Stamford Report #5 – Armageddon 2007

Stamford Report

Amici di Tuttowrestling qui con voi per l'ultima edizione targata 2007 dello Stamford Report c'è Marco De Santis in sostituzione di David Grauli, costretto a saltare l'appuntamento per improrogabili impegni di lavoro. DVD tornerà al timone, salvo ulteriori imprevisti, per i voti dedicati alla Royal Rumble.


MVP vs. Rey Mysterio: 6+

Discreto ma non eccezionale il match di apertura che ha visto protagonisti il campione US e il folletto di San Diego. I due non hanno ripetuto l'ottima prova fornita a SmackDown! qualche settimana fa, ma hanno dato vita a un incontro comunque abbastanza piacevole, che avrebbe meritato con un finale adeguato quantomeno un 6.5. Purtroppo, però, il finale per Count Out ha lasciato l'amaro in bocca al pubblico presente, fino a quel momento ben dentro al match, e anche a chi ha assistito al PPV da casa (i finali di questo tipo, come quelli per squalifica, difficilmente sono bene accetti quando si paga per vedere uno show…). La WWE è stata probabilmente costretta a questa scelta per non intaccare il buon momento di MVP e allo stesso tempo non penalizzare troppo Rey Mysterio, che sta facendo fatica ad ingranare dopo il rientro dall'infortunio. D'altra parte si è arrivati a questo match solo ed esclusivamente a causa del problema di salute sofferto da Matt Hardy e fin quando questi non tornerà attorno al titolo US siamo destinati a vedere solo sfide di transizione (possibile la resa dei conti fra i due a Wrestlemania).

Kane & CM Punk vs. Big Daddy V & Mark Henry: 5+

Incontro senza niente in palio e quindi di per sè poco importante. Se ci mettiamo poi la presenza della coppia più statica del mondo del wrestling ai nostri giorni ci si poteva aspettare qualcosa di assolutamente orripilante. Invece quello che si è visto non è stato certo un incontro memorabile, ma nemmeno così pessimo come sembrava scritto che dovesse essere. Tutti e quattro i contendenti si sono impegnati in modo apprezzabile, secondo le loro possibilità e con i loro limiti comunque ben evidenti, riuscendo a non disinteressare completamente il pubblico presente. Bella la mossa finale di Big Daddy V su CM Punk, discutibile invece la scelta di far durare questo match ben undici minuti nonostante la prevedibile lentezza di molte fasi. Visto l'impegno dei partecipanti, se il match fosse durato la metà togliendo le statiche fasi centrali probabilmente avrebbe potuto raggiungere addirittura una insperata sufficenza. Lo schienamento pulito di Big Daddy V ai danni di CM Punk parrebbe lanciare l'ex Viscera verso un incontro titolato alla Rumble, ma dopo l'entrata in gioco di Chavo Guerrero il tutto si potrebbe rivelare anche un fuoco di paglia senza importanti conseguenze.

Mr. Kennedy vs. Shawn Michaels: 7.5

Sicuramente uno dei migliori match disputati da Kennedy in PPV (solo il Money In The Bank a mio avviso si posiziona un gradino sopra) a dimostrazione ancora una volta che combattere contro HBK è, salvo casi eccezionali, garanzia di disputare un buon incontro. La “psicology” l'ha fatta da padrone con entrambi molto bravi e credibili nell'accentuare i rispettivi infortuni subiti nel corso del match (alla schiena per Michaels, alla mano per Kennedy). A sorpresa qualche fischio del pubblico è arrivato verso HBK, probabilmente dovuto alla grande stima che molti tifosi hanno verso Kennedy. Purtroppo per Kennedy, però, la vittoria è andata al veterano Shawn Michaels in un finale non usuale, ma che ha sfruttato ancora una volta in maniera molto realistica l'infortunio alla mano di Kennedy. Per HBK è la prima vittoria per schienamento in PPV in un match uno contro uno dalla lontana Wrestlemania 22. Aver sacrificato Kennedy sulla strada dello Showstopper potrebbe lasciare pensare a un impiego ad alti livelli di HBK a WM, addirittura in ottica main event. Se così non sarà, diventa difficile capire il perchè la WWE abbia voluto punire Kennedy con una nuova sconfitta tarpandogli nuovamente le ali, come più volte è accaduto dopo lo scandalo Signature Farmacy.

Triple H vs. Jeff Hardy: 8

Belle e capaci di raccontare una storia (uno dei segreti del successo nel wrestling… troppo spesso dimenticato) le fasi iniziali con Jeff quasi impaurito dalla possibilità di far male al suo nuovo “amico” Triple H e con le esortazioni di Helmsley a lasciar perdere l'amicizia e a combattere. Buono lo svolgimento del match e a sorpresa (nel senso che in pochi avevano pronosticato Hardy come vincitore di questo match e ancora meno avevano ipotizzato la vittoria “pulita”) il finale che proietta Jeff dritto dritto alla Royal Rumble con una bella title shot fra le mani. Dopo i primi segnali di una promozione per il più giovane dei fratelli Hardy a Survivor Series (fu lui e non HHH ad eseguire il pin vincente) ecco la conferma che la WWE ha deciso di puntare forte su questo ragazzo, così tanto da permettergli un pin pulito su HHH (un applauso ad Hunter per aver accettato il progetto e aver combattuto un ottimo incontro). Jeff è over come non mai, le sue mosse spettacolari fanno esplodere le folle, il pubblico è tutto dalla sua parte, ma probabilmente gli manca ancora qualcosa per essere un credibile main eventer. In questo mese la WWE ha il compito di colmare il gap. anche se difficilmente Jeff potrà diventare campione assoluto prima di Wrestlemania, l'importante è che non la WWE riesca a rendee più credibile il Rainbow Warrior senza bruciarlo con scelte discutibili. Perchè dopo Wrestlemania, se fosse ancora over come ora, le possibilità per lui di conquistare una corona mondiale potrebbero crescere esponenzialmente.

Finlay vs. The Great Khali: 4

Molto poco interessante questo match. Interminabili le fasi in cui Khali ha applicato una Nerve Hold su Finlay, assolutamente priva di senso la scelta di Khali di spostare due sostegni (visto che stava dominando pure senza questo trucco) e a quel punto finale abbastanza prevedibile con l'interferenza di Hornswoggle e la vittoria sporca di Finlay. La WWE pare aver smarrito completamente la strada con la storyline legata a Little Bastard e si spera che non vogliano proporre ancora a lungo il feud fra lui e Finlay da una parte e Khali dall'altra che ormai ha detto tutto quello che aveva da dire. La speranza è che serva almeno a trovare una via d'uscita al rapporto padre-figlio fra Vince e Hornswoggle, che da settimane non propone nulla di particolarmente divertente.

Randy Orton vs. Chris Jericho: 7.5

Si è arrivati a questo match senza l'hype necessario, bruciato nelle poche settimane che hanno separato il ritorno di Y2J dal PPV. L'incontro è stato comunque quanto di meglio i due sono in grado di mettere sul ring in questo momento, che non è il massimo ma è comunque più che discreto. Meno presenti del solito le Headlock di Orton e più spazio all'azione. Inaspettata (almeno per chi non ha letto gli spoiler che la preannunciavano) l'interferenza di JBL proprio quando Jericho sembrava essere riuscito definitivamente a intrappolare il campione nella Walls Of Jericho. Dal punto di vista di Y2J sicuramente un peccato perchè, dopo parte del match in cui il pubblico non ha risposto come si deve, nel finale l'incitamento per lui è cresciuto e probabilmente buona parte dell'arena stava cominciando a credere di poter assistere al cambio di titolo. Randy Orton, alla sua terza apparizione consecutiva in PPV da WWE Champion senza essere nel main event (non un gran segnale…) non esce da questo match di certo rafforzato, visto che nuovamente stava per essere sconfitto. Jericho invece non subisce una battuta d'arresto sul ring, ma il suo spostamento in una storyline con JBL ha comunque il sapore di una bocciatura, seppur temporanea. Grande rientro invece per JBL, protagonista a sorpresa, anche se la riuscita del suo feud con Jericho (sicuramente con grandi prospettive dal punto di vista dell'entertainment) potrebbe non essere così scontata vista la non eccelsa condizione atletica sua e del suo rivale.

Beth Phoenix vs. Mickie James: 4/5

Per la prima volta abbiamo visto la Glamazon in difficoltà per lunghi minuti, ma il tutto è apparso senza senso quando le è bastata una sola mossa, nemmeno portata con eccessiva violenza, per avere la meglio su Mickie James. Va bene portare avanti l'immagine di wrestler indistruttibile per Beth Phoenix, ma probabilmente il modo migliore sarebbe quello di farla vincere dopo un dominio sulle avversarie. Così invece, oltre a essere poco credibile, è anche abbastanza irritante per il pubblico. Vedremo in futuro se l'andamento di questo match è frutto di un'idea precisa oppure si è trattato solo di un tentativo, non certo convicente.

Batista vs. Edge vs. Undertaker: 8.5

Ci sono due possibili visioni per questo match: una grandissima stupidata o un ottimo incontro, con un finale sorprendente, divertente e persino piacevole. Io vado con la seconda, perchè l'incontro mi ha entusiasmato in tutte le sue fasi. Probabilmente si potrebbe criticare la breve durata, solo tredici minuti, ma questa è servita per mostrare un incontro senza un attimo di pausa, con i wrestler ad alternarsi spesso sul ring per poter rendere fluida l'azione che spesso con tutti e tre gli uomini sul quadrato avrebbe rischiato di essere per forza di cose frammentata. L'incontro merita un applauso perchè ha raggiunto tutti gli obiettivi: nè Batista nè Undertaker ne escono ridimensionati (anche se Batista è parso subire forse eccessivamente la Tombstone finale, se si pensa alla resistenza messa in mostra a Survivor Series) ed Edge aumenta se possibile la sua immagine di wrestler bastardo all'ennesima potenza, furbissimo e capace di vincere in qualsiasi modo, sfruttando ogni trucco e ogni momento di distrazione degli avversari. Uno di quei lottatori che tutti “amano odiare” e che è capace come in questa occasione di lasciare agli spettatori una doppia sensazione… il dispiacere perchè a causa delle sue azioni non si è potuta vedere una fine chiara e pulita e il trionfo dei “buoni”, ma anche il sorriso sulle labbra nel vedere in che modo “geniale” sia riuscito a fregare un'altra volta i suoi due avversari. Un grande applauso va alla regia, che con sapienti stacchi ci ha fatto rendere conto che gli Edge erano due solo quando il primo fake aveva già partecipato al match e che ce ne erano tre solo a match concluso: sicuramente un ottimo modo per sbalordire il pubblico e fargli chiedere per interminabili momenti “che diavolo sta succedendo?” (E anche questo, a patto di non esagerare con le assurdità, è un altro dei segreti del successo nel wrestling…).

PPV: Buono

Senz'altro promosso questo PPV che, pur non essendo un big four e arrivando in un periodo solitamente poco proficuo per la WWE (dicembre) ha messo in scena almeno quattro incontri molto interessanti ed è stato capace in buona parte del suo svolgimento di raccontare delle ottime storie accompagnate da match apprezzabili. La presenza di alcuni incontri da “dimenticare” non intacca la valutazione complessiva, perchè è una cosa ormai abituale per la federazione di Stamford e hanno comunque la loro funzione, ovvero quella di far risaltare i match importanti. Una critica potrebbe essere fatta per la scelta di terminare in modo non pulito tre dei quattro match con in palio un titolo, ma se questo sarebbe sicuramente stato un problema grave in un PPV importante come un big four, è invece accettabile in un PPV come Armageddon che è solamente poco più di una tappa di avvicinamento a Wrestlemania. Inoltre va di nuovo sottolineato come la fine “sporca” del main event sia comunque stata una mossa azzeccata e a suo modo “memorabile” e come, a fronte di alcuni finali non puliti, ci siano stati anche due incontri importanti terminati senza alcuna recriminazione come Kennedy vs. HBK e soprattutto Triple H vs. Jeff Hardy, il cui risultato è senza dubbio una ventata d'aria fresca e di imprevedibilità che serviva alla federazione di Stamford. Dopo questo PPV la Road To Wrestlemania inizia a mostrare qualcosa di ben definito all'orizzonte, ma i punti interrogativi sono ancora tanti e questo non può che far crescere l'interesse nei prossimi PPV.

Scritto da Marco De Santis
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