Stamford Report #135 – Hell in a Cell

Eccoci di nuovo, qui riuniti, per condividere il risultato di ciò che mi riesce meglio fare: stare seduto, osservare, giudicare e pontificare.
Ci sarebbero anche almeno un altro paio di cose, ma nessuna relativa al wrestling, quindi cominciamo!
ZACK RYDER & MOJO RAWLEY vs CHAD GABLE & SHELTON BENJAMIN: voto 6.5
Piuttosto sorprendente, devo dire. Contesa con ottimo ritmo e in cui vengono mostrate delle belle mosse, di impatto e ben eseguite. E pronostico che, durante l'incontro, è sembrato poter essere più volte ribaltato.
Da registrare anche un inaspettato coinvolgimento del pubblico nonostante in gioco ci fosse poco o nulla e la rivalitĆ tra i due team rasentasse lo zero; sicuramente il merito ĆØ stato degli atleti sul ring che hanno saputo trarre il massimo dal poco di cui erano a disposizione.
Forse si sarebbe potuta mettere un po' più di carne al fuoco con un finale differente, magari definendo maggiormente la situazione degli Hype Bros approfittando anche dell'importante cornice e dell'ampia visibilità per creare maggiore attenzione attorno ad una faida/situazione/affaire minore.
THE NEW DAY vs THE USOS: voto 9
Voto tecnico? Voto simbolico? Io onestamente ancora non lo so. Ma quante cose abbiamo visto in questo incontro? Un altro avvicendamento di cintura, due team che creano almeno il terzo grandissimo match consecutivo, mosse combinate, forza, atletismo, resistenza, ma soprattutto una brutalitĆ che ĆØ stata ai limiti del sadismo. Io mi sono ritrovato più volte Ā durante questo incontro Ā letteralmente incollato alla poltrona, ritratto in posizione difensiva, pensando “minchia.” CioĆØ, parliamoci chiaro, Woods ĆØ stato sostanzialmente “crocifisso” e bastonato. E' stato un film raccontato egregiamente e con numerosi colpi di scena ma soprattutto in grado di portare ad uno stato di angoscia e quasi di malessere per l'estrema violenza a cui si ĆØ assistito. Questo incontro ĆØ stata la sublimazione di ciò che sarebbe dovuto essere. Si poteva forse chiedere più di cosƬ?
RANDY ORTON vs RUSEV: voto 5.5
Parto da un presupposto, visto che ancora non mi conoscete: io non tifo. E non lo dico perchĆØ il mio ruolo debba in qualche modo impormi una certa imparzialitĆ , ma perchĆØ a me piace il Wrestling e l'evoluzione che prendono i personaggi. Essendo inoltre predeterminato, negli anni ho perso l'entusiasmo per una vittoria o una sconfitta dei miei atleti preferiti. Ecco, solo con Rey Mysterio perdo la ragione e divento un ultrĆ ; ma era per lui che esultavo da bambino e il mio nickname era Mex619. Quindi capitemi. Questo per dire che il “personaggio” Randy Orton mi piace, mi affascina, la sua theme song mi fa impazzire, la sua esultanza pure, apprezzo lo charme del bel tenebroso tormentato e ho adorato la “gimmick” del Legend Killer che si ĆØ trasformato in Vipera. Ecco, però, insomma… che due coglioni. Ragazzuoli miei, diciamoci le cose come stanno: gli incontri di Orton Ā e particolarmente le fasi gestite da lui Ā sono un'istigazione all'autocastrazione. TUTTO ruota attorno a quando arriverĆ sta caspita di Rko che ormai non ĆØ più “dal nulla” perchĆØ ĆØ sostanzialmente l'unica cosa che accade e che aspettiamo tutti per andare avanti nello show. Fa bene la WWE a cavalcare l'onda del successo dell'Rko “from outta nowhere”, ma ad un certo punto si esagera. Sembra che ad ogni occasione si debba cercare di creare una nuova super giga mega Rko più spettacolare, potente e mirabolante di quella prima. E mi pare che Orton sia in un limbo da cui il suo personaggio farĆ fatica ad uscire. Non ĆØ un campione che può reggere a lungo una cintura, non ĆØ uno sfidante che stuzzichi la fantasia, non ĆØ un accentratore carismatico. E' una mina vagante da lanciare nella mischia quando non si hanno piani migliori. Ed ĆØ un peccato.
Tornando (o andando) al match, Rusev stava riuscendo nell'impresa di non renderlo soporifero ma ĆØ comunque mancato qualcosa. Personalmente, ad esempio, avrei gestito diversamente il finale che sarebbe stato interessante sfruttando il counter del bulgaro che era riuscito a reversare il gesto di “attitude” di Orton trasformandolo in una presa in Camel Clutch.
Ma ovviamente………. RKO FROM OUTTA NOWHERE!
AJ STYLES vs BARON CORBIN vs TYE DILLINGER: voto 7
Parte malino, ma si riprende ampiamente durante il suo svolgimento. E' stato giocato bene l'inserimento (nel match, e nella faida in generale) di Tye e il conseguente finale, seppure abbia reso la vittoria di Corbin molto più prevedibile rispetto a quello che sarebbe potuto essere in un single match.
Ci sono stati molti spot interessanti e spettacolari ed i tre protagonisti hanno interagito molto bene valorizzando le proprie caratteristiche, che erano piuttosto differenti fra loro.
Il cambio di titolo aumenta la sorpresa e l'interesse sulla faida, anche se credo che  se non nel breve  quantomeno nel medio periodo Aj verrà riportato ai livelli più alti.
NATALYA vs CHARLOTTE FLAIR: voto 6
Un match piuttosto lento, macchinoso e noioso. Ma c'erano poche alternative.
Flair vs Hart, figure 4 vs Sharposhooter. Quindi un incontro psicologico basato sulle sottomissioni, sui colpi alle gambe, e sull'appartenenza. Inoltre, due atlete molto fisiche. Tutti Elementi che hanno tolto spettacolaritĆ . Ed io (credo si veda dai voti di questo PPV) sono un fan della velocitĆ , del ritmo elevato e dell'effetto “wow”; ma gli incontri, e la loro bellezza Ā a volte “collaterale” Ā non si basano solo su questi fattori.
Il finale ha aggiunto credibilitĆ alla rivalitĆ (che non poteva essere “bruciata” cosƬ rapidamente, visti i nomi in gioco) e allo status di cattivona, ma anche di campionessa, di Natalya.
JINDER MAHAL vs SHINSUKE NAKAMURA: voto 5
Prima vera nota negativa del PPV (la noia scorre potente in Randy Orton, quindi per quella perdoniamo la WWE). Certo, l'incontro ĆØ migliorato nella sua fase finale, rispetto soprattutto ad un inizio accompagnato dal coro “boooooring”, ma l'impressione ĆØ che (perlomeno assieme) questi due atleti non possano dare un grande spettacolo sul ring.
Nakamura viene da diverse prove sottotono in match importanti, e sicuramente non ĆØ stato aiutato in una costruzione piuttosto ripetitiva e prevedibile di questa rivalitĆ , che si può riassumere con l'interrogativo “come si farĆ fregare questa volta Nakamura?”
Questa volta ĆØ riuscito a perdere anche dopo il ban ai due Minions. Non sono un granchĆØ in matematica, ma: prestazioni insufficienti in main event + perdita di credibilitĆ come pretendente al titolo = problemi in arrivo per Naky San.
DOLPH ZIGGLER vs BOBBY ROODE: voto 5
Male. Sotto tutti i punti di vista. Concettuale, di costruzione, e di prestazione.
Intanto, perchè questo incontro a questo punto del PPV? Perchè mettere un nuovo arrivato da pushare contro un lottatore da reinventare con una nuova gimmick? E' come far arrivare due nuovi atleti e farli scontrare fra loro: per forza di cose brucerai una delle due novità che potevi invece valorizzare. Se poi i due sul ring fanno anche un match del genere, rischi di bruciarli entrambi e fare un bel falò, con tanto di Elias che porta la chitarra e canta le canzoni d'amore mentre gli altri limonano duro.
Era un incontro che attendevo con grande interesse e curiositĆ (nonostante lo Ziggler proposto in questa veste sia abbastanza Ā ma probabilmente volontariamente Ā irritante) e obiettivamente ne esco deluso. Tanto talento sul ring quanti sbadigli sugli spalti e davanti allo schermo.
SHANE MCMAHON vs KEVIN OWENS: voto 8
Altro incontro in cui la gabbia ha portato al limite (e forse oltre) chi vi ha lottato. Anche qui, come nel precedente caso del match per i titoli di coppia, non è stata la tecnica a fare da padrona, ma la violenza e la brutalità . In questo caso specifico, più la spettacolarità e la pirotecnica.
Shane continua a mostrarci cose del tutto folli e irrazionali e ad esaltare il pubblico con i suoi incontri ad alto rischio e spot che non si vedevano da tempo.
Interessante poi l'inserimento di Sami Zayn, di cui bisognerĆ valutare l'evoluzione. Personalmente penso possa essere una buona mossa seppure fosse uno dei pochi face ad essere over col pubblico, anche se la prima apparizione a SmackDown come heel non mi ĆØ sembrata particolarmente convincente (parlo proprio da un punto di vista della recitazione).
Mentre credo che questa situazione possa danneggiare Owens, che stava rinascendo dopo la simpatica (ma tragica, per il suo personaggio) parentesi accanto a Jericho.
Kevin Owens per mesi ha convinto tutti. Lottava, picchiava e sconfiggeva. Poi da quando ĆØ stato trasformato in un heel “codardo” che vince grazie a terzi (dallo Universal Title consegnatogli da Triple H, insomma) ĆØ iniziato il declino. Questa sfida aperta a tutta la famiglia McMahon sembra potergli riconsegnare il suo antico status, ed ecco che ritorna l'ombra della vittoria grazie a qualcun altro (che viene addirittura ringraziato pubblicamente e portato in trionfo). Mmh, non sono ottimista a riguardo.
PPV HELL IN A CELL: voto 6.5
Ampia sufficienza (forse anche un pelo stretta, a dire la verità ) per un PPV positivo con picchi elevati di intrattenimento a tratti sorprendente. Va detto che nella maggioranza dei casi c'era poco interesse dietro le contese, ma questo buco è stato coperto coi fuochi d'artificio. E a volte va bene anche così.
Credo si sia in parte (magari anche piccola) riscritta la storia del wrestling moderno, in cui la gabbia e la violenza sono tornati al centro di un evento nato proprio per glorificarli. Che sia un punto di partenza per una nuova era, in cui il marketing e il pubblico di bambini non influenza cosƬ tanto i piani alti da legare le mani a chi deve creare gli incontri? TLC potrebbe essere uno scenario perfetto per ottenere delle risposte.
Un saluto a tutti, e al prossimo pagellone.
Ciao Miao!