Stamford Report #137 – WWE Survivor Series 2017

Stamford Report

Servono alcune premesse per rendere chiara la mia valutazione di questo PPV:


1) Come alcuni di voi avranno letto, ho partecipato all'ultimo WWE Planet, in cui avevo specificato che (soprattutto per gli ultimi 2-3 incontri), sarebbe stato fondamentale conosocere l'ordine dei match per farne una previsione, perchè molti di questi sarebbero serviti unicamente a comporre il risultato parziale prima degli ultimi confronti. Questo è stato confermato e reso palese dalla stessa grafica WWE che dopo la fine del primo incontro ha mostrato un “tabellone” che segnava il punteggio.
Purtroppo, questo ha anche reso del tutto palese che, essendo a quel punto il match maschile a squadre l'ultimo incontro (dopo altri 6), si sarebbe arrivati a quel momento sul risultato di parità. Questo, più che altro conoscendo la WWE, perchè non sarebbe stato per nulla assurdo far vincere uno dei due brand nel risultato finale, ma facendogli perdere l'ultimo incontro, quello più prestigioso, in modo da non danneggiare nessuno dei due show e mantenere aperti alcuni scenari e delle rivalità.
2) Mi era già chiaro – come poi è stato confermato dai fatti – che quasi tutti gli incontri sarebbero stati “concatenati” da una relazione di causa-effetto a gruppi di due sfide: cioè, per esempio, se le donne di Raw vincono, allora Alex perde. Se lo Shield vince, allora Miz e/o i Bar perdono. Ecc. Questo perchè le Survivor Series sarebbero così state luogo perfetto anche per solidificare la posizione di determinati campioni (Charlotte vince, perdono le sue possibili sfidanti) e far scricchiolare alcuni altri regni (il giorno dopo, a Raw, Reigns si prende il titolo di Miz).
L'unica eccezione è stato l'incontro tra Lesnar e Styles, che non ha avuto connessioni con quello maschile a squadre, dove c'erano fin troppi incroci, senza scomodare i campioni. Inoltre, i piani per il futuro di entrambe le cinture sono già piuttosto chiari.
3) Giuro, c'era una terzo punto, ma proprio non mi viene in mente.

MATT HARDY VS ELIAS: voto 5.5
Poco da dire su questo incontro: vittoria pulita che sottolinea il push di Elias e il fatto che non ci siano reali piani o un particolare interesse da parte della federazione verso Matt Hardy come singolo (anche lecitamente, sotto alcuni aspetti); quantomeno fino al momento in cui non si dovesse “sbloccare” la questione dei diritti sulla gimmick Broken.
Attorno al match c'era poco interesse e coinvolgimento, se non nel segmento canoro iniziale. Continuo a pensare che affascinante e di buon intrattenimento di Elias sia quella in cui sfida il pubblico prima dell'incontro, quindi continuare ad interromperlo alle prime note con l'ingresso del suo avversario rischia di smorzare l'interesse nei suoi confronti.
Anche perchè, va detto, non è che sul ring sia proprio una divinità del wrestling. Discreto performer, nulla più. Ma con margini di miglioramento. Molto lo farà, appunto, lo sviluppo (sensato o meno) del personaggio.
Sul ring si sono viste alcune mosse di impatto ma in uno svolgimento piuttosto piatto dell'azione.

ENZO AMORE – KALISTO: voto 6
Abbiamo assistito un po' a sorpresa (perlomeno per ciò che mi riguarda, visto anche i pronostici che avevo dato nella mia partecipazione al WWE Planet) ad una vittoria (non in discussione) ma PULITA da parte di Enzo, anche se in maniera “furba” e confusa sull'apron.
Questo probabilmente affossa non poco la figura di Kalisto, che fino ad ora non aveva particolarmente convinto e sicuramente non si era dimostrato all'altezza – o quantomeno pronto – per un vero regno titolato.
La fase finale del match è stata – come detto – rischiosa e poco chiara e non ha aiutato molto a far ritenere “convincente” il fatto che Kalisto fosse definitivamente KO.
Una cosa che ho notato più volte durante il PPV, e per primo in questo match, è stato inoltre una sorta di “””spoiler””” (le triple virgolette sono più che volute) in telecronaca, dove la voce narrante giustifica (a volte un po' “forzatamente”) il danneggiamento subito dal wrestler che sta per perdere.
Ho invece particolarmente apprezzato, soprattutto nelle ultime settimane, è che si sia “costruito” Kalisto in modo da rendere credibile e temibile la sua finisher. Più volte Enzo ha dovuto evitarla o disinnescarla per poter portare a compimento la sua vittoria.
A proposito di questo, va sottolineata di Enzo, oltre alle sue mic skills, è che è molto portato a vendere bene le mosse altrui.
In definitiva, un discreto incontro basato (come l'intera rivalità) sul carisma innato di Enzo – che come heel si sta consacrando – e la spettacolarità ed esplosività fisica e tecnica di Kalisto; un buon mix per quello che ci si può aspettare dai Cruiser.

BREEZANGO VS KEVIN OWENS & SAMI ZAYN: voto 5
Non che l'incontro sia stato disastroso o farcito di errori, ma aveva poco senso di per sé. Serviva solo a giustificare la presenza nel backstage di Kevin Owens e Zayn, così che potesse risultare credibile il loro successivo intervento nel main event.
Una contesa senza alcun patos, con avversari di basso livello ed un esito terribilmente scontato e prevedibile. Sostanzialmente quindi, priva di alcun interesse in tutte le sue fasi.
Quello che abbiamo visto sul ring, poi, tutto molto scolastico e con pochi secondi finali a ritmo più elevato.

THE SHIELD VS THE NEW DAY: voto 6.5
Primo incontro della card in cui a sfidarsi sono atleti della stessa… “inclinazione morale”. Questo – va considerato – aumenta le difficoltà prima di tutto delle WWE che si trova a dover sviluppare una narrativa che esula dagli standard canonici, con fasi prestrutturate ed immediatamente riconoscibili dal pubblico.
Personalmente mi trovo in leggera difficoltà nel giudizio. E' stato un incontro godibile, ma non eseguito ad alto livello. Le fasi più spettacolari sono state un pelino macchinose e più volte c'è stata la percezione di chi stava per attivarsi ed entrare in azione. In sostanza, il timing è sembrato molto impreciso, spesso gli atleti tornavano sul ring in netto anticipo rispetto allo svolgimento dell'azione.
I due leader tecnici sono sembrati Woods e Rollins, che guidavano e chiamavano spesso l'azione. Alcune fasi dell'incontro sono state abbastanza originali; il finale (seppur tra i più scontati di un PPV tutto sommato già abbastanza scontato di suo) si è concluso in maniera lenta ma molto spettacolare. Il coinvolgimento del pubblico stato elevato (e proprio a questo serviva nel posizionamento della card), ma sono state davvero tante le sbavature.
Come ho detto anche nel WWE Planet, inoltre, la rivalità è stata creata in maniera molto veloce e confusa tra due team face che hanno poco in comune, ma anche poco che li potesse mettere in contrasto.
Per lo Shield era inevitabile una vittoria, per il New Day non sarebbe stata problematica una sconfitta.

WOMEN'S TEAM RAW VS WOMEN'S TEAM SMACKDOWN: voto 5.5
L'incontro non è stato male. Però era uno dei pochi match da cui mi aspettavo qualche sorpresa, ed è stato onestamente l'unico incontro in tutta la card sul quale ero già certo – prima che iniziasse – di poter cambiare il mio pronostico.
Nella mia idea c'era una possibile sorpresa come quinto partecipante per SD (magari proprio Paige?), o quantomeno una qualche intromissione che potesse mettere fuori gioco Asuka. Invece, poche ore prima del PPV viene annunciata Natalya, c'è una pesante percezione che vincerà Raw a causa dell'ordine dei match, e lo spot con Stephanie che carica il team rosso (oltre all'insistenza con cui viene sottolineata l'imbattibilità di Asuka prima dell'incontro) hanno reso l'incontro scontatissimo con addirittura una precoce eliminazione per l'unica lottatrice di SmackDown di livello.
Per il resto, anche tanta confusione: l'imminente eliminazione di Nia Jax è stata un'altra delle varie “spoilerate” in fase di commento.
La Fox è stata eliminata con un qualche palese errore.
Il finale, da prevedibile è diventato ovvio, con Asuka sola contro 2 heel. Qualsiasi altra composizione avrebbe potuto aumentare i dubbi.
La WWE deve arrendersi al fatto che l'assenza totale di sorprese, soprattutto quando te ne aspetti qualcuna, crea una percezione negativa o comunque peggiore di quella che magari è la realtà dei fatti.

THE MIZ VS BARON CORBIN: voto 5.5
Prima vero (e quasi unica) sorpresa della serata. Prima di tutto perchè Miz è un personaggio in costante crescita e coinvolto in rivalità di spicco, e Corbin invece fatica a decollare. Sicuramente non è un personaggio semplice da bookare, ma più volte ha fatto storcere il naso alla WWE che era lecito pensare non volesse più investire troppo su di lui (almeno per il momento) nonostante il titolo consegnatogli.
La sorpresa aumenta dato che Corbin poteva perdere dignitosamente senza rimetterci, grazie alla presenza del Miztourage a bordo ring e la psicologia del match e della tattica di Miz, incentrata sull'acuire un infortunio al ginocchio di Corbin.
La sconfitta invece è molto, troppo, pesante per Miz proprio per questi fattori. Certo, il giorno dopo consegnerà la sua cintura nelle mani di Reigns e probabilmente per un po' si allontanerà dal ring per gli impegni cinematografici, ma forse ne andava tutelata l'immagine in attesa di un grande ritorno.
Sul quadrato – va detto – non si è visto però nulla di speciale. E' stato un match che è sembrato scritto e interpretato sulla scia del “dobbiamo fare questo incontro, vabbè, facciamolo. Ok, fatto, ciao.” Sicuramente avranno influito degli stili poco affini e il problema narrativo già precedentemente citato, trattandosi di due heel.
E' stato forse il match più noioso del PPV (non considerando i kickoff), ma senza errori tecnici che invece sono stati frequenti per tutta la serata.

THE BAR VS THE USOS: voto 6.5
Carino (non mi sono sentito di dargli di meno) ma mi aspettavo molto di più. Entrambi i team arrivano da un momento di forma e consenso elevatissimi; hanno mostrato miglioramenti incredibili e fornito prestazioni eccellenti. Era lecito aspettarsi un grande match, che invece non c'è stato.
Nonostante questo, abbiamo visto alcuni spot incredibili come il super samoan drop assolutamente strabiliante e si è assistito ad un finale dinamico (come da copione per i tag team match) ma spettacolare e molto originale (come ad esempio il tag volante oltre la terza corda dato tra gli Usos).
Il finale sicuramente risolleva un incontro non negativo ma influenzato da aspettative altissime viste le recenti prestazioni di entrambi i team: tutti e due hanno avuto infatti nell'ultimo periodo incontri migliori con i loro rivali dei rispettivi brand.

ALEXA BLISS VS CHARLOTTE: voto 6.5
Un incontro molto solido. Ben strutturato , anche se con un po' troppe fasi eccessivamente lente per i miei gusti, ma qui parliamo di pura soggettività, lo riconosco, e non mi sento di penalizzare eccessivamente la cosa.
Abbiamo senza dubbio assistito ad una ottima prestazione da parte di entrambe, soprattutto la Bliss conferma una sua notevole crescita.
Purtroppo il risultato finale era abbastanza scritto, Charlotte arrivava da neo campionessa in cerca di conferme, la Bliss da un regno ormai già piuttosto duraturo che non avrebbe risentito eccessivamente di una sconfitta. Inoltre, il team femminile aveva vinto ed era quindi ancora più pronosticabile una sconfitta per la Bliss, senza considerare che questo punto era fondamentale a SD per far andare l'intero show in una determinata direzione che, incontro dopo incontro, è diventata sempre più chiara.

AJ STYLES VS BROCK LESNAR: voto 6.5
Purtroppo questo match, che sarebbe potuto essere un incontro a 5 stelle, parte con Aj praticamente già spacciato, sacrificato sull'altare dalle necessità di punteggio e di narrativa per l'incontro maschile a squadre.
Era ampiamente prevedibile che il penultimo match sarebbe stato sacrificato in favore del macro risultato, per questo motivo avrei spostato questo incontro in una fase centrale della card, a costo di togliergli dell'hype e una sua aura di importanza (ma se si voleva questa, allora perchè non farlo main event?)
Seppure trovi sbagliata la strada che la WWE sta tracciando per Lesnar e Reigns, credo però forse giusto non far toccare subito ad AJ il picco più alto. Perchè dopo una eventuale vittoria contro Lesnar, come gestirlo? Quale avversario sarebbe risultato credibile, con anche Cena part time e Orton che ha perso la cintura da chi l'ha persa contro Aj? Con Corbin US Champion, Roode face… Quale Heel proporre contro di lui?
Trovo giusto che si debba arrivare a WM costruendolo in maniera solida e senza dargli subito le chiavi del paradiso. Magari, chissà, dandogli poi una chance di battere Lesnar prima della sua dipartita, perchè lo meriterebbe e lo renderebbe centrale per una compagnia in cui ha saputo fin da subito imporre il proprio talento. Anche se, va detto, essere il volto face della compagnia ha distrutto tanti. Non sarà facile reggere.
Tornando all'incontro, prestazione maiuscola di Aj che si consacra, ma anche di un Lesnar che non era più abituato ad interpretare il ruolo di comprimario sul ring dovendo soffrire e a tratti subire la forza e la foga dell'avversario. Piuttosto sorprendente, infatti, che la vittoria della bestia sia avvenuta in “contropiede”.

TEAM RAW VS TEAM SMACKDOWN: voto 6
Non sono riuscito a sbilanciarmi, lo ammetto. Sento un forte contrasto fra le numerosi emozioni (molte delle quali positive, devo ammetterlo) che mi ha provocato questo incontro, e la confusione, gli errori, le scelte insensate, e la delusione per ciò che sarebbe potuto essere e non è stato.
Devo dire che a me l'incontro – di per sé – non è dispiaciuto e mi ha molto intrattenuto. Soprattutto la parte iniziale, con la psicologia della sfida tra i singoli e il gioco dei tag per far entrare “quello giusto” per sfidare quello che invece era appena entrato nell'altro team.
Il match viene introdotto sul 3 a 3, con l'etichetta di “incontro che deciderà quale sia il brand principale della WWE.” Questo mi ha fatto immediatamente pensare che sarebbe avvenuta una vittoria “sporca” o con qualche interferenza esterna, perchè difficilmente ci si può esporre definendo un proprio prodotto come “di serie B.”
Dopo aver visto Owens e Zayn nel kickoff era piuttosto prevedibile un loro coinvolgimento, anche se avevo sperato fosse solo un tentativo di depistaggio. Avevo davvero pensato ad ogni possibilità, c'erano decine di intrecci possibili, speravo a qualcosa di incredibilmente sorprendente. Durante l'incontro le ho pensate tutte: “turn di Roode”, “no, arriva Kane ed elimina Strowman.” “anzi, arriva Kane che A SORPRESA aiuta Team Raw eliminando Orton, rimane solo Shane che viene aiutato dal ritorno di Taker!”
“Se vabbè dai, limitiamoci a Triple H che fa vincere SD per poter far licenziare Angle.” “Arriva Jason Jordan con la maschera di Kane e la giacca di Undertaker, entra, licenzia Angle, si picchia da solo e se ne va.”
La mancanza del super colpo di scena si è sentita (la nascita della rivalità Triple H – Angle era abbastanza scritta. Non so, che altro doveva fare Hunter, insultare la mamma di Angle? Uccidergli il gatto?)
E' stato bello, finalmente, potersi godere l'ingresso di Kurt (“rubato” a TLC per lo spot con lo Shield). Mi ha particolarmente colpito il cartello “You suck! (not really)”
Sul ring c'era tanto testosterone quanti spettatori attorno. Purtroppo però la resa del match non è stata ottima: la gestione delle interferenze pessima (ok, amici di SD, siete 5 face, ma così passate per fessi, più che altro) e ancora devo capire perchè in questo incontro (a differenza di quello femminile) il count out non ci fosse.
Cena quasi inesistente (ok, deve girare il film, ma allora non puntiamo su di lui o quantomeno non facciamolo passare per il salvatore della patria), e poi… Che brutta quella maglietta verde. Non di per sé, ma per quello che (non) significava. Stava rappresentando SmackDown. Anche come Free Agent. E' come se Camoranesi nel 2006 avesse giocato per l'Italia ma con la maglia dell'Argentina. Eccheccazzo.
Poi, Triple H è stato troppo centrale nel finale. Avevo pronosticato una sua interferenza ma pensavo sarebbe servita a far vincere “banalmente” SD; non ad un ulteriore voltafaccia e poi ad uno scontro con Strowman.
Nella parte conclusiva dell'incontro c'è stato un crescendo totalmente mozzato dallo schienamento di Shane, senza patos o niente che in qualche modo contrastasse l'andamento dell'ovvio.
Mmh. Più scrivo e più mi viene da abbassare il voto. Vabbè, teniamolo come simbolico.

Voto PPV: 6.5
Difficile da valutare, forse guadagna qualcosa in più rispetto alla media matematica ma credo che in fondo lo meriti.
Il fascino di molti di questi incontri era alto, anche se a volte ha tradito le attese. Personalmente mi sono goduto positivamente lo spettacolo e mi sono lasciato emozionare per quello che ho potuto.
Molto di quello che potrei scrivere riguardo al PPV è in realtà contenuto nella premessa. Purtroppo va sottolineato come la schermata col punteggio ha reso l'intero evento molto prevedibile e ha legato troppo gli incontri sotto la logica di necessità. Ed è stato un peccato perchè era una occasione per vedere incontri a cui non siamo abituati e scontri fra campioni.
Ecco, va sottolineato come molti errori vadano compresi e in parte perdonati, considerando il poco tempo avuto per preparare questi match fra atleti che non collaborano quotidianamente e che magari non sono mai nemmeno stati insieme sullo stesso ring.
Per tutti questi motivi non mi sento di penalizzare uno show che critico, ma che mi ha divertito.

Ciao Miao

Scritto da Massimiliano Picca
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