Piper’s Pit#62- La fine di un’era?

Bentornati al Piper’s Pit! E oggi non potevamo non occuparci della notizia che ha, di fatto, sconvolto l’ambiente del wrestling: l’addio di Vince McMahon alla poltrona di CEO della WWE.
I fatti ormai li conoscete tutti: Vince, molto probabilmente spinto dalle ripercussioni negative a livello economico provocate dagli scandali sessuali che lo hanno coinvolto, ha deciso di lasciare ogni incarico attivo in WWE, pur mantenendo il ruolo di azionista, cedendo di fatto il suo ruolo alla figlia Stephanie e a Nick Khan, con HHH che prende il totale controllo creativo. Questa almeno è la versione ufficiale perché sarà poi tutto da dimostrare che Vince resterà a casa a fare il pensionato, rinunciando alla sua creatura. In tal senso hanno già espresso dubbi Vince Russo e CM Punk, sostenendo che se pensiamo che McMahon rimarrà sul divano vuol dire che non lo conosciamo affatto.
Ma, al di lĂ queste speculazioni che solo il tempo ci dirĂ se sono vere, resta il fatto di stare vivendo un momento storico che pensavamo sarebbe arrivato solo con la morte di Vince. Piaccia o meno, se oggi il wrestling è il fenomeno globale che è lo si deve essenzialmente alla sua visione di trasformarlo in un prodotto adatto ad ogni tipo di target, in grado di trascendere l’essenza stessa della disciplina. Se anche chi non ha mai visto un incontro in vita sua conosce benissimo Hulk Hogan o The Rock gran parte del merito è ascrivibile alla sua persona. Detto questo, passando agli aspetti negativi, Vince è ormai una persona anziana con una visione del prodotto essenzialmente troppo legata al passato, un accentratore maniacale che mal sopportava i pareri altrui, tanto meno li assecondava. Questo ha fatto sì che il prodotto WWE spesso ci abbia lasciati insoddisfatti, quando non addirittura indignati. Va da sĂ© quindi, che se veramente ora HHH controllerĂ gli show, non potrĂ che essere una sana boccata d’aria nuova, con prospettive entusiasmanti per il prossimo futuro. Parliamoci chiaro: stiamo vivendo un periodo fantastico per essere fans di wrestling. La concorrenza che lo stesso Vince ha stimolato ci ha regalato la AEW, che a sua volta ha spalancato le porte proibite. In Giappone la NJPW, dopo i difficili anni del Covid, ha ripreso linfa vitale nell’anno del suo cinquantesimo compleanno; in Messico la AAA sta festeggiando alla grande i trent’anni del suo show di punta, Triplemania; anche nel Regno Unito gli show stanno tornando ad affollarsi, trascinati da Will Ospreay campione della Rev Pro Wrestling; Billy Corgan poi è riuscito a tornare a dare la doverosa dignitĂ alla NWA, Impact produce uno show di solida qualitĂ e la AEW si è acquistata la ROH, dandole visibilitĂ a livello internazionale, oltre ad aver dato il meritato titolo mondiale all’ex Cesaro.
Ed ora, aspettando i prossimi sviluppi in casa Stamford, non possiamo che ringraziare di tutto cuore Vincent Kennedy McMahon: senza di te io non sarei a scrivere questo articolo. Ora goditi la tua meritata pensione, lasci la WWE in ottime mani.
“I have wined and dined with kings and queens and I’ve slept in alleys and dined on pork and beans”.