mi aveva fatto storcere il naso. Fortunatamente però la presenza degli Hardys nel ring ha reso il match piacevole e a tratti spettacolare, riuscendo inizialmente anche a sopperire alle carenze di T & A, primo tag team eliminato dell’incontro. Molto bella anche la fase successiva con protagonisti gli Hardys insieme a Edge & Christian, mentre con l’eliminazione degli Hardys, e la presenza maggiore dei Too Cool, il match ha perso in spettacolarità guadagnando forse in divertimento. Complessivamente un discreto incontro, anche se non molto intenso. Buona prova per gli Hardys e per i nuovi Tag Team Champions Edge & Christian, sufficiente quella dei Too Cool mentre deludono T & A, sia per la mancata vittoria delle cinture (ma non è certo colpa loro) dopo tutte quelle vittorie collezionate a Raw e Smackdown!, sia per la prestazione.

Rikishi VS Val Venis 5+: Il feud tra i due era stato costruito alla perfezione nelle settimane precedenti a King of the Ring, ed era scontato che nel PPV avremmo assistito ad un loro incontro nel torneo. Il match è stato sin dall’inizio molto combattuto e violento, con un Val Venis impegnato nel prendere di mira il braccio infortunato di Rikishi (eredità del primo incontro disputato con Benoit) ed un Rikishi che vendeva, non sempre bene, il suo infortunio. Purtroppo però il match è stato veramente troppo breve, facendolo apparire più un incontro da Raw is War che da PPV.
Buona la prestazione di Venis nel primo incontro, un pò meno questa, anche se per ragioni di booking.

Crash Holly VS Kurt Angle 5.5: Il match inizia bene con azioni molto veloci da ambo le parti e continui pin che hanno reso interessante l’incontro nelle primissime fasi. Purtroppo il match cala di ritmo man mano che si va avanti, ed il pin di Angle arriva forse troppo presto per garantire all’incontro una valutazione positiva. Crash Holly può ritenersi complessivamente soddisfatto dopo questa edizione di KOTR, non tanto per la prestazione offerta (appena sufficiente in entrambi gli incontri), quanto per la conquista del titolo hardcore alla fine dell’Evening Gown Match.

Pat Patterson VS Gerald Brisco 0: (dopotutto quando mi ricapiterà l’occasione di dare 0 ad un incontro?) : Ok, era stata la stessa WWF (con Jim Ross nel suo Ross Report) ad aver presentato l’incontro come un “Comedic Angle”, senza la benché minima pretesa di proporlo come un match di wrestling. Il problema è che “l’angle” in questione non è risultato neppure divertente, infarcito com’era di cattivo gusto tra banane ed assorbenti, e vedere due uomini che hanno superato la cinquantina picchiarsi vestiti da donne, circondati da un pubblico che li etichettava con i peggiori epiteti e li ricopriva di “Boooo!” e “Boring!”, è stata una delle cose più penose e tristi mai viste nella WWF. L’unica cosa che mi ha scucito un sorriso è stata la schermata di presentazione iniziale dell’incontro con i due Stooges vestiti da donne, e non si sa perché poi dal vivo facevano meno ridere.

Dudley Boyz VS Tori & X-Pac & Road Dogg 6+: Quando sono venuto a sapere della presenza di questo gimmick match a KOTR2000 ho pensato subito ad un “remake” dello splendido Dumpster Match tra i New Age Outlaws e la coppia formata da Foley e Funk. Purtroppo però, nonostante la presenza anche dei tavoli in questa sfida, l’incontro non ha raggiunto assolutamente quei livelli, ed alla fine, anche se il match è risultato accettabile, sono rimasto parzialmente deluso. Intanto sono mancati quasi completamente i tentativi di chiusura a vuoto da entrambe le parti, e questo ha reso il match poco avvincente, ma poi anche a livello di intensità non è che si siano viste grandi cose. E’ mancata anche quasi completamente l’azione fuori dal ring, cosa strana per un NO DQ match, ed anche la durata dell’incontro non è stata all’altezza delle aspettative. Certo, ci sono stati anche dei momenti interessanti, ma da un match del genere ci si attendeva molto di più. Prestazioni più o meno simili per entrambi i tag team, a tratti una sufficienza piena e a tratti una quasi sufficienza, con X-Pac & Road Dogg contenti per la vittoria e i Dudleyz contenti per aver sbattuto Tori sul tavolo. Nota di merito comunque proprio a Tori che ha partecipato alla sfida nonostante avesse dei seri problemi al braccio, sperando che proprio questo suo infortunio non abbia costretto la WWF a rimescolare le carte all’ultimo istante.

Kurt Angle VS Rikishi 5+: Finale che non aggiunge nulla ad un’edizione appena discreta del torneo di KOTR 2000. Curiosamente proprio questa finale è stato probabilmente l’incontro meno bello tra quelli disputati da Kurt Angle, forse a causa della stanchezza soprattutto di Rikishi, che anche in questo incontro non ha venduto molto bene il suo infortunio, effettuando diverse mosse all’inizio (ma anche nelle fasi finali salvo poi ricordarsi all’ultimo di aver usato il braccio infortunato) proprio col braccio fasciato (e non sarebbe la prima volta per Rikishi, se qualcuno ricorda il periodo in cui andava in giro con la gamba fasciata). Il match è stato comunque molto lento ed anche troppo breve, lasciando un po’ d’amaro in bocca per quello che doveva essere il secondo incontro più importante della serata. Rikishi forse ha risentito la stanchezza dovuta ai 3 incontri disputati, non riuscendo mai ad offrire una prova veramente convincente (ma si consolerà con la cintura IC), mentre Kurt Angle ha meritato pienamente il titolo di King of the Ring, non tanto per quello che ha fatto vedere nel PPV (ottima comunque al sua prova nel primo match contro Jericho) quanto per le sue indiscutibili qualità tecniche.

Vince McMahon & Shane McMahon & HHH VS The Undertaker & The Rock & Kane 6+: = Anche il main event non conferma le attese della vigilia, risultando sì dignitoso, ma sottotono se paragonato ai main event delle due passate edizioni di King of the Ring, dove nel 98 (col doppio main event Undertaker VS Mankind e Austin VS Kane) e nel 99 (col Ladder Match tra i McMahon e Steve Austin) si erano visti dei grandi incontri. Intanto è la prima volta che vedo un main event recente della WWF senza il promo-recap iniziale, ma poi c’è da registrare anche un pubblico che s’è lasciato coinvolgere veramente molto poco, producendosi nel peggior pop mai riscontrato per The Rock negli ultimi tempi. Certo, il match non ha offerto grandi spunti tecnici in grado di esaltare i fans, ed alla fine il tutto s’è risolto in un The Rock VS HHH con la presenza spettacolare di Shane McMahon e quella più sporadica di The Undertaker, mentre Kane e Vince McMahon hanno fatto quasi da spettatori non paganti, sebbene siano stati protagonisti il primo di un “finto” tradimento e il secondo di un pin da parte di The Rock. Andiamo ora ad analizzare le prestazioni dei 6 atleti: HHH e The Rock si sono mantenuti sui loro livelli, in bilico tra mediocrità tecnica e grandissima intensità, anche se quest’ultima è venuta a mancare per la presenza degli altri 4 wrestler. Shane è stato il migliore del sestetto, rendendosi protagonista di alcune bump veramente impressionanti, ed a questo punto ci si chiede se si debba ùancora parlare di lui come di un wrestler “a tempo perso”. The Undertaker ha fatto molto poco per via della sua condizione atletica ancora imperfetta, ma ha svolto il suo compito decentemente (bella la chokeslam dalla terza corda su Shane), anche se lo aspetto al varco con le prossime prove. Kane sembra vittima di un’involuzione, probabilmente per colpa di un cattivo momento di forma post infortunio, in quanto paiono lontane le sue ottime prestazioni come ai tempi di Armageddon 99, mentre Vince McMahon evidentemente aveva poca voglia di essere coinvolto, in quanto sappiamo bene che anche lui, per non essere un wrestler professionista, sa offrire prove convincenti (come a St Valentine Day Massacre o la stessa KOTR 99) se vuole. Complessivamente quindi il match ha aggiunto poco a quanto visto in precedenza, se non il quinto titolo mondiale di The Rock, e si è contraddistinto da un errore alla fine dell’incontro che in pochi hanno riscontrato ma di cui parlerò nel commento generale del PPV.

KOTR PPV 5/6 : Il mese scorso, dopo Judgment Day, ci chiedevamo dove sarebbe arrivata la WWF se avesse continuato a sfornare PPV bellissimi come aveva fatto finora per tutto il 2000. In una scala da 1 a 10 avremmo cominciato ad avere qualche difficoltà ad assegnare i voti ai vari PPV se la federazione di Stamford avesse continuato a proporre degli eventi sempre migliori dei precedenti. Vince McMahon e i booker della federazione devono aver pensato a noi quando hanno scritto questa edizione di King of the Ring 2000, senza dubbio il peggior PPV della WWF dall’inizio dell’anno.Se dovessimo infatti etichettare tutto KOTR con una aggettivo potremmo utilizzare il termine “piatto”, che non significa necessariamente brutto o inguardabile, ma solo privo di grandi emozioni e per certi tratti noioso. Non ci sono stati colpi di scena, non ci sono stati momenti memorabili (se non per i fans del People’s Champion con la conquista del quinto titolo mondiale da parte di The Rock), non ci sono stati incontri capaci di lasciare il segno, ed alla fine è sembrato quasi di assistere ad una puntata di Raw is War durata un po’ più del previsto. Alla fine mi domando se non sia proprio il torneo di King of the Ring la causa di questo: atleti come Kurt Angle e soprattutto Rikishi, penalizzato dalla grande mole fisica, sono stati costretti a combattere 3 incontri nel corso della serata, e in un certo senso a risparmiarsi per arrivare alla fine del torneo in buone condizioni. Kurt Angle è andato via via calando e, dopo uno splendido primo incontro, ha offerto via via prove sempre meno convincenti, mentre Rikishi ha cercato di dosare le forze producendosi alla fine in prestazioni quasi mai sufficienti. Anche gli altri incontri del torneo sono stati quasi tutti brevi proprio per rientrare nei tempi del PPV, e credo che non sia una cosa a cui si possa rimediare partendo sempre dai quarti di finale del torneo. L’edizione del 1998 è stata probabilmente uno dei migliori King of the Ring e, guarda caso, si partiva dalle semifinali. Certo, il torneo andrebbe a perdere d’importanza, ma il PPV forse ne guadagnerebbe. Per quel che riguarda gli altri incontri c’è poco da dire: lo spettacolo, tranne forse nel Four Corner Elimination Tag Team Match, ha un po’ latitato, ed alla fine ci si domanda se per l’incontro che potrebbe aver messo fine al feud McMahon-Helmsley / The Rock non si sarebbe potuto pensare a qualcosa di meglio. The Rock è sì campione del mondo per la quinta volta, ma aver strappato la cintura a HHH con un pin su Vince McMahon non è il modo migliore per iniziare un regno, e credo che anche la WWF se ne sia accorta. Oltretutto c’è da svelare un piccolo errore nel main event: The Rock ha ottenuto il pin schienando Vince McMahon, ma in quel momento non era Vince quello che doveva trovarsi sul ring, bensì Shane, che però era stato scaraventato da Undertaker sul tavolo dei commentatori. Non c’è stato nessun cambio tra Vince e Shane, per cui The Rock ha schienato Vince sebbene non potesse farlo. Il match se si fosse svolto come da regolamento sarebbe dovuto terminare con un Count Out di Shane, a meno che qualcuno non l’avesse risbattuto nel ring, ma evidentemente questo particolare è stato tralasciato dalla WWF per ragioni di booking. C’è un altro aspetto su cui spendere qualche parola: il pubblico. Come scritto da Odain Nurse qualche giorno fa su Ultimowrestling.com (nell’articolo poi tradotto ed adattato da Kinluca), anch’io ritengo che il pubblico in un match reciti un ruolo FONDAMENTALE. Il pubblico può fare di un match normale come un match bellissimo o un match orribile. Prendete ad esempio il main event di Wrestlemania VI, Ultimate Warrior VS Hulk Hogan: è stato un match ridicolo dal punto di vista tecnico, però il pubblico col suo continuo ed incredibile incitamento l’ha reso uno dei match più emozionanti nella storia della federazione. Il pubblico di Boston invece s’è dimostrato il peggior pubblico che mai mi sia capitato di vedere in un’arena di wrestling, ed il pop riservato a The Rock credo ne sia la dimostrazione lampante. Anche la mancanza di incitamento quindi ha fatto sì che quasi ogni incontro risultasse poco emozionate e coinvolgente, ed in queste condizioni anche i wrestler si sentono poco motivati. Possiamo quindi tenere in considerazione tutte queste attenuanti, il pubblico, il tipo di torneo, alcuni wrestler non in perfette condizioni, però dalla WWF ci aspettiamo sempre il meglio e soprattutto, dove non si arriva col “ring” si arriva con le “storyline”, ma questa volta la federazione di Vince McMahon ha preferito solo realizzare un PPV di “raccordo” in vista delle future storyline che, si spera, riusciranno a produrre dei PPV migliori di questo KOTR 2000, archiviato, almeno per il sottoscritto, come un’edizione senza lodi e con qualche infamia (leggasi Evening Gown Match).

Un saluto a tutti e appuntamento alla prossima edizione di Stamford Report,sempre sulle pagine di Tuttowrestling.com. Non mancate.

David Grauli


Click Here!


Scritto da David Grauli
Parliamo di: