A tu per tu con Salvatore Torrisi e Moreno Molla

Siamo nell’immediata vigilia di una autentica rivoluzione per il mondo del Wrestling in italia: la All Elite Wrestling è infatti ormai prossima al debutto sulle reti Sky, approdando per la prima volta nel panorama televisivo italiano. E sarà un debutto davvero col botto, con una programmazione estremamente completa; non soltanto infatti potremo vedere le puntate integrali di Dynamite meno di due giorni dopo la messa in onda negli Stati Uniti, ma anche tutti i Pay per View saranno disponibili sulla piattaforma Prima Fila. Il tutto, poi, con il commento in italiano.


E proprio in tema di commento in italiano, abbiamo avuto l’opportunità di intervistare in esclusiva Salvatore Torrisi e Moreno Molla, ovvero coloro che saranno, speriamo già da venerdì prossimo, le voci ufficiali della AEW su Sky Sport e Sky Prima Fila. Una opportunità per parlare a ruota libera del loro approccio al mondo del wrestling, della stessa AEW e di quello che sarà il loro stile di commento.

 “Ciao ragazzi e grazie ancora a voi ed a Sky per questa opportunità. Cominciamo subito con una bella domanda diretta. Stiamo realizzando questa intervista di venerdì (31 luglio – ndr) , per caso verso le 19/19:30 dovrò sintonizzarmi sulle reti Sky Sport?”

Salvatore: (ride) “Troverai altri eventi da vedere di sicuro, ma non ancora la AEW. Siamo pronti, l’accordo con la Federazione è stato raggiunto ma manca ancora qualche piccola formalità burocratica. Non conosco esattamente i dettagli, ma sono cose che speriamo di risolvere per andare in onda già venerdì prossimo, o male che vada venerdì 14. Però siamo davvero pronti e non vediamo l’ora di cominciare!”

 “Tutti non vediamo l’ora! Parliamo della vostra passione per il mondo del Wrestling: come è nata? Siete legati a qualche wrestler in particolare?”

Salvatore: “Io ho cominciato a seguirlo da bambino, un po’ come molti della mia generazione. Erano i tempi di Dan Peterson, e delle prime edizioni di Wrestlemania trasmesse in Italia. Ricordo ancora i grandi match di Hulk Hogan, Macho Man Randy Savage, Ultimate Warrior,  personaggi davvero fuori dal mondo. Tantissime emozioni, chiaramente anche uno sguardo più ingenuo rispetto a quello di oggi, ma la passione è nata lì. Poi nel corso degli anni la passione è stata coltivata un po’ con alti e bassi, anche considerata la difficoltà in alcuni anni di reperire degli incontri di wrestling in Italia. Agli inizi degli anni 2000 c’è stato il secondo boom, ho cominciato a lavorarci tramite il canale Classics on Demand della WWE e grazie a quello ho potuto farmi una cultura piuttosto ampia, considerato come sul canale andassero in onda anche match della WCW e della ECW. La passione è dunque diventata un lavoro, ed ora sono pronto a questa nuova avventura.”

Moreno:  “La mia base di partenza è la stessa, intorno al 1990. Ho cominciato a guardare la WWE con Wrestling Spotlight tra la quinta elementare e la prima media, tutti i miei compagni di scuola lo guardavano e non potevo certo essere da meno! Tutti tifavano per Ultimate Warrior, io invece ero per Hulk Hogan, ed uno dei primi grandi incontri che ho visto è stato proprio il match tra loro due a Wrestlemania 6, quindi immagina come ci rimasi male nel vedere Hulk perdere! Ironia della sorte, quando fui preso in considerazione anch’io per il discorso WWE 24/7 su Sky, il primo evento che ebbi occasione di commentare insieme a Michele Posa  fu proprio quello! Ma soprattutto è anche grazie al wrestling che è nata la mia grande passione per il rugby: stavo aspettando una edizione di Wrestling Spotlight, ma la puntata non andò in onda,  per trasmettere la Coppa del Mondo di Rugby del 1991. Inizialmente esclamai ‘ma cos’è questa roba?’, ma da lì in avanti sono diventato un grande appassionato di rugby.”

 “Appassionati di lungo corso, dunque”

Moreno: “Pensa che come regalo per la cresima chiesi ed ottenni il primo set di action figures della WWE uscito in Italia, con tanto di ring! Me li comprarono tutti, tranne Dusty Rhodes che non si trovava da nessuna parte”

 “Stavo per interromperti e chiederti proprio di Rhodes, è l’unico che manca anche alla mia collezione!”

Moreno: “Era davvero introvabile! Chissà perché solo lui..”

 “Veniamo alla AEW: una Federazione che si è affacciata da poco nel panorama del Wrestling, ma che ha già fatto cose davvero importanti..”

Moreno: “Io ho cercato di recuperare i loro show una volta saputo del mio ruolo da commentatore. Posso dirti che la mia prima impressione  è stata molto positiva: mi è piaciuta di più della WWE dell’ultimo periodo. Ho apprezzato prima di tutto la qualità dei loro incontri, ad esempio mi è piaciuto molto il recente match tra Cody ed Eddie Kingston. Un grande incontro,  in particolare l’aver usato le puntine da disegno, quella costruzione più estrema che magari la WWE, per la necessità di mantenersi  rigorosamente ‘adatta’ al pubblico under 14, non propone più. E’ certamente un qualcosa di diverso, che dunque ci permetterà di raccontare le cose altrettanto diversamente.

Salvatore: “La AEW punta in partenza senza dubbio ad un pubblico diverso rispetto a quello della WWE. E potrebbe essere un pubblico che non si ritrova più in quest’ultima, che magari ha perso interesse negli ultimi anni e che potrebbe ritrovarlo vedendo il wrestling della AEW, più simile a quello dei primi anni 2000 e della seconda metà degli anni 90. Certo non mancano anche le evoluzioni più moderne, ad esempio un wrestling più tecnico ed acrobatico che strizza l’occhio a chi ama la lucha libre o le federazioni indipendenti. Un prodotto molto completo,  che può soddisfare tutti quelli che amano vedere il wrestling ‘sul quadrato’, quelli che certamente apprezzano i promo ma poi vogliono anche il ring come ‘piatto principale’. Ecco,  credo che in questo momento la AEW sia il prodotto più adatto e più completo in primo luogo per i ‘puristi’”.

 “Indubbiamente la prima realtà quantomeno in parziale contrapposizione al dominio WWE da anni a questa parte..”

Moreno: “Io non so se si può già parlare di futuro sorpasso alla WWE..”

Salvatore: “No..”

Moreno: “..però è una Federazione che ha tante aspettative, che sta investendo molto. Siamo ancora a Davide contro Golia, però stanno certamente facendo delle buone mosse. Il materiale tecnico c’è, sia sulla scena maschile che su quella femminile, il potenziale anche a livello di pubblico e fan-base non manca, insomma è un prodotto che ha già un grosso seguito. In Italia ad esempio non mi aspettavo ci fosse così tanta seguito già prima di trasmetterlo, abbiamo riscontrato un interesse enorme, c’è molto fermento su quando inizieremo..”

 “Non a caso è stata la prima domanda a gamba tesa che vi ho fatto subito!”

Moreno: “Anche per noi c’è molto fermento, ma contiamo davvero di superare queste piccole difficoltà burocratiche e partire a brevissimo.”

 “Come vedete, il potenziale pubblico è numeroso”

Salvatore: “Si e ci fa piacere, c’è anche tutto quel pubblico che magari ha smesso di seguire il wrestling in quanto non più appassionata  dalla WWE. Perché parliamoci chiaro, la WWE per il wrestling è un brand enorme, è come la NFL per il football americano. E’ un brand totalizzante, però forse per la prima volta dopo il tentativo della TNA, la AEW sta provando a fare concorrenza con un prodotto che è diverso ed alternativo, ma che allo stesso tempo riprende quelle cose che in WWE sono state messe un po’ in naftalina, dunque può davvero conquistare anche quella fascia di appassionati per così dire ‘dormienti’.

 “Quali sono i potenziali personaggi ai quali il pubblico italiano potrà appassionarsi?”

Moreno:  (ride) “Io parto subito con il nome che subito mi ha impressionato: Luchosaurus, il Luciosauro! Quello se lo lanciamo bene può diventare un personaggione!”

Salvatore (ride) “E’ sicuramente particolare!”

Salvatore: “Io penso comunque che in prima battuta il pubblico si appassionerà a quei personaggi che sono una sorta di filo conduttore con quello che hanno seguito in passato, ovvero quelli che hanno avuto un ruolo importante in WWE. Chris Jericho in primis, ma anche ovviamente John Moxley che era Dean Ambrose, hanno dei ruoli molto prominenti in AEW. Peraltro qui si stanno esprimendo su dei livelli che in WWE nell’ultimo periodo faticavano a raggiungere, probabilmente per le maggiori motivazioni, per la maggiore libertà che viene loro concessa. Penso che questi possano essere i ‘punti di contatto’ iniziali; chi magari guarda la AEW per la prima volta senza conoscerla vedrà questi volti già noti e potrà subito affezionarsi all’intero prodotto.”

 “Ci sono anche tanti nomi dal potenziale enorme magari ancora poco conosciuti dal pubblico italiano”

Salvatore: “Assolutamente si! Ci sono personaggi relativamente ‘nuovi’ per il nostro pubblico, che hanno personalità e carisma, e possono anche risaltare per le grandi doti che hanno sul ring. Mi viene in mente Adam Page, che sicuramente è un volto che può piacere. Anche Darby Allin ad esempio, è il classico nome che stanno cercando di costruirsi in casa, una sorta di Jeff Hardy magari in versione leggermente più dark, che anche per il suo stile più spericolato può piacere alla medesima fascia di pubblico che adora Hardy.

 “Indubbiamente il personaggio per eccellenza per il pubblico italiano, quello adorato davvero da tutti è stato un Eddie Guerrero. Ci potrà essere un altro Eddie Guerrero per i fan della AEW italiani?”

Salvatore: “Difficile, perché di Eddie Guerrero ce n’è uno ed uno soltanto. Però penso che la chiave del successo in Italia saranno proprio i personaggi giovani ed emergenti che ti ho citato prima. Sono loro, prima ancora dei nomi celebri  che magari la gente potrà conoscere all’inizio per il loro passato in WWE, che potranno sancire il successo della AEW nel nostro paese.”

 “Veniamo ora al vostro ruolo, ovvero il commento. Devo dire che ho sempre trovato difficilissimo il vostro compito: un commentatore americano deve solo ‘commentare’ i promo, a voi invece tocca prima di tutto tradurli e poi eventualmente aggiungere qualcosa a margine..’

Salvatore: “E’ l’aspetto che mi riguarda maggiormente.  Non credo di peccare di superbia dicendo che prima del mio arrivo, prima della grande opportunità che Sky mi ha concesso, non c’era l’abitudine di preparare la traduzione dei promo e metterla a disposizione dei commentatori. E sono stati proprio Luca e Michele, vedendo il lavoro che svolgevo per Classics on Demand, ad intuire che il mio contributo sarebbe stato utile anche per Raw e Smackdown. E quindi da questo punto di vista penso di aver portato uno standard che, come ha confermato lo stesso Luca recentemente, viene utilizzato da loro anche nel lavoro che stanno svolgendo adesso. Sono molto orgoglioso di questo, dunque anche per la AEW manterremo questo standard elevato. Qui peraltro qui ci sono meno segmenti parlati e più azione, almeno per quanto si è visto finora, e spero onestamente che manterranno questa linea.  Poi chiaramente qualcosa va necessariamente adattato: pensa ad esempio al Demo God di Chris Jericho. Certo va spiegato in qualche modo, ma non potremo dire tutte le volte ‘Il Dio della fascia demografica dai 18 ai 49 anni che è la più importante del marketing’ (ride).. sarebbe troppo lungo, devi cercare di adattarlo!”

 “Chiudiamo con una domanda ancora più diretta. Come sarà il vostro stile? Vi rifarete a quello di Luca e Michele? Privilegerete l’aspetto più ludico del wrestling o quello più tecnico?”

Moreno: “Michele e Luca sono inevitabilmente dei punti di riferimento, anche per noi che a Sky li abbiamo conosciuti. Però è ovvio che né io né Salvatore dobbiamo o vogliamo scimmiottare loro, perché sarebbe una sconfitta sotto tutti i punti di vista. Loro sono loro, funzionano così perché sono loro. E’ la stessa cosa che mi è capitata nel rugby, dove Raimondi e Munari sono inarrivabili perché sono loro due così, scimmiottarli vorrebbe dire sbagliare completamente. Dovremo cercare di creare uno stile che sia nostro. La cosa principale deve essere divertirci noi, perché se noi ci divertiremo mentre vediamo e mentre commentiamo lo spettatore a casa si divertirà con noi. Dovremo essere credibili in quello che diciamo: i nomi, le mosse, le storyline devono essere raccontate bene, bisogna raccontare tutto in maniera competente, e proprio per questo io per primo dovrò mettermi in gioco e recuperare inizialmente il passo. Chiedo già adesso di non essere crocifisso dopo le prime telecronache.  Però l’obiettivo è questo: creare uno stile nostro che sia credibile e divertente, non banale, non volgare né eccessivamente pomposo, uno stile che possa rivolgersi a quanta più gente è possibile. Per lo spettatore più competente, che quindi non vuole sentirsi dire né banalità né stupidate, ma anche per quelli che invece si avvicinano al wrestling ed alla AEW, che quindi non vuole un commento eccessivamente tecnico. Dovremo essere bravi, non sarà facile trovare il giusto equilibrio.

Salvatore: “Non posso che confermare. Franchini e Posa, come ho detto loro anche di persona, sono un po’ come Buffa/Tranquillo o Tommasi/Clerici, sono due icone che però non vanno scimmiottate; soprattutto non significa che il loro commento sia l’unico possibile per il wrestling. Bisogna anche adeguarsi al tipo di prodotto che viene commentato; come detto la AEW è diversa dalla WWE, se vogliamo avvicinarla ad un loro prodotto quello più simile è NXT, ed avrete sicuramente notato come già il taglio del commento di NXT fosse un po’ diverso. Peraltro è una cosa che poi risponde anche allo stile personale di ognuno. Penso che già nell’esperienza con la WWE si sia notato un mio ‘tocco’ leggermente diverso, ed è normale che sia così. Cercheremo di proseguire su questa strada, cercando di adeguarci al prodotto e di ‘parlare a tutti’,  compresi quelli che ancora non conoscono la AEW. Ricordandoci sempre che fortunatamente parliamo di wrestling, non di fisica nucleare! O di meccanica quantistica, o di cose altrettanto complicate di cui da linguista non sono certo esperto..”

“Beh anche da Ingegnere sai quante volte mi hanno preso in giro per questa mia passione?”

Salvatore: “Ecco, speriamo che con il nostro lavoro si possa anche abbattere questo pregiudizio che talvolta c’è ancora. In ogni caso parliamo di un argomento leggero, dunque deve esserci comunque una certe leggerezza, naturalmente senza travalicare”

Moreno: “Certo, la battuta nel segmento comedy ci sta..”

Salvatore: “Certo, anche perchè ci sono personaggi comedy anche in AEW..”

 “Sono allergico ai soprannomi ai wrestler, ma con voi sono tranquillo..”

Moreno: “Certo non ci metteremo a trovare un soprannome per ogni personaggio. Ripeto, vedremo, l’importante è adattarsi bene al prodotto”

 “Ragazzi io non so come ringraziarvi. Ad ogni risposta vi posso garantire che ho percepito tutta la vostra passione, il piacere che avete nel ricoprire questo ruolo. Perciò vi faccio un enorme in bocca al lupo e speriamo davvero possa essere un successo!”

Moreno e Salvatore: “Grazie a te! Ci risentiamo presto e vi aspettiamo tutti su Sky Sport tra pochi giorni!”

Giovanni Pantalone
Giovanni Pantalone
Super appassionato di wresting dagli inizi degli anni 90, al punto da vedersi, tra WWE e Impact, una trentina di Pay Per View e show televisivi dal vivo in giro per il mondo. Si occupa da sempre di tutta la parte tecnica del sito, compresa la App e la gestione del Forum, ma non disegna sporadici editoriali e comparsate nei podcast.
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