Natural Selection #10

Bentornati sulle colonne di Natural Selection, l'editoriale mensile che si occupa del lato femminile del wrestling.


Stomping Grounds non era un appuntamento dal quale ci si aspettava molto, ed infatti la gran parte degli appassionati ed addetti ai lavori non aveva esitato a definire l'evento, svoltosi nella città di Tacoma, come il più classico dei PPV di transizione. A contribuire a rendere ancora meno interessante l'evento ci aveva pensato anche una card poco avvincente ed infarcita di match di facile lettura ed agevolmente pronosticabili. Di certo la federazione era a conoscenza dello scarso interesse del proprio universe nei confronti dell'evento, testimoniato dalla scarsissima affluenza da parte del pubblico, ma non ha apportato alcun correttivo dell'ultimo minuto per cercare di creare un minimo d'interesse verso un appuntamento che sembrava essere snobbato anche da parte dei fan più accaniti del prodotto WWE.

Anche gli incroci femminili della card non si presentavano particolarmente interessante, dal momento che, per motivi diversi, le due difese dei massimi titoli femminili non erano sorretti né da un booking decente, né tantomeno da scontri inediti o comunque degni di generare interesse nel pubblico. Premetto, prima di cominciare un analisi più dettagliata, che ho il sentore che la federazione abbia deciso di mettere in freezer la divisione femminile e la ormai famigerata rivoluzione. Credo sia innegabile che, dopo il picco di massimo interesse raggiunto con il main event dell'ultima edizione di Wrestlemania, la federazione non abbia più creato delle storyline particolarmente coinvolgenti per le proprie atlete, limitandosi a contrapporre alle campionesse in carica delle sfidanti senza alcuna logica. La situazione è stata resa ancora più caotica dalla “geniale” introduzione della Wild Card Rule che ha finito per saturare il tempo dedicato alla divisione in rosa, già esiguo, proponendo sempre le stesse atlete sia in quel di Raw che in quel di Smackdown.

Il booking femminile, e non solo, è quindi figlio di tale scenario, che sta fortemente penalizzando la divisione femminile sia in termini di spazio che di contenuti. La visibilità delle atlete non coinvolte nelle faide titolate è mortificata dall'impossibilità di essere messe in mostra negli eventi televisivi, visto che tutto lo spazio dedicato al roster femminile viene costantemente occupato da pochissime atlete. Tale scelta non solo non permette alla federazione di creare un ricambio all'altezza per la corsa ai titoli, ma finisce per rendere soporifera la presenza delle solite tre o quattro atlete che compaiono simultaneamente sia a Raw che a Smackdown.

Stomping Grounds, ovviamente, ha seguito i dettami dell'attuale trend portando sul ring due incontri femminili che non facevano presagire nulla di buono, ma che a conti fatti sono risultati migliori di quanto le aspettative facessero presagire. In particolare ho trovato soddisfacente la difesa titolata di Becky Lynch contro Lacey Evans, soprattutto se consideriamo che il feud non aveva di certo supportato le due contendenti. Fin da Money In The Bank le interazioni fra la Lynch e la Evans sono state ripetitive e monotone, l'intera faida si è retta sulla contrapposizione fra la sofisticata Lacey e la più mascolina Becky ed il conseguente snobbismo della heel nei confronti dei modi certamente più spicci della campionessa irlandese. Sfortunatamente il concetto è stato fissato nei primi approcci fra le due atlete, e riproposto, in tutte le salse, di settimana in settimana senza nessun tipo di sviluppo. Alla luce di un feud così piatto era facile immaginare un match poco coinvolgente e scarsamente supportato dal pubblico, invece le due wrestler hanno imbastito un lottato molto gradevole e coerente. L'incontro è stato portato avanti dalla Lynch, che in alcuni momenti ha letteralmente dominato la sua avversaria, ma anche Lacey ha avuto dei momenti di gloria nello svolgimento del match, recitando bene la sua gimmick anche nel lottato. Purtroppo il finale ha davvero rovinato un buon match, dal momento che la Evans ha ceduto immediatamente nel momento in cui la wrestler celtica ha applicato la sua manovra risolutiva. Innegabilmente la federazione continua a proporci Becky Lynch come la più temibile delle proprie atlete, ma se si vuole rendere credibile la sua avversaria sarebbe opportuno che questa resistesse più a lungo alle offensive portate dalla campionessa. La Evans, come vedremo più avanti, non è stata un avversaria di transizione, e quindi dovrebbe essere bookata diversamente. Non sindaco sul comportamento vigliacco ed opportunistico della heel ne tantomeno sulle sconfitte subite, ma se la WWE vuole puntare sulla lady dovrà costruirla diversamente soprattutto rendendola maggiormente resistente alla manovra finale della sua nemesi.

Completamente diversa è la situazione sul versante Smackdown che ha visto affrontarsi la campionessa Bayley ed Alexa Bliss, sempre più impegnata in uno strano rapporto con Nikki Cross. L'incontro non ha certamente brillato nella fase del lottato, anzi è sembrato un lungo angle dedicato alla manipolazione della Bliss nei confronti della lottatrice scozzese, ma ha creato le basi per sviluppare il rapporto fra le due lottatrici di Raw ed il conseguente feud contro la campionessa dello show blu. Sebbene la storyline sembra coinvolgere maggiormente la sfidante e la sua alleata, credo che la stessa Bayley stia beneficiando di questo feud. Da quanto ha incassato la valigetta del MITB, laureandosi campionessa ai danni di Charlotte Flair, la lottatrice californiana ha mutato alcune parti della sua personalità che forse ne avevano rallentato l'ascesa fin da quando è stata promossa nel main roster. La Bayley di oggi, pur rimanendo face, sta limando alcuni comportamenti troppo infantili della sua gimmick, come l'abbracciare gli spettatori durante il suo ingresso o regalare ai bambini dei gadget del suo costume. La WWE ci sta proponendo una wrestler più risoluta e concentrata, soprattutto alla luce di un'avversaria fortemente psicologica come Alexa Bliss che mira a distruggere agli occhi della Cross l'immagine di una Bayley totalmente postiva. Tale evoluzione della gimmick della hugger è visibile anche sul ring dal momento che lo stile di lotta della campionessa dello show del martedì sera appare più concreto ed aggressivo, scevro dai fronzoli eccessivi che hanno accompagnato le prestazioni di Bayley fin da quando è approdata nel main roster. Paradossalmente questo feud non sembra invece apportare nulla di nuovo ad Alexa Bliss che, ancora una volta, si trova nella situazione di coesistere con un'alleata da sfruttare e manipolare a suo piacimento. Certo Nikki Cross non è Nia Jax, ma, al netto delle differenze fra le due, la situazione appare molto simile al periodo in cui la Bliss si faceva spalleggiare dalla Jax. Ovviamente l'amicizia fra le due non è destinata ad andare avanti per molto, già a Stomping Grounds uno sconsiderato intervento della Cross ha finito per danneggiare Alexa, e non credo che ci vorrà tempo prima che Nikki combini qualche altro errore che finirà per far montare la Bliss su tutte le furie. Nonostante ciò non darei per scontato che sia Alexa a rivoltarsi contro la scozzese, la natura folle della Cross potrebbe portare ad un turn heel inaspettato dell'ex componente dei Sanity in uno scenario molto simile al turn heel di Shane nei confronti di The Miz. Certo questo comporterebbe un face turn della Bliss, che reputo una ottima heel naturale, ma il tradimento di Alexa nei confronti della sua nuova amica sarebbe davvero troppo telefonato. Sarà interessante capire se le tensioni fra le due monteranno già ad Extreme Rules, dove la Bliss sfiderà di nuovo Bayley in virtù dell'affermazione di Nikki sulla campionessa, oppure se le incomprensioni fra le due sfoceranno più lentamente magari in tempo per Summerslam o per la programmazione post estiva della federazione. In ogni caso credo che sarà ancora una stramberia della Cross ad impedire l'affermazione di Alexa, e che da questo errore la situazione possa degenerare verso uno scontro fra la bionda di Columbus e la folle di Glasgow.

Purtroppo il coinvolgimento del roster femminile nell'ultimo PPV non si è esaurito alla disputa dei due match titolati, ma ha riguardato anche il main event disputato fra Seth Rollins e Baron Corbin. La scelta dell'arbitro speciale da parte di Corbin rappresentava l'unico enigma di un PPV che, come già detto, si presentava avaro di sorprese, ed effettivamente credo che nessuno di noi immaginasse che la scelta sarebbe ricaduta su Lacey Evans. Nelle puntate precedenti all'evento in PPV Seth Rollins aveva massacrato a colpi di sedia chiunque fosse stato contattato dall'ex Constable per fare da arbitro della contesa, e quindi la scelta di scegliere una donna avrebbe garantito che il campione universale non avrebbe scatenato la sua furia nei confronti della direttrice di gara. In chiave mark la scelta di Corbin rasenta la genialità, ma non appena la Evans ha fatto il suo ingresso in veste di arbitro speciale credo sia stato chiaro a tutti che presto o tardi Becky Lynch avrebbe fatto il suo ingresso e riequilibrato la situazione a favore di Seth. Ovviamente il match, o meglio il mega angle, fin dalle prime battute è stato totalmente a favore di Corbin, aiutato dalla totale parzialità di Lacey nei suoi confronti. Con il passare dei minuti abbiamo assistito ad un prevedibilissimo crescendo delle scorrettezze del duo Corbin-Evans nei confronti del campione, caratterizzato da ogni tipo di clichè tipico dei match con arbitro speciale heel. Ancora più prevedibile l'intervento risolutivo delle Lynch, che in pochi minuti ha spazzato via la sua avversaria ristabilendo l'ordine necessario per una facile vittoria di Rollins sul suo sfidante. Il booking poteva anche essere accettabile, sebbene trito e ritrito, ma non possiamo non tener conto che la Lynch, oltre ad essere in feud con la Evans, è anche la compagna di vita dello stesso Rollins.

Fin da quando la relazione fra Seth e Becky è diventata pubblica, la WWE ha pensato a come sfruttare il legame sentimentale fra i due attuali campioni di Raw: Dapprima i due sono stati protagonisti di brevi intermezzi nel backstage, poi Becky ha accompagnato Rollins in ambulanza quando Brock Lesnar ha distrutto l'attuale campione di Raw fino ad arrivare al coinvolgimento totale della coppia in occasione del main event di Stomping Grounds. Personalmente non approvo tale scelta da parte della federazione e resto convinto che sia giusto separare la sfera privata da quella professionale, soprattutto se la propria relazione amorosa deve essere sbattuta in prima serata dinnanzi ad una miriade di spettatori. Di sicuro questa scelta appare vantaggiosa, per la federazione, in un periodo veramente penoso da un punto di vista creativo dal momento che la storyline si scrive veramente da sola, tuttavia i due fidanzati non mi sembrano particolarmente a loro agio in questa situazione. Infatti sia nel finale del PPV che nel successivo Raw gli sguardi dei due sono sembrati molto imbarazzati ed i loro comportamenti fortemente innaturali. In particolare la Lynch sembra essere un pesce fuor d'acqua in questo contesto, sebbene la storyline insista sui suoi comportamenti poco femminili, e più di una volta l'espressione del suo sguardo sembra essere persa e fortemente imbarazzata mentre abbraccia il suo Seth. Inoltre non bisogna dimenticare che insistere su questi due feud incrociati sembra davvero al di fuori di ogni logica, infatti sia Corbin che la Evans sono stati ripetutamente sconfitti dai due fidanzati, anche in maniera netta, e quindi non c'è alcun motivo per continuare a regalare opportunità titolate ai due heel piuttosto che inserire nel giro titolato qualche altro nome. In barba a questo ragionamento ad Extreme Rules, prossimo appuntamento in PPV, avremo un mixed tag team match che vedrà in palio entrambi i titoli di Raw, spero e credo che l'ennesima sconfitta dei due heel, la cui affermazione mi meraviglierebbe davvero molto, possa mettere la parola fine agli incroci fra i quattro wrestler, creando delle nuove rivalità in vista del più importante Summerslam.

Se il main roster è avaro di soddisfazioni lo stesso non si può dire di NXT dove, nonostante la Baslzer sia ancora saldamente al comando della divisione, le sorprese non sembrano mancare nell'ambito femminile. Lo steel cage match fra la campionessa e la nipponica Io Shirai sembrava essere soltanto un altro capitolo della lunga rivalità fra le due atlete coinvolte, ma in realtà il booking aveva riservato a tale scontro un significato importante dal punto di vista narrativo. Solo nello scorso numero avevo sottolineato come la presenza di Candice LeRae all'angolo della wrestler giapponese avrebbe potuto rappresentare uno spunto per creare una nuova rivalità in occasione della vittoria della Shirai oppure dell'approdo di Shayna nel main roster, ora nonostante la Shirai sia uscita sconfitta dalla contesa credo che in pochi si sarebbero auspicati, senza leggere i risultati dei tapings ovviamente, che il genio del cielo avrebbe potuto abbracciare il lato oscuro e turnare heel attaccando l'amica che l'aveva difesa dai ripetuti attacchi del trio formato da Shayna e le sue fedeli Duke e Shafir. Ho trovato davvero coinvolgente sia il match, lottato sugli ottimi standard ai quali NXT ci ha da tempo abituati, sia il finale che, come già detto, ha visto rivoltarsi inaspettatamente Io contro Candice. In particolare ho reputato davvero interessanti anche la modalità e le motivazioni che hanno provocato il repentino cambio di attitudine da parte della Shirai. Nessuna motivazione cervellotica o intricata, ma un turn vecchio stile dove la face, frustrata dall'ennesima sconfitta sporca contro una rivale comunque temibile, decide di riversare tutta la frustrazione accumulata sulla propria partner senza alcuna remora e nel modo più violento ed insensato possibile. Buona anche la scelta di far cominciare a parlare subito la Shirai in giapponese, credo che un buon turn heel di un atleta straniero debba essere sempre supportato dal ricorrere alla propria lingua madre. In questo modo la lottatrice ha immediatamente preso le distanze dal pubblico, cominciando fin da subito a creare heat nei propri confronti. Anche in chiave organizzativa trovo che il turn sia molto sensato, anche nelle tempistiche. Avevo già fatto presente che la lottatrice del sol levante aveva dei tratti caratteriali ed una gimmick che poco la differenziavano dalle altre nipponiche transitate ad NXT, in particolare Asuka, e quindi far passare nelle schiere dei cattivi la talentuosissima atleta orientale può creare un netto senso di distinzione nei confronti sia di Asuka che dell'ex tag team partner Kairi Sane. Questa scelta, oltre a favorire lo sviluppo dell'interessata, gioverà sicuramente anche a Candice che potrà creare un feud con la Shirai che, presto o tardi, coinvolgerà anche il titolo femminile dello show giallo-nero. Resto fortemente convinto che Shayna sia pronta per il grande salto, ed in questo modo NXT si troverebbe nella situazione di avere già due sfidanti credibili per il post Baszler, magari dopo che la regina di picche renderà vacante la cintura post promozione, senza investire tempo e risorse nello sviluppo di atlete che, pur talentuose, sono attualmente lontane dalla zona titolata. Inoltre il feud tra la nipponica e la moglie di Johnny Gargano lascerebbe ancora un po' di tempo allo sviluppo di Bianca Belair e Mia Yim, che reputo saranno le prossime protagoniste delle vicende femminili del territorio di sviluppo.

Mentre la divisione femminile di NXT riesce a creare match entusiasmanti e coinvolgenti, lo stesso non si può ancora dire della divisione femminile della AEW. Anche gli incontri in rosa di Fyter Fest, secondo appuntamento della nuova federazione di Jacksonville, non hanno invertito la rotta rispetto a Double Or Nothing. Ho trovato davvero noioso l'incontro tra Allie e Leva Bates, soprattutto se consideriamo che, a detta di molti, l'ex wrestler di Impact dovrà ricoprire un ruolo rilevante nello scacchiere femminile della AEW. La maggior parte dell'attenzione è stata riservata alla sua avversaria, che trovo abbia una gimmick davvero terribile, sebbene fosse chiaro che avrebbe perso la contesa in favore della più quotata Allie. Capisco che la heel abbia il compito di far risaltare la face tramite un comportamento odioso, ma quando l'unico modo per mandare over la propria avversaria è quello di chiedere di fare silenzio come se si fosse in una biblioteca credo che il pubblico davvero non possa appassionarsi più di tanto alla contesa. Lo stile comedy del match, ammesso che abbia divertito qualcuno, non si sposa con l'utilizzo che la federazione vorrà fare dell'ex adepta di Su Yung e di conseguenza sarebbe stato meglio rimandare l'esordio di Allie, considerato che ha già un match programmato contro Brandi Rhodes in occasione di Fight For The Fallen, oppure di opporla ad un'altra contendente.

Decisamente migliore è stato il triple threat che ha coinvolto Nayla Rose e le due nipponiche Riho e Yuka Sakazaki, nonostante una parte iniziale troppo focalizzata su una prevedibile alleanza delle due asiatiche contro una Nayla Rose nettamente più potente. Ho apprezzato che Riho e Yuka abbiano accantonato il loro modo di stare sul ring tipicamente giapponese, proposto in occasione di Double Or Nothing, per abbracciare uno stile di lotta più consono ai canoni nordamericani, anche considerato che la terza atleta coinvolta avesse una fisicità ed un background completamente diverso rispetto al loro. Il match ha avuto dei momenti esaltanti ed ha coinvolto il pubblico presente anche grazie ad un esito non scontato che ha visto trionfare Riho, nonostante i favori del pronostico fossero ad appannaggio della Rose. La natura degli spettacoli della AEW, che non hanno ancora uno spazio televisivo settimanale, sicuramente danneggia maggiormente la divisione femminile, soprattutto se consideriamo che non abbiamo ancora visto impegnate tutte le atlete attualmente sotto contratto con la federazione di Tony Khan. La nascita dell'appuntamento settimanale con la AEW, a partire da Ottobre, potrà dirci se in quel di Jacksonville intendano puntare anche sul wrestling femminile oppure se la atlete avranno uno spazio ridotto e poco significativo. Certo sembra innegabile che finora i match femminili siano coincisi con i momenti meno interessanti dei due eventi targati AEW, ma bisogna tener conto che la divisione conta ancora poche atlete e che lo spazio dedicato agli incontri femminili sia stato davvero esiguo se paragonato agli incontri della controparte maschile. Personalmente credo che Cody e soci non ignoreranno la divisione in rosa, sebbene questa scelta dovrebbe essere suffragata da un aumento di star power della divisione stessa.

Natural Selection finisce qui spero che la lettura sia stata piacevole ed interessante, vi aspetto fra quattro settimane per un nuovo numero sempre qui in esclusiva sulle pagine di tuttowrestling.

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