Natural Selection #9

Vi do il più cordiale bentornato ad un nuovo appuntamento con Natural Selection, l'editoriale mensile che si occupa della divisione femminile della WWE.


Archiviato l'interminabile Shake-Up, in parte vanificato dalla discutibile creazione della Wild Card Rule, ecco che la federazione ha proposto il primo evento speciale della nuova stagione di wrestling targato Stamford, Money In The Bank. Anzitutto va notato che l'evento è stato fortemente anticipato rispetto agli standard della WWE, che di solito ha sempre preferito organizzare inizialmente un PPV di transizione, dove spesso la card era principalmente composta da rivincite di Wrestlemania, piuttosto che uno degli appuntamenti di punta del proprio calendario. A prescindere dalle esigenze organizzative della federazione sembra chiaro che la scelta di spostare un evento atteso come Money In The Bank sia dovuto, almeno in parte, alla messa in onda del primo evento della neonata AEW. Proporre un PPV poco affascinante non avrebbe di certo giovato alla federazione di Stamford, complice anche il periodo poco felice dal punto di vista dei ratings, soprattutto considerato che solo dopo pochi giorni la AEW avrebbe fatto il suo esordio con uno spettacolo che, volente o nolente, aveva solleticato la curiosità di gran parte degli appassionati desiderosi di vedere cosa avrebbero proposto Cody e soci.

In questo scenario era necessario che la WWE organizzasse qualcosa di catalizzante, che convincesse i propri fan a stemperare l'attesa per lo show della concorrenza e fidelizzarsi ulteriormente alle produzioni della promotion di Vince McMahon. Ovviamente gran parte delle aspettative erano riposte sui due Money In The Bank match, maschile e femminile, che avrebbero assegnato le tanto agognate valigette che permettono di richiedere un match titolato immediato in qualsiasi momento di una delle trasmissioni di casa Stamford. La versione femminile del match, pur non potendo godere di un elevato star power, ha comunque visto una buona prova da parte delle atlete coinvolte, che hanno condotto la contesa senza grandi sbavature e con qualche manovra davvero spettacolare. Da questo punto di vista la parte del leone è stata certamente recitata dalla sottovalutata Ember Moon che ha stupito il WWE Universe con una delle manovre più riuscite dell'intera serata. Nonostante la buona tecnica che ha caratterizzato l'incontro sono rimasto maggiormente coinvolto dalla psicologia del match, in particolare per quanto riguarda la combo composta da Mandy Rose e Sonya Deville, che lo ricordiamo non era coinvolta nel match, e Bayley.

Non è un caso che queste due atlete abbiano offerto una prestazione più completa rispetto alle proprie avversarie, dal momento che, per vari motivi, erano designate come favorite per la conquista dell'ambita valigetta. La vittoria di Mandy Rose sarebbe stata più logica da un punto di vista squisitamente narrativo dal momento che avrebbe creato le condizioni non solo per innalzare lo status della biondissima heel, ma anche per creare uno sviluppo nel rapporto con la partner storica Sonya Deville. Il possesso della valigetta da parte di Mandy avrebbe potuto incrinare i rapporti tra le due, creando le condizioni per una rivalità incentrata sulla gelosia di Sonya nei confronti della propria alleata. Tale tensione sarebbe sfociata in un feud non titolato del quale tanto necessiterebbe la divisione femminile. Tuttavia ritengo giusto che la federazione abbia preferito puntare su Bayley, che di sicuro meritava un'importante affermazione per tornare nel giro che conta. Non dobbiamo dimenticare che l'ex campionessa di NXT era finita nel dimenticatoio dopo un'annata passata, più che altro, a tessere il rapporto amore-odio con Sasha Banks, sebbene poi la federazione abbia deciso di troncare drasticamente le tensioni fra le due wrestler al fine di proporle come tag team nell'ambito della nuova divisione di coppia femminile. La fine del sodalizio con Sasha, avvenuto per motivi dei quali abbiamo già discusso, ed il successivo passaggio a Smackdown non avevano elevato minimamente lo status della hugger, che nelle primissime settimane di permanenza nel suo nuovo roster si era limitata ad assistere all'ennesimo feud tra Becky Lynch e Charlotte Flair.

Sebbene sia pienamente d'accordo con la scelta di far trionfare Bayley, non sono per niente convinto delle tempistiche e delle modalità che hanno portato la lottatrice all'incasso della valigetta nella sera stessa della sua conquista. Anzitutto trovo anticlimatico che per il secondo anno di seguito la valigetta venga utilizzata immediatamente, dal momento che la natura stessa del MITB prevede che questa venga conservata durante l'anno ed usata secondo una precisa strategia. Dal momento che la credibilità della portatrice doveva essere ricostruita da zero, sarebbe stato decisamente più efficace legare la valigetta ad una storyline più lunga. La natura di Bayley, chiaramente una face naturale, avrebbe certamente giocato un ruolo importante in un eventuale sviluppo psicologico della stessa performer. Credo che la natura opportunistica della stessa valigetta avrebbe potuto far sorgere più di un dubbio nella mente della correttissima wrestler, che avrebbe potuto maturare l'idea di incassare vigliaccamente per poi tornare sui propri passi proprio quando l'occasione si sarebbe mostrata propizia. La valigetta come elemento corruttivo avrebbe creato della situazioni di conflitto interiore che avrebbero certamente accesso i riflettori sulla stessa Bayley che avrebbe potuto turnare heel cedendo alla tentazione di una facile conquista del titolo massimo, oppure rimanere fedele ai propri ideali finendo per utilizzare la valigetta secondo canoni più adatti ad una wrestler face. Ciascuno degli scenari descritti, da utilizzare in base alle esigenze della federazione, avrebbe di sicuro connotato maggiormente la hugger, che fin dall'approdo nel main roster è sembrata intrappolata nel suo stesso personaggio senza nessuna via d'uscita né tantomeno di crescita. L'incasso immediato invece non ha praticamente aggiunto nulla alla neo campionessa, che accorsa ad aiutare Becky, appena detronizzata dalla Flair, ha finito per approfittare di una disattenzione della stessa Charlotte per chiedere il suo match titolato e conquistare la cintura dopo una sola manovra. La scelta della federazione è sembrata lacunosa e priva di senso, soprattutto se si pensa che l'allora campionessa Charlotte Flair non sia fuggita immediatamente all'arrivo di Bayley, detentrice del MITB, preferendo infierire su una Becky Lynch appena sconfitta con il rischio, poi concretizzatosi, che la lottatrice di San Jose potesse immediatamente usare il jolly a propria disposizione. Resta da vedere se il regno di Bayley sarà in grado di far maturare l'interesse del pubblico nei suoi confronti oppure farà ripiombare la wrestler nell'anonimato una volta che avrà perso l'alloro massimo di Smackdown.

Nonostante l'attesa per il Money In The Bank Match il coinvolgimento del roster femminile non si è limitato alla contesa che dà il nome all'evento, ma ha visto anche difendere Becky Lynch dal doppio assalto ai propri titoli da parte di Lacey Evans e Charlotte Flair. C'era molta attesa per questa duplice difesa della lottatrice irlandese che, per la prima volta dalla conquista di entrambi i titoli in occasione di Wrestelmania, era chiamata a combattere per ciascuno dei suoi due allori nella stessa serata. Devo dire che fin dal termine dell'incontro di Wrestlemania mi ero subito chiesto per quanto tempo la Lynch avrebbe tenuto le due corone, visto che tendenzialmente la federazione non decide quasi mai di affidare più cinture ad uno stesso performer. La mia perplessità però diminuiva di settimana in settimana, quando la wrestler di Dubino ha cominciato ad utilizzare sempre più frequentemente il nickname di Becky 2 Belts, con tanto di merchandising legato al nuovo soprannome, dando l'idea di una situazione destinata a durare nel medio termine al fine di continuare nell'incessante lavoro di costruzione, talvolta esagerata, dell'ex lass kicker. Il nuovo nickname della Lynch continuava ad echeggiare in ogni arena ed in ogni spettacolo che vedeva coinvolta la performer irlandese, ed inoltre le due sfidanti designate sembravano, per motivi diversi, entrambe alla portata di una Becky bookata quasi come invincibile solo poche settimane prima. Da una parte la rookie Lacey Evans, per quando sospinta dal booking di Raw, non sembrava in grado di poter schienare la campionessa alla sua prima opportunità titolata, mentre in quel di Smackdown Charlotte Flair, in fase di naturale depush, sembrava solo una sfidante di passaggio in attesa di impegni estivi maggiormente probanti. Se il match per il titolo di Raw ha visto Becky soggiogare fin troppo facilmente Lacey Evans, nonostante un evidente errore arbitrale a favore della campionessa, il vero colpo di scena è stato rappresentato dal match immediatamente successivo dove, come già detto prima, Charlotte Flair ha sconfitto Becky, grazie all'intervento decisivo di una Lacey Evans rimasta a bordo ring, per poi perdere subito il titolo appena conquistato in un illogico angle che ha permesso a Bayley di incassare subito la valigetta conquistata solo poche ore prima.

Detto ciò va notato che le due difese titolate sono state diametralmente opposte: l'incontro fra Becky e la Evans, oltre ad essere supportato da un feud quantomeno decente, sebbene confusionario e troppo breve ha comunque avuto i crismi di una vera contesa di wrestling, mentre il match immediatamente successivo contro la Flair, con in palio il titolo di Smackdown, è somigliato decisamente di più ad un angle che ad una vero incontro. Il tempo concesso alle due lottatrici è stato veramente esiguo, e credo che molti spettatori abbiano capito che Bayley si sarebbe certamente fatta viva mentre le due stavano battagliando o immediatamente dopo. Personalmente ho davvero odiato il finale di tale angle mascherato da match, dal momento che ha sconfessato in un attimo tutta la costruzione che la federazione ha certosinamente creato nei confronti dell'ex doppia campionessa. In quel di Wrestlemania la Lynch batte il gotha del wrestling femminile WWE in un triple threat che addirittura rappresenta il primo main event al femminile nella storia della federazione, conquistando entrambe gli allori della divisione. Successivamente la federazione calca la mano sull'idea di Becky 2 Belts, soprannome che viene utilizzato praticamente ogni volta che la Lynch sale sul quadrato, favorendo l'idea di una lottatrice praticamente inarrestabile, tuttavia al primo PPV utile interrompe subito la striscia positiva della sua donna di punta. Personalmente credo che siano queste le scelte che alienano i consensi alla federazione da parte degli spettatori, che senso ha overbookare Becky, con il rischio di farla diventare una sorta di Cena al femminile, se poi alla prima occasione le si fa perdere uno dei suoi titoli? La scelta ha ancora meno senso se si pensa che tutto ciò è stato realizzato soltanto per creare terreno fertile per un'immediata affermazione di Bayley, e forse per regalare un ulteriore regno statisticamente valido alla Flair, finendo per sminuire in un solo colpo sia il valore della valigetta che la vittoria della stessa Bayley. Certamente la lottatrice irlandese non avrebbe potuto possedere entrambi i titoli per molti mesi, ma di sicuro averne perso uno alla prima difesa titolata diminuisce sensibilmente l'aura che tanto faticosamente la federazione aveva creato, seppure a furor di popolo, nei confronti della Lynch. La sconfitta di Becky, seppure sporca, la riporta inevitabilmente sul pianeta terra, finendo per non giovare praticamente a nessuna delle altri componenti della divisione femminile. Certo l'intervento della Evans crea i presupposti per un prosieguo della rivalità in quel di Raw, oramai roster di appartenenza della Lynch, ma credo fermamente che ci sarebbero stati innumerevoli modalità per far sì che le due continuassero a feudare senza che la ormai ex doppia campionessa della divisione femminile perdesse così velocemente i privilegi tanto difficilmente conquistati.

La confusione che regna sovrana nelle scelte di booking della divisione femminile, e non solo, frena anche una costruzione logica delle faide che dovranno accompagnarci nei mesi a venire. Allo stato attuale solo una delle due campionesse ha un'avversaria designata per il prossimo appuntamento in PPV Stomping Grounds, dal momento che nell'ultima edizione Alexa Bliss, che sarebbe del roster di Raw, ha conquistato una shot al titolo di Smackdown sconfiggendo in un triple threat Charlotte Flair e Carmella. La situazione è ancora più intricata per quanto riguarda i titoli di coppia femminili che, dopo essere stati presentati in pompa magna, sono velocemente finiti nel dimenticatoio subito dopo la conquista da parte delle Iiconics in occasione di Wrestlemania. Da quel momento le due australiane non hanno mai difeso le loro corone, ne sono state coinvolte in storyline che potessero portare ad un match titolato. Nonostante il totale immobilismo l'ultima puntata di Raw ha coinvolto il duo Kay-Royce in un angle con la strana coppia formata da Alexa Bliss e Nikki Cross, che a questo punto potrebbero candidarsi come prossime sfidanti agli allori di coppia. Poco importa che questa rivalità possa scaturire da una tazza di caffè fatta cadere dalle mani di Alexa, da un paio di puntate presentata come una bevitrice compulsiva di caffè, allo stato attuale del booking anche una motivazione così labile può far accedere qualcuno ad un'opportunità titolata. Probabilmente la presenza dell'ennesimo show saudita, dove le donne sono state nuovamente estromesse, giustifica che Stomping Grounds, che sarà comunque un appuntamento di transizione, verrà organizzato frettolosamente e con storie riciclate. Tale scelta porterà certamente ad intascare gli ingenti finanziamenti arabi, ma potrebbe rappresentare l'ennesimo buco nell'acqua di casa Stamford. Organizzare un PPV mediocre, o comunque scarsamente significativo, potrebbe innescare una spirale negativa negli eventi settimanali della WWE che potrebbero confermare gli scarsi ratings dell'ultimo periodo, o comunque scontentare un WWE Universe già sul piede di guerra a causa delle scellerate scelte di booking che stanno caratterizzando gli ultimi periodi.

Inoltre in questo particolare momento storico la federazione dovrebbe fare particolare attenzione a non commettere errori che possano allontanare ulteriormente gli appassionati verso altri lidi. La divisione femminile, così come quella maschile, dovrebbe avere almeno un personaggio che sia capace di trainare l'intero movimento e renderlo maggiormente riconoscibile. Per quanto concerne le donne di sicuro la scelta ottimale sarebbe quella della Lynch, visto e considerato l'enorme mole di lavoro in termini di booking nei suoi confronti. Raramente ho visto una lottatrice mettere d'accordo mark e smart, nonostante questi ultimi abbiano cominciato a manifestare un principio di insofferenza nei confronti dell'attuale campionessa di Raw, ed è per questo che credo che la WWE non possa prescindere dalla sua lottatrice di punta proprio in un momento che vede nascere una pericolosa rivale che punta, probabilmente più su lungo termine, a creare una vera e propria alternativa al monopolio della WWE.

Certo la prima prova della AEW sicuramente non ha messo in evidenza la propria divisione femminile, anzi credo che il fatal four way match femminile della federazione posseduta dal facoltoso Tony Khan abbia rappresentato uno dei momenti più bassi del positivo evento Double Or Nothing. Colpa probabilmente di un roster femminile ancora troppo esiguo che ha portato sul ring performer troppo acerbe o decisamente fuori forma. Nayla Rose e Kylie Rae sono apparse decisamente timide e non ancora pronte al grande salto, mentre Awesome Kong, nonostante fosse stata aggiunta al match solo all'ultimo momento per sfruttare l'effetto sorpresa, ha davvero deluso le aspettative risultando macchinosa ed impacciata. A spuntarla è stata la dottoressa Britt Baker che fin dalle prime battute è sicuramente sembrata maggiormente carismatica ed a proprio agio rispetto alle sue tre avversarie, sebbene non si sia particolarmente distinta. Ugualmente poco coinvolgente anche il match che ha coinvolto Shida, Riho e Mizunami contro il team formato dalla Kong, dalla Sakura e da Yuka Sakazaki, veramente troppo confusionario e pieno di manovre fini a se stesse. Il match fra le atlete orientali, inoltre, ha peccato anche nella scelta dello stile della contesa, decisamente troppo lontano dagli standard del wrestling femminile americano ed infarcito di siparietti difficili da godere per uno spettatore non avvezzo allo stile nipponico. Sicuramente quando la AEW avrà uno show settimanale nel quale sviluppare feud e rivalità anche la divisone femminile avrà la possibilità di crescere, magari puntando sull'ingaggio di nuove atlete, andando così ad insidiare anche il wrestling femminile di casa Stamford.

Prima di chiudere vorrei spendere qualche parola sul match titolato femminile di NXT, svoltosi nell'ambito della venticinquesima edizione di Takeover. Il match fra la campionessa Shayna Baszler e la sfidante Io Shirai non ha offerto uno spettacolo degno del resto della card dell'evento, ad eccezione di qualche spot veramente spettacolare della wrestler giapponese, ma ha creato le basi per una rivalità che credo si svilupperà nei prossimi mesi. Volendo osservare il match da questo punto di vista, sembra corretto che il primo capitolo della saga non abbia offerto uno spettacolo particolarmente ricco. La faida ha bisogno di tempo per evolvere in qualcosa che coinvolga più personalmente le due lottatrici in questione, soprattutto se si ricorrerà all'utilizzo di una stipulazione speciale. Il personaggio della Baszler è oramai ben definito da molto, mentre ritengo che la Shirai necessiti ancora di tempo per potersi distinguere dalle altre performer giapponesi che ultimamente hanno fatto le fortune del roster giallo-nero. Tale crescita ha sicuramente beneficiato della promozione di Kairi Sane nel main roster dal momento che l'alleanza con la principessa pirata stava finendo per appiattire il character della Shirai in favore della più nota Kairi, almeno in ambito americano. Una volta separatasi dalla sua partner la Shirai ha cominciato a mostrare tutto il suo carisma e le sue abilità, finendo per rivaleggiare alla pari con una Shayna Baszler che, fino ad oggi, aveva sempre facilmente asfaltato tutte le proprie sfidanti. Trovo interessante che la nipponica stia spesso usando un bastone da kendo per sopperire all'inferiorità numerica rispetto alla campionessa ed alle sue fide guardaspalle Jessamyn Duke e Marina Shafir, perché credo che sia il preludio all'organizzazione di un match femminile senza squalifiche, merce davvero molto rara in WWE, che possa rappresentare un interessante capitolo finale del feud. Un altro elemento interessante di questa rivalità è sicuramente rappresentato dalla presenza di Candice LeRae, che si è fin da subito schierata con la Shirai per fronteggiare Shayna e le sue compagne. Ho sempre ritenuto che Candice avrebbe dovuto avere più spazio nelle storyline di NXT, e credo che inserire la signora Gargano nelle vicende del feud titolato rappresenti la strada più veloce e sicura per mettere in risalto le doti della lottatrice. Se fino ad ora Candice ha rivestito un ruolo marginale nelle vicende fra la campionessa e la sua sfidante, credo che nei prossimi mesi il coinvolgimento della LeRae diverrà sempre più importante. Tale scelta, oltre ad elevare lo status della wrestler californiana, potrebbe anche portare ad una rivalità con Io Shirai che permetterebbe alla divisione femminile di NXT di proporre qualcosa di inedito al termine dell'attuale storyline. Personalmente credo che la Baszler abbia fatto il suo tempo in quel di NXT e che dopo Summerslam possa fare il suo debutto nel main roster. Quindi costruire coerentemente Candice nei mesi estivi permetterebbe alla WWE di aver immediatamente qualcuno di credibile da poter opporre alla Shirai, qualora la Baszler venisse proiettata nel main roster al termine del feud con la stessa nipponica.

Con le considerazioni sulla divisione femminile di NXT si chiude questa edizione di Natural Selection, che spero sia stata di vostro gradimento. L'appuntamento, qualora lo vogliate, è fra quattro settimane sulle pagine di tuttowrestling.com

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