Natural Selection #1

Cari lettori,
Sono Fabio Cesarano e voglio darvi il più caloroso benvenuto al primo appuntamento con un nuovo editoriale, Natural Selection. All'interno di questa rubrica intendo analizzare e valutare la situazione del roster femminile degli show della WWE, anche attraverso riflessioni riguardanti le componenti della divisione in rosa e la loro integrazione negli show. Ma bando ai preamboli e cominciamo subito a parlare delle quote rosa di Stamford, vi auguro buona lettura!
Il 28 Ottobre segnerà un passo fondamentale della rivoluzione femminile, dal momento che andrà in scena WWE Evolution, il primo evento in PPV completamente dedicato all'universo femminile.
Fin dall'annuncio di questo evento, fatto da Stephanie McMahon al cospetto di tutte le superstars femminili schierate e sorridenti, la federazione non ha mai perso occasione per pubblicizzare e ricordare agli appassionati l'importanza e la sacralità di questo appuntamento speciale, come se Evolution rappresentasse la pietra miliare della consacrazione femminile, e più in generale un traguardo fondamentale del wrestling.
Personalmente trovo molto ipocrita la scelta della federazione di Stamford. Questo evento sembra essere un contentino per la passata esclusione dallo show saudita e per la prossima estromissione da Crown Jewel. La WWE continua ad inneggiare ad una fantomatica rivoluzione femminile, ma a conti fatti si tratta di una rivoluzione di plastica, o quantomeno incompleta. Certo è innegabile che le donne abbiano fatto strada da quando venivano utilizzate in siparietti sexy, o comunque tenute in conto più per le loro qualità fisiche che per quelle atletiche. Negli anni abbiamo assistito ad ogni genere di mercificazione, culminati con lo strip poker mandato in onda durante la seconda vita dell'ECW. Ma basta l'aver tolto il fattore “sessuale” per poterla definire rivoluzione?
Da quando la WWE ha deciso di utilizzare diversamente il proprio parco atlete, abbiamo assistito al coinvolgimento delle wrestler in molti gimmick match tradizionalmente riservati agli uomini, come Royal Rumble, Money In The Bank e tanti altri, ma la vera e propria rivoluzione non si è mai compiuta. Tale incompiutezza è sotto i nostri occhi tutte le settimane guardando gli show che, quasi mai, propongono un livello di lottato all'altezza o storyline credibili ed intricate. La stessa feud fra Charlotte Flair e Becky Lynch che adesso traina la divisione, non brilla certo per originalità , e se attira l'attenzione del pubblico è solo a causa della bravura delle due contendenti. Mentre a Raw, nonostante l'ingaggio di una figura iconica come Ronda Rousey, la WWE ha dovuto addirittura scongelare le gemelle Bella, che sono all'antitesi del concetto rivoluzionario dal momento che non hanno mai particolarmente colpito per le loro doti sul ring. Inoltre i vari show non propongono feud non titolate, e quindi le restanti atlete vengono coinvolte in match quasi casuali o comunque non sorretti da rivalità a medio-lungo termine.
Organizzare un PPV totalmente al femminile avrebbe avuto senso solo se la divisione fosse supportata da una costruzione adeguata e lungimirante, mentre attualmente la card di Evolution presenta incontri che non rappresentano la resa dei conti di feud già lungamente presenti negli show settimanali, ad eccezione della feud titolata di Smackdown. Anche l'idea dello scontro generazionale che coinvolgeva i match fra Alexa Bliss e Trish Stratus e l'incrocio Mickie James-Lita aveva portato a due match senza alcun tipo di costruzione, ad eccezione di un segmento durante il quale la Bliss si lamentava del rude comportamento di Trish Stratus durante una sessione di autografi svoltasi quando la Bliss era solo una ragazzina. Tale costruzione è stata ritenuta talmente insignificante che si è deciso di creare un solo tag team che vede da una parte le due heel e dall'altra le due leggende. Questa decisione, secondo me, è una delle maggiori prove a testimonianza della fretta eccessiva che la federazione ha di organizzare uno show interamente al femminile.
Detto questo, fino a che punto Evolution rappresenta il premio al costante miglioramento della divisione rosa?
Personalmente credo che la federazione avesse bisogno di creare un evento che la potesse riabilitare nei confronti dell'opinione pubblica, per aver estromesso le donne dagli eventi sauditi. Una decisione politically correct che rispecchia una parità di genere da ostentare e nella quale la federazione dimostra di non credere realmente. Rinunciare alle grosse cifre offerte dall'Arabia Saudita sarebbe stato un suicidio economico, e per questo motivo la WWE ha deciso di accettare le restrizioni poste dalla rigida cultura saudita nei confronti del gentil sesso.
Ovviamente questa scelta rappresenta un enorme incongruenza con il concetto rivoluzionario che ormai viene sbandierato ad ogni occasione da Stephanie McMahon e quindi, come dicevo prima, è probabile che la dirigenza di Stamford abbia pensato di correre subito ai ripari organizzando uno show dedicato alle estromesse in modo da riabilitarsi con l'opinione pubblica. In pratica a fine Ottobre si celebrano le donne ed i loro progressi, ma ad inizio Novembre verranno nuovamente escluse per ragioni puramente commerciali ed economiche.
Sicuramente il livello del wrestling femminile oggi è molto più elevato rispetto al passato, grazie alla presenza di atlete maggiormente preparate, ma questa condizione dovrebbe essere sfruttata a dovere per creare una vera e propria rivoluzione che sia credibile. Un PPV dedicato completamente ad una singola divisione dovrebbe sancire il radicarsi di quella stessa divisione, per far si che venga ricordato come l'evento che ha davvero consacrato la parità di genere.
Evolution, invece, potrebbe rappresentare solo un enorme fuoco d'artificio, che esaurito il suo effetto riporterà la donne allo stesso status del quale godono attualmente, e non credo che l'introduzione di qualche nuovo titolo secondario (qualora accada) e del coinvolgimento di qualche leggenda possa spostare più di tanto l'ago della bilancia rivoluzionaria.
Per oggi è tutto. Spero di essere riuscito a coinvolgervi e vi ringrazio per avermi dedicato un pò del vostro tempo.
Vi saluto e vi aspetto per il prossimo appuntamento con Natural Selection sulle pagine di TW.