5 Star Frog Splash #200 – Bayley & Sasha Banks

Ho una strana ma familiare sensazione di déjà vu. Mi sento un po’ come deve essersi sentito Marty McFly in Ritorno al Futuro o i protagonisti della serie Netflix Dark dopo uno dei loro molteplici viaggi temporali quando, completamente spaesati da quello che vedono intorno a loro, chiedono a qualcuno del posto “In che anno siamo?”. Ecco, la domanda che potrei fare io è “A che PPV WWE siamo?”. Perché indipendentemente da quando ci troviamo a discuterne – la settimana prima di Money in the Bank, di Backlash, di Extreme Rules – la sensazione che mi pervade è sempre la stessa: ma perché la WWE ha fatto questo PPV? Sì, lo so che ci sono gli accordi internazionali, gli show già venduti, il WWE Network da promuovere. La mia è più una domanda retorica, considerando che ogni volta che guardo laconicamente alla card di un PPV WWE a pochi giorni dallo stesso mi sento come se la WWE abbia messo su l’evento senza alcuna voglia né impegno, ma solo perché deve per le ragioni di cui sopra. E poi, francamente, non c’era alcun bisogno di cambiare il nome dell’evento in “The Horror Show at Extreme Rules”, che sarebbe stato uno spettacolo dell’orrore si era già inteso da quando la card dello show ha iniziato a prendere forma, ma certamente non per le ragioni ricercate dalla WWE. La sensazione c’era già dall’inizio, la certezza si è avuta con le stipulazioni degli ultimi match annunciati, in particolar modo ovviamente con l’Eye for an Eye match sancito la settimana scorsa.
Affrontiamo di petto l’elefante nella stanza e parliamo di questa stipulazione che sta facendo accapponare la pelle a chiunque segua il wrestling. E se non lo seguite in questo momento fate bene, ma mi tocca spiegarvi la stipulazione: in pratica vince il match chi riuscirà a enucleare l’avversario. “Enucleare” è una parola molto figa che lo staff di Tuttowrestling ha imparato in questa settimana e che significa estrarre letteralmente il globo oculare, quindi Seth Rollins e Rey Mysterio per vincere dovranno fare esattamente questo. A questo punto le domande che vengono da porsi sono molteplici. In primo luogo: come pensa la WWE di mettere in scena questa cosa? Direi di scartare l’opzione che il perdente sia enucleato davvero, anche se trattandosi di Vince McMahon non ne sono poi così sicuro. Con una protesi finta? E come pensano di nasconderla e di rendere verosimile la cosa, considerato che perfino quando a dover essere messo in scena era un semplice bladejob i casi in cui questo sia stato realizzato bene (ovvero quando il wrestler non sia stato colto sul fatto o non si sia reso protagonista di un bagno di sangue a là Ric Flair) si contano probabilmente sulle dita di due mani, a voler essere generoso. Ma soprattutto, come pensano di gestire le conseguenze di questo match? Il perdente lotterà con una benda per sempre? Il match verrà probabilmente perso da Rey Mysterio, su questo siamo più o meno d’accordo tutti credo, e il fatto che il suo contratto sia in scadenza e che girino voci di un suo possibile ritiro non fa altro che corroborare questa ipotesi. Ma davvero in WWE hanno intenzione di far sì che l’ultimo match di Mysterio in carriera sia un match in cui “perde un occhio”? Roba da far accapponare la pelle al solo pensiero.
Non che gli altri match di Extreme Rules facciano rialzare un po’ il morale. Il Bar Fight tra Sheamus e Jeff Hardy è un’altra cosa così di pessimo gusto che penso che solo la WWE poteva uscirsene con un’idea del genere. E la notizia riportata da Tom Colohue secondo cui in WWE starebbero affossando apposta Jeff Hardy, ancora una volta perché il Charismatic Enigma non avrebbe alcuna intenzione di rinnovare il proprio contratto, è una cosa a cui non fatico assolutamente a credere. Vogliamo parlare di quanto alla WWE importi di Apollo Crews, considerato che la nuova cintura con cui sarà sostituito lo United States Title attuale non è stata nemmeno presentata da lui, bensì da un MVP che da manager punching ball che è stato negli ultimi mesi adesso dovrebbe essere un contendente plausibile alla cintura? Questo mentre i vari Ricochet, Cedric Alexander e Aleister Black fanno i lowcarder o gli aiutanti di altre storyline. E tra l’altro è una cosa un po’ preoccupante che Apollo non sia apparso nelle ultime due settimane a Raw. Come rovinare il regno di Drew McIntyre? Semplice, affibbiandogli la “cura Becky Lynch” e dandogli una serie di sfidanti inappropriati o inadatti come Dolph Ziggler, che non ha la minima possibilità di batterlo. E ho ufficialmente paura della stipulazione con cui se ne verrà fuori. L’unico match maschile di Extreme Rules che si salva in parte è Braun Strowman vs Bray Wyatt, benché anche in questo caso la stipulazione non faccia pensare a nulla di positivo. Dovranno giocarsela bene, anche se la storia tra Wyatt e Strowman giocata sulla permanenza dei due nella Wyatt Family e sul ritorno alle origini dell’ex Eater of Worlds è davvero una delle poche cose valide di questo PPV. Sono curioso di vedere chi vincerà e come si arriverà all’ultimo inevitabile scontro tra Strowman e The Fiend. Certo è che la stanno tirando per le lunghe – e lo stanno facendo bene, nonostante generalmente non eccellano affatto in questo.
Gli ultimi tre eventi in PPV sono una dimostrazione perfetta di questa tesi, considerato che in WWE stanno chiaramente guadagnando tempo per poi cercare di proporre qualcosa di simile a Wrestlemania una volta che sarà il momento di Summerslam. O almeno queste erano le loro intenzioni iniziali, quando pensavano che per agosto il problema Covid-19 sarebbe stato risolto e che avrebbero potuto ragionevolmente riavere il pubblico agli show. Le recenti dimostrazioni di genialità degli Stati Uniti e il loro ritorno a quella che è a tutti gli effetti la “fase 1”, con picchi di 70.000 contagi giornalieri, ha rimandato quantomeno a settembre questi piani e ora corriamo il rischio che anche Summerslam sia un “PPV di transizione”. Un concetto che è completamente sbagliato alla base ma che alla WWE non pare interessare granché, considerato che non si giocano nemmeno tutte le cartucce che avrebbero da spararsi (vedi alla voce AJ Styles, assente ancora una volta ingiustificato in PPV). Per fortuna c’è la divisione femminile. Una divisione che a volte salva letteralmente la vita alla WWE, benché la compagnia non stia facendo praticamente niente per far crescere la divisione. Sono come al solito fortunati ad avere un roster allucinante e a poterselo gestire anche al risparmio come fanno sempre, tanto un rimedio si trova sempre. Becky Lynch incinta, il loro feticcio Charlotte Flair fuori per una pausa? Niente paura, ecco Bayley e Sasha Banks, che trovano il modo di funzionare nonostante Bayley abbia un character ridicolo, Sasha sia trattata come personaggio di supporto ormai da anni e la loro storyline subisca continui ritardi e rimandi da quanto, quattro anni? E la divisione riesca a rimanere a galla più che degnamente nonostante la sua gestione ridicola e il fatto che fino a qualche settimana fa a Raw veniva data la luce dei riflettori alla ormai mummificata Natalya e a Nia Jax, oltre che alla sempiterna Charlotte Flair. Vedere Shayna Baszler e Bianca Belair di ritorno a Raw non mi pareva vero.
Fatto sta che i match femminili sono davvero l’unica cosa che mi interessa vedere a Extreme Rules. A cominciare da Asuka vs Sasha Banks, che se non se lo fossero giocato in una puntata qualsiasi di Raw del 2018 sarebbe un dream match inedito “degno di un PPV”. Poco da dire, sono due delle wrestler migliori del pianeta, entrambe trasformano in oro tutto quello che toccano, non vedo l’ora di vedere questo match, che paga forse solo il risultato un po’ scontato dato che sembra solo l’ennesimo tassello della storyline tra Sasha e Bayley eternamente in preparazione. Crediamoci, prima o poi vedremo un epilogo. Ad ogni modo non vedo Sasha diventare ora campionessa e togliere il momentum ad Asuka, soprattutto ora che hanno riportato la Baszler a Raw (non diciamolo a voce troppo alta che poi ci svegliamo). Bayley vs Nikki Cross è un altro match altamente scontato: Nikki non ha lontanamente lo status per poter essere campionessa di SmackDown. Potrebbe però essere un’ottima occasione per farglielo accrescere quello status, facendole disputare una prova di valore contro Bayley, un’altra che è capace di far disputare un buon match a chiunque, specialmente quando l’avversaria è capace come lo è indubbiamente la scozzese. Chiudo dicendo questo: Alexa Bliss, Asuka, Bayley, Becky Lynch, Bianca Belair, Candice LeRae, Charlotte Flair, Dakota Kai, Ember Moon, Io Shirai, Kairi Sane, Mia Yim, Nikki Cross, Rhea Ripley, Ruby Riott, Sasha Banks, Shayna Baszler, Shotzi Blackheart, Tegan Nox: seppur sparse tra tre roster diversi, questi oggi hanno a disposizione il loro miglior pool di talenti di sempre, con una innumerevole serie di dream match possibili (e una serie di comprimarie forse di minor valore ma che possono comunque crescere e diventare qualcuno). Se solo non si limitassero a fare il compitino (quando non sono addirittura controproducenti, come con lo schifo fatto con la permanenza di Charlotte Flair a NXT) potremmo assistere a qualcosa di imperdibile ogni mese. Ma si sa, lo slogan della WWE è “Sprechiamo talenti dal 1952”.
Poco più di otto anni fa il sottoscritto esordiva su Tuttowrestling.com, poco meno di otto anni fa questo editoriale esordiva su TW e con oggi tocca 200 numeri. Volevo prendermi un minuto per ringraziare tutti coloro che nel corso di questi anni si sono presi cinque minuti ogni tanto per leggere le fregnacce che scrivo, per commentarle e per criticarle (fondatamente): sarà probabilmente una banalità e un cliché ma senza di voi questo editoriale non esisterebbe. Il mio impegno da quindicinale è diventato mensile per “esigenze editoriali” (perché nel frattempo ho anche messo su un podcast e quindi ora le fregnacce le sparo anche lì) e per lasciare anche spazio ad altri editoriali e rubriche. Ma il mio impegno nei confronti dell’editoriale resta immutato come sempre. Ci vediamo, quindi, il mese prossimo con il numero 201 del 5 Star Frog Splash. Grazie.