Piper’s Pit#80 – 1997, scandalo a Montreal!

Bentornati al Piper’s Pit! Oggi ci occuperemo di uno degli avvenimenti più controversi ed epocali della storia del wrestling, vale a dire il “Montreal Screwjob”.


Anno 1997: siamo agli albori dell’era di internet, lungi quindi da essere un fenomeno di massa diffuso in tutte le abitazioni, e nell’allora WWF, alle prese con la guerra degli ascolti contro la rivale WCW, il campione mondiale era il canadese Bret Hart. Hart nell’autunno del 1996 aveva rifiutato un grosso contratto triennale da otto milioni di dollari proprio dalla compagnia di Ted Turner, preferendo firmare un  contratto di vent’anni con Vince McMahon, che gli garantiva anche un futuro nella dirigenza una volta ritiratosi dal ring. A causa però dell’inarrestabile ascesa della WCW, nel 1997 le cose cambiarono drasticamente: Vince si ritrovò in difficoltà economiche ed iniziò a ritardare i pagamenti al wrestler canadese, che si vide nel frattempo superato nei programmi a medio/lungo termine dai più giovani Steve Austin, Triple H e The Rock. Bret a quel punto firmò con la WCW un triennale da quattro milioni di dollari che gli garantiva il controllo totale del suo personaggio.

Tradizionalmente nel wrestling è cosa nota che un lottatore che firmi per un’altra compagnia prima di andarsene perda il titolo, di modo da non creare imbarazzi e pubblicità negativa alla compagnia uscente e Bret Hart sembrò accettare di buon grado la cosa… prima di sapere però che la WWF aveva intenzione di fargli perdere il titolo il 9 novembre 1997 a Survivor Series a Montreal, in Canada, contro Shawn Michaels. Hart aveva ancora il controllo creativo del personaggio e si oppose al fatto di venire sconfitto davanti al suo pubblico di casa, per di più contro Shawn Michaels, visto che tra i due i rapporti erano tutto tranne che amichevoli. Dopo settimane di tensione si arrivò quindi alla presunta soluzione: caos finale sul ring, Michaels che cede alla Sharpshooter dell’avversario con l’arbitro svenuto, Hart che subisce la Sweet Chin Music, intervento della Hart Foundation e squalifica del canadese senza cambio di titolo. Bret Hart la sera seguente a Raw avrebbe poi dichiarato vacante il titolo, annunciando il suo passaggio in WCW.

Quello che invece realmente accadde è ancora oggetto di mistero e speculazione a distanza di quasi trent’anni dal misfatto. Tutto venne svolto alla lettera fino a quando Bret Hart venne intrappolato nella sua caratteristica mossa finale: improvvisamente l’arbitro Earl Hebner dichiarò che Hart aveva ceduto alla presa (cosa non vera) e dichiarò la fine dell’incontro ed il passaggio della cintura. Il pubblico, non capendo cosa fosse successo, rimase ammutolito ed impietrito, mentre Hebner fuggì di corsa negli spogliatoi. Bret Hart andò da Vince e gli sputò in faccia, mentre la trasmissione televisiva veniva chiusa in tutta fretta. A telecamere spente “The Hitman” spaccò tutto quello che aveva intorno prima di venire calmato con molta fatica. Nel backstage successe di tutto: Shawn negò ogni coinvolgimento nell’accaduto, mentre The Undertaker prese a pugni la porta dello studio dove McMahon si era barricato, intimandolo di andare a chiedere scusa a Bret. Quando lo fece ovviamente Hart lo prese a pugni, procurandogli un occhio nero. La cosa però incredibile è che grazie allo “Skrewjob di Montreal” McMahon si costruì su misura il personaggio di Mr. McMahon, il proprietario heel che tanto successo riscosse nei decenni a venire, mentre la carriera di Bret Hart in WCW si rivelò totalmente deludente, finendo malamente con un calcio alla tempia di Goldberg ricevuto male, che gli comprometterà il 10% delle facoltà cerebrali, minando per sempre la sua salute.

Ma chi era realmente a conoscenza del diabolico piano? Possiamo ovviamente fare solamente delle ipotesi, ma quello che è certo è che l’idea venne a Vince, che la illustrò in una camera d’hotel la sera prima di Survivor Series al fido Pat Patterson ed a Shawn Michaels (appare quindi praticamente certo il suo coinvolgimento, nonostante il suo diniego). La cosa poi venne annunciata a Gerald Brisco ed all’arbitro Earl Hebner. Hebner dichiarò la propria contrarietà, ma, messo di fronte all’alternativa del licenziamento, chiese solamente di poter fuggire immediatamente in hotel, onde sfuggire alla certa ira di Bret Hart. I due commentatori, Jim Ross e Jerry Lawler, hanno sempre dichiarato di esserne rimasti sorpresi, anche se Bret Hart non ci ha mai creduto. Dulcis in fundo, esiste anche un’ipotesi minoritaria, portata avanti da alcuni ex membri  del roster dell’allora WWF, che afferma che in realtà il “Montreal Skrewjob” non sia stato altro che un gigantesco e ben riuscito work: Bret Hart sapeva tutto ed ha lavorato con Vince McMahon per la buona riuscita dello spettacolo. Ma a prescindere da questo resterà sempre un evento memorabile del quale parleremo molto probabilmente anche fra altri trent’anni… e non è forse questa la cosa meravigliosa del wrestling?

“I have wined and dined with kings and queens and I’ve slept in alleys and dined on pork and beans”.


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Roberto Johnny Bresso
Roberto Johnny Bresso
Appassionato di calcio, golf, musica e sottoculture, seguo il wrestling dagli anni '80. Sull'argomento ho pubblicato il libro "Storie dalla terza corda".
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