Stamford Report #42 – WWE Night of Champions 2010

Stamford Report

Amici di Tuttowrestling.com, bentornati allo Stamford Report. Night of Champions è agli archivi da poco più di 48 ore e, puntuali, torniamo a voi per la “pagella” al pay-per-view. 7 match andati in scena nella notte di Chicago, andiamo a esaminarli.


DOLPH ZIGGLER batte KOFI KINGSTON e rimane WWE Intercontinental Champion: voto 6.5
Buon opener e con un finale piuttosto a sorpresa. Meno bello rispetto ad altri match avuti dai due a SmackDown ma comunque una contesa decisamente discreta. Come detto sono piuttosto sorpreso dal finale pulito a vantaggio di Ziggler, e in un modo positivo. Se vogliamo proprio andare a cercare il pelo nell'uovo Kingston fa un po'la figura del fessacchiotto a fallire il big boot con Ziggler distratto (e specialmente quando ha riportato Ziggler nel ring rinunciando a vincere il match via count out, cosa che gli avrebbe fatto vincere il titolo come ha sottolineato, una volta tanto giustamente, Michael Cole al commento) ma voglio pensare che abbiano piani migliori per lui e quindi non è poi una cosa gravissima. Bravi anche a fare lo spot con Ziggler che dice a Vickie “I got this!” che, di solito, telefona l'imminente sconfitta dell'heel…una chicca che mi ha “fregato”, lo ammetto.

BIG SHOW batte CM PUNK: voto 6
Il gigante si aggiudica il WWE Invisible title (seriamente…perchè questi due erano in un match a Night of Champions?) battendo CM Punk con, di fatto, due mosse: una spear e il cazzottone. Gran bel promo di Punk prima del match ma figuraccia fatta durante la contesa. Suppongo che abbiano piani per l'ex leader della SES, altrimenti non mi spiego il trattamento ricevuto nella sua città natale.

DANIEL BRYAN batte THE MIZ e diventa WWE United States Champion: voto 7.5
Match della serata a mani basse. Questo è il match di cui Bryan Danielson aveva bisogno per imporsi, o tentare quantomeno di farlo, al pubblico WWE, miglior “biglietto da visita” non poteva avere, il giusto mix tra lo stile che chi conosce Bryan Danielson è già abituato a vedere e lo stile WWE a cui l'ex campione del mondo ROH ha dimostrato di sapersi adattare (e modificare a suo vantaggio) senza nessunissima fatica da gran wrestler quale lui è. Tutto è girato per il verso giusto, il ritmo è stato tenuto basso all'inizio per poi decollare nella buonissima parte finale, Alex Riley (che come spalla di The Miz è perfetto)…tutto fatto bene. La mia sensazione è che la WWE abbia pronta una rivalità che può durare davvero anni, perchè ora hanno la storia con NXT e il rapporto pro-rookie tra The Miz e Bryan Danielson, la rivalità con la cintura di mezzo (solo agli inizi) e a entrambe le cose possono tornare quando vogliono, ad esempio se The Miz vincerà il titolo WWE…hanno il precedente di Bryan che fa cedere The Miz e gli porta via la cintura…voilà, non c'è bisogno altro per far ripartire la rivalità col titolo WWE in palio. Realmente credo che non si potesse chiedere di più come primo incontro, speriamo i prossimi siano anche migliori.

MICHELLE McCOOL batte MELINA e diventa WWE Unified Divas' Champion: voto 4.5
Probabilmente il match femminile più brutto degli ultimi mesi, e non è che prima dalla WWE noi si abbia ricevuto chissà che capolavori dalla divisione femminile. Match orrendo, sconclusionato anche dal punto di vista logico (perchè le Lumberjill non hanno MAI attaccato Melina? Eppure c'erano anche delle heel in mezzo), il cui vero highlight è l'esilarante scambio tra Rosa Mendes e Jillian Hall, sfortunatamente per loro in primissimo piano davanti alla telecamera (andatevelo a vedere su Youtube). Michelle è ora l'”Undefined”, come l'ha chiamata Alicia Fox, Divas'Champion…e vabbè, ce ne faremo una ragione.

KANE batte THE UNDERTAKER e rimane World Heavyweight Champion: voto 5.5
Partiamo dai lati positivi: i due hanno raccontato un'ottima storia e The Undertaker è stato bravissimo nel suo nuovo ruolo di “Deadman senza poteri”. Detto questo, il match l'ho trovato noiosissimo. 18 minuti di lunghezza con i 10 minuti centrali, quelli del dominio di Kane, che avrebbero steso una persona sotto anfetamine. Non che non me lo aspettassi (a memoria non ricordo un match tra Kane e The Undertaker davvero bello), sia chiaro, la chimica tra i due è sempre stata di livello bassino (e anche per esempio il loro primo match a Wrestlemania XIV è piuttosto sopravvalutato a mio modo di vedere) ma riducendo la durata del match sono piuttosto sicuro che le cose sarebbero migliorate e non di poco. Appuntamento per i due, quasi certamente, a Hell in a Cell e vedremo lì cosa riusciranno a proporci.

DREW MCINTYRE e CODY RHODES battono MARK HENRY e EVAN BOURNE, SANTINO MARELLA e VLADIMIR KOZLOV, THE USOS e THE HART DYNASTY in un Tag Team Turmoil e diventano WWE Tag Team Champions: voto 6
Ok per quel che è stato, ma qualche pecca sul booking: se il piano era dall'inizio far diventare campioni McIntyre e Rhodes, perchè non fare un match secco tra loro e la Hart Dynasty invece che inventarsi sta pantomima? C'era il precedente dell'ottimo match a SmackDown di 48 ore prima, era davvero necessario far perdere la Hart Dynasty con gli Usos, che con i primi han perso quella novantina di volte? Questo match peraltro ha messo ulteriormente in mostra, come se peraltro ce ne fosse bisogno, la drammaticità della situazione dei tag team WWE. Dei 5 tag team coinvolti solamente due sono “effettivi”: gli Usos e la Hart Dynasty. Il fatto che a giocarsi la cintura alla fine siano stati McIntyre e Rhodes da una parte e Mark Henry e Evan Bourne (che credo abbiano scoperto di essere un tag team 10 minuti prima del match al buffet nel backstage) dall'altra è molto, molto triste. Se non altro McIntyre e Rhodes un po'di potenziale ce l'hanno, almeno quello, vediamo che combinano.

RANDY ORTON batte SHEAMUS, WADE BARRETT, JOHN CENA, EDGE e CHRIS JERICHO in un Six Pack Elimination challenge diventando WWE Champion: voto 6,5
Discreto main event per chiudere (peraltro in grosso anticipo rispetto al solito, tant'è che Orton ha festeggiato per 3-4 ore prima che chiudessero il collegamento) Night of Champions con il quarto cambio di titolo della serata. Ho letto su diversi forum (anche sul nostro) commenti di gente adirata per il trattamento ricevuto da Jericho in questo match, personalmente non ho nulla in contrario con la scelta della WWE. Jericho è un heel, e un piagnone anche…venire eliminato in 90 secondi con un'RKO è perfetto per il suo personaggio, ci sta alla grande, specialmente se se ne va dalla WWE. In più quest'eliminazione repentina ha raggiunto due scopi: 1) confermare ulteriormente che l'RKO è una mossa che significa “la fine” per chi la subisce, in qualunque momento del match essa avvenga e 2) far passare il messaggio che in quel tipo del match tutto può accadere e in qualunque istante. Con i dovuti paragoni mi ha ricordato il triple threat di ECW Anarchy Rulz 1999 tra Taz, Mike Awesome e Masato Tanaka. Taz, lì campione, era a una delle sue ultime apparizioni in ECW prima di passare alla WWE e fu eliminato in 2 minuti dalla contesa, ricevendo poi una standing ovation dai suoi compagni di roster usciti sullo stage. Casi diversi, sia chiaro, ma la linea di pensiero dietro di essi è la medesima: te ne vai dalla compagnia, ti facciamo perdere e, nel farlo, aiuti altri wrestler. Orton probabilmente di questo aiuto non aveva bisogno, è vero, ma far perdere Jericho facendogli fare bella figura non avrebbe aiutato nessuno. Per il resto non ho molto da dire sulla contesa, non è stato un capolavoro ma si è tenuta a ritmi accettabili per tutti e 21 i minuti della sua durata con i Nexus che sono stati leggerissimissimamente più utili del solito, venendo comunque poi scacciati (in 5 vs 1) da Cena armato di sedia e risultando poi totalmente ininfluenti nel finale del match considerando che Orton, nonostante l'assalto subito, era fresco come una rosa e si è liberato di Sheamus vincendo il match. Orton era così fresco che, giustamente, The Miz non si è manco sognato di incassare la sua title shot vinta a Money in the Bank…qualcosa mi dice che dovremo attendere 2 settimane prima che avvenga ciò.

PPV: voto 6
Strano alla fin fine, uno show con del wrestling più che decente (e in alcuni casi decisamente buono) che però non offre nulla a mio modo di vedere di sconvolgente o di imperdibile. A meno che non siate superfan di Randy Orton o Bryan Danielson (Daniel Bryan, quel che è) non riesco a darvi motivi validi per spendere degli euro e entrare in possesso di questo show. Non è stato un brutto show, l'unica cosa davvero orrida alla fine è stata il match femminile, ma non mi ha lasciato molto. Purtroppo questo è uno dei problemi che ha la WWE attuale: niente è “must see TV”, ecco perchè i pay-per-view non vendono e gli ascolti calano sensibilmente quando c'è tanta concorrenza…purtroppo temo che anche Hell in a Cell soffrirà, anche per l'assurda collocazione temporale dell'evento (due settimane dopo Night of Champions? Seriamente?), speriamo che almeno in quel caso ci sia dell'ottimo wrestling.

E anche per Night of Champions abbiamo dato. L'appuntamento con lo Stamford Report è tra 14 giorni (si, Hell in a Cell è tra due settimane…) con l'analisi e la “pagella” dell'evento dedicato al “Devil's Playground”.

Ciao!

Scritto da Erik Ganzerli
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