Stamford Report #75 – WWE Extreme Rules 2013

Amici di Tuttowrestling.com, un saluto da parte di Erik Ganzerli e bentornati, dopo ben 6 settimane, ad una nuova edizione dello Stamford Report. Dopo la lunga pausa post-Wrestlemania la WWE è infatti ritornata in pay-per-view con l'edizione 2013 di Extreme Rules. Le aspettative, va detto, non erano altissime basandoci sulla costruzione dello show ma la card era comunque piuttosto interessante. Come è andata? Andiamolo a scoprire.


THE MIZ batte CODY RHODES: voto 6
Match senza pretese, corto nella durata e nello svolgimento. Niente di che, ok per il pre-show (che ha ormai perso praticamente ogni importanza). Vince The Miz, come peraltro ampiamente prevedibile.

CHRIS JERICHO batte FANDANGO: voto 5.5
A mio modo di vedere passo indietro rispetto alla contesa di Wrestlemania. Non so se Jericho era in serata negativa ma le tempistiche sono state non giuste per buona parte del match e Fandango, se non ha un gran worker che lo aiuti (e Jericho senza dubbio risponde a questo identikit) non riesce ad avere grandi match. La gimmick lo aiuta, ma lì purtroppo ci si ferma con lui (e siamo giunti al punto dove Fandango deve lottare e non può nascondersi o andare “di rapina” come a Wrestlemania”). C'è un punto del match dove Jericho va a segno con un crossbody dalla terza corda e, per fare lo spot dove Fandango rovescia l'inerzia della mossa finendo sopra l'avversario, deve trascinare proprio Fandango sopra di sè per lo schienamento. Bello il finale, non nuovissimo va detto, ma eseguito molto bene. 1-1, palla al centro (a Payback?).

DEAN AMBROSE batte KOFI KINGSTON e diventa il WWE United States Champion: voto 6
Corto, purtroppo. Troppo corto. 6 minuti e 50 con Ambrose che fa un bel match e Kingston che…passa l'intero match a cercare di fare il Trouble in Paradise, fa una fesseria riportando nel ring Ambrose per finirlo (come giustamente sottolineato da JBL al commento) e alla fine la prende in quel posto con l'headlock driver. Una cosa che mi è piaciuta del booking di questo match e di quello valido per i titoli di coppia è che hanno permesso allo Shield di vincere i titoli senza se e senza ma: Ambrose ha vinto il suo match da solo, lo stesso han fatto Reigns e Rollins. Ecco come si fanno andare “over” le persone, WWE. Sono heel ma non devono essere piagnoni o vincere SEMPRE con l'inganno. Grazie a Dio lo Shield sta venendo bookato in modo forte ed è, probabilmente, il miglior “act” dell'intera WWE.

SHEAMUS batte MARK HENRY in uno Strap Match: voto 4.5
Non buono. A dire la verità un match molto, molto statico, dove è successo pochissimo e con un finale arrivato dal nulla e peraltro molto rivedibile nell'esecuzione. Sheamus va per toccare i 4 angoli, ne tocca 3 ma si trova davanti Mark Henry. Henry lo abbranca, va per la World's Strongest Slam, Sheamus la evita, va a segno con il Brogue Kick, tocca il quarto angolo e vince il match. Come fa a non essere tutto questo un'interruzione del “momentum” di Sheamus? Dal terzo angolo toccato al quarto saranno passati circa 20 secondi, forse di più. “Sospensione dell'incredulità”, ok, ma a tutto c'è un limite…Mark Henry ora è “tornato a casa”, si parla di un suo ritorno da face più avanti, vedremo se sarà così.

ALBERTO DEL RIO batte JACK SWAGGER in un “I Quit” match: voto 4
Un disastro. Non sul piano del lottato (ci sono stati match molto peggiori di questo e non faccio alcuna colpa a Del Rio e Swagger, loro han fatto tutto quello che potevano) ma sul piano del booking e dello svolgimento decisamente si. Nessun dramma, nessuna violenza (fatta eccezione per il kendo stick, un po'poco per usare un eufemismo) tale da motivare una resa in 11 minuti (o poco più, se contiamo l'interruzione per il falso finale) e, in tutto questo, un arbitro che ogni 30 secondi chiedeva “vuoi cedere? vuoi cedere?” anche dopo una semplice clothesline a momenti. Ancora una volta capisco che siamo nel 2013 e non nel 1999, quindi non possiamo realisticamente sperare (e meno male, per la salute dei lottatori) in un match con 10 sediate sprotette alla testa, ma la stipulazione DEVE prevedere: a) un match lungo, perchè non ha alcun senso che questa gente lotti tranquillamente anche in tv match più lunghi di questo senza alcun problema e b) un match violento con un buon utilizzo di armi oppure, in assenza di armi, un match violento sul piano del lottato con mosse di ampio impatto. In questo match non abbiamo avuto nulla di tutto questo. E come ciliegina sulla torta abbiamo avuto anche l'utilizzo dell'”Instant Replay”, che scoperchia un vaso di Pandora piuttosto pericoloso. Ora gli heel non potranno praticamente più vincere imbrogliando perchè c'è “la moviola in GamBo” e può essere usata, ma deve essere usata SEMPRE, sennò tutto questo non ha assolutamente senso. Del Rio vince questo match (prevedibilmente, non avrebbero mai fatto heel vs heel per il titolo del mondo), Swagger sembra invece destinato a concludere la sua avventura nei piani alti della compagnia (come testimoniato peraltro dal job a Randy Orton a Raw).

ROMAN REIGNS e SETH ROLLINS battono il TEAM HELL NO e diventano campioni di coppia WWE: voto 6
Sufficiente match, per carità, ma rientriamo nel “fil rouge” dell'undercard di questo pay-per-view: troppo corto e senza un vero filo. Non sicuramente il caos molto ben gestito del match di TLC e sicuramente meno bello rispetto al match della sera dopo (un 6-men, va detto) a Raw. Lo Shield chiude Extreme Rules con i titoli di coppia e quello degli Stati Uniti, speriamo che questo cambio porti fortuna allo Shield e, soprattutto, prestigio a dei titoli il cui valore è ai minimi storici, purtroppo. Siamo credo giunti anche alla fine della partnership tra Kane e Daniel Bryan, durata molto di più del previsto e che ha avuto ottimi risultati. Bryan serve alla zona main event della compagnia, se la compagnia vorrà ovviamente dargli fiducia, mentre Kane può comunque essere un buon “asset” nella zona medio-alta della card.

RANDY ORTON batte THE BIG SHOW in un Extreme Rules match: voto 6.5
Niente di clamoroso ma, considerando quanto visto prima, un autentico miracolo. Brawlone classico, utilizzo di armi, divertente e alla fine Orton, prevedibilmente, ottiene la vittoria con il punt kick. Storia molto semplice: Orton non riesce a liberarsi del gigante nonostante 2 RKO e deve ricorrere alla sua mossa più devastante, quella che in passato faceva andar via la gente in barella. Ecco, l'unico neo di questo match è stato vedere Big Show andar via sulle sue gambe proprio perchè il punt prima era considerato una mossa davvero devastante mentre ora è “solo” una finisher. Ripeto, niente di clamoroso ma comunque divertente.

JOHN CENA vs RYBACK finisce in No Contest in un Last Man Standing match: voto 5.5
Match decisamente bizzarro: una prima fase dove non è successo granchè, una seconda fase fuori ring molto più divertente e un finale terribile. Una cosa che mi ha davvero infuriato di questo match è questa: che è successo all'arte del “selling”? Ryback prende un'Attitude Adjustment sul tavolo, si rialza al conto di 8….e 5 secondi dopo sta distruggendo John Cena come se niente fosse successo. John Cena almeno ce l'ha come gimmick l'essere come Superman e non vendere (che è ugualmente stupido, non fraintendetemi)…ora anche Ryback? La cosa triste è che questo, complessivamente, è stato uno dei migliori match di Ryback alla WWE ma son questi dettagli, tranquillamente risolvibili, che rovinano match. Spendi settimane a parlare dell'infortunio a Cena, fai l'angle a Raw con Ryback che prende a sediate la caviglia di Cena…e durante il match l'infortunio non è nemmeno un fattore. Quello che mi sorprende realmente è che i producer che lavorano alla costruzione dei match son preparati, gente con esperienza trentennale quasi, possibile che non si accorgano delle evidenti incongruenze di certi atteggiamenti e situazioni che accadono nei match? In più a tutto ciò aggiungiamo un finale terribile, specialmente in un LAST MAN STANDING match in un pay-per-view chiamato EXTREME RULES, show che è costato 45 dollari (55 in HD) alla gente che, in paga, si è vista ricevere un bel dito medio dalla WWE. La WWE ha scelto il match sbagliato in una situazione sbagliata, perchè Cena non poteva perdere il titolo dopo averlo rincorso per un anno alla, di fatto, prima difesa e Ryback non vince in pay-per-view da quasi 7 mesi e quindi andava protetto. Han scelto la soluzione peggiore…e a Payback ci tocca un Ambulance match…yay…

BROCK LESNAR batte TRIPLE H in uno Steel Cage match: voto 7
Non bello come quello di Wrestlemania ma comunque molto divertente, sia pur con alcune cose che mi hanno lasciato un po'così. Non son sicuro che “Brock Lesnar: heel in pericolo” sia il modo migliore di proporlo sul ring ma va detto che la storia del match è stata raccontata davvero bene e Lesnar ha venduto i suoi problemi alle gambe in modo praticamente perfetto. Si, c'è un martellone inspiegabilmente mimetizzato nella gabbia (chi ce l'ha messo? HHH ha montato fisicamente la nuova gabbia?) e si, ci son momenti in cui la logica è stata un po'messa da parte (gente che entra “ad minchiam” nella gabbia, gente che non esce dalla porta decidendo di passare dalla cima, peraltro più alta rispetto a prima) ma, al contrario di altri match anche nello stesso show, non credo abbia influito sulla resa dello stesso. Quello che ha anche fatto risaltare di più questo match rispetto agli altri della card è il fatto che questo, più di altri, ha dato l'impressione di essere una vera guerra tra due atleti che si odiano. Non si è avuta questa impressione in tutti gli altri match, Last Man Standing compreso, e ciò è sicuramente un punto di forza dello stesso. Non so ora dove andremo a parare con Lesnar e Triple H, anche contando la storyline iniziata la sera dopo a Raw. Staremo a vedere.

PPV: voto 5
Nettissimo passo indietro anche rispetto alla Wrestlemania che più ha diviso i fan negli ultimi anni, dal punto di vista dei giudizi. La cosa sorprendente è che è stato uno show lungo (2 ore e 50 circa) eppure l'undercard è stata brevissima e, diciamolo, molto mediocre, quasi avessero detto a tutti i personaggi impegnati: “ok, fate quello che dovete fare ma poi levatevi dalle palle perchè non siete importanti e dobbiamo dare spazio ai main event”, che è veramente triste ma è quello che passa come messaggio. A ciò aggiungiamo un booking davvero scadente (non tanto sui vincitori, ma sullo svolgimento dei match) e la frittata “Extreme Rules” è servita. Peccato, davvero un peccato perchè la card sulla carta poteva essere davvero molto interessante. Speriamo di rifarci con Payback ma, dato quanto già annunciato, ne dubito fortemente…spero di sbagliarmi.

E a Payback vi diamo appuntamento con il prossimo Stamford Report: nella notte tra martedì 18 e mercoledì 19 giugno (il mio compleanno, che festeggerò in questo modo).

Adios!

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