Raw, SmackDown e NXT andranno in onda in diretta

Sebbene sembrasse praticamente certo il fatto che la WWE, come fatto dalla AEW e Impact Wrestling, avrebbe registrato in questi giorni i prossimi episodi di Raw, SmackDown e NXT, nella giornata di ieri il Presidente della compagnia Vince McMahon ha preso la decisione di non effettuare più i tapings che avrebbero coperto la WWE fino a Money in the Bank, ma di tornare a trasmettere i tre show principali in diretta dal Performance Center di Orlando.
Questa scelta di Vince McMahon, confermata da tutti i principali giornalisti del settore, è stata resa nota durante le registrazioni della puntata di Friday Night SmackDown post WrestleMania 36 ma, come lasciato intendere da alcune fonti a Dave Meltzer, era nelle idee del Chairman da alcuni giorni. Nonostante ciò ha lasciato scioccate molte persone all’interno dell’azienda, altre vicino alla situazione l’hanno difesa, affermando che economicamente è stata la scelta corretta.
Proprio il fattore economico sembrerebbe essere stato quello decisivo per la decisione di Vince: stando a quanto descritto da Meltzer, i contratti che la WWE ha sottoscritto con NBC Universal e Fox per i diritti di Raw e SmackDown prevedono che la compagnia possa trasmettere solamente un certo numero di show registrati. Per quanto riguarda Monday Night Raw, tale numero è tre che, all’inizio dell’anno, è stato riservato per la puntata natalizia e per due episodi che si sarebbero tenuti durante il tour europeo. Questo quindi costringerebbe la WWE a trasmettere le restanti 49 puntate di Raw in diretta. Malgrado non sia stato specificato il numero, il giornalista ha dichiarato che anche l’accordo con Fox per Friday Night SmackDown è simile.
Secondo Meltzer, seppur nessun dirigente lo confermerà pubblicamente, la paura della WWE era quella che, violando il contratto, avrebbe dato a NBC Universal e Fox o la possibilità legale di trattenere parte dei soldi destinati alla federazione per i diritti tv dei due show o il modo di rivedere tali contratti. A causa dell’emergenza coronavirus la WWE, come noto, ha dovuto annullare tutti i live event e, così come le altre società sportive, le principali fonti di guadagno che permettono di sopravvivere si basano in gran parte sui diritti televisivi. Anche i network televisivi, per via della pandemia, stanno ottenendo introit inferiori rispetto a quello previsto.
Detto ciò, non è chiaro al momento se NBC Universal e Fox abbiano chiesto nell’ultimo periodo a Vince McMahon di tornare a svolgere i propri show in diretta, per evitare ulteriori cali di telespettatori, o se sia stato lo stesso Vince a optare per tale scelta in modo tale da evitare che i due network possano progettare qualche azione contro la WWE.
Con la mancanza di altro sport dal vivo, in questo momento sia NBC Universal che Fox (con quest’ultima in particolare dato che basa la programmazione dei propri canali e sullo sport) hanno bisogno della WWE ma, pur comprendendo la particolare situazione che il mondo sta affrontando, sembra difficile che possano accettare altre puntate di Raw e SmackDown registrate.
A questo punto tutto lascia pensare che anche Money in the Bank il 10 maggio andrà in onda dal Performance Center, anche se resta da scoprire se sarà in diretta o registrato. Inoltre bisognerà vedere se e come la WWE attuerà ora tutte le misure sanitarie straordinarie che erano previste nei tapings dopo ogni match.
Infine, con la ripresa degli show live, nonostante lo shut down ordinato dal Governatore della Florida (che permette ai soli servizi essenziali di rimanere aperti, al momento, fino al termine di aprile) molti wrestler saranno costretti a raggiungere e lasciare Orlando ogni settimana, cosa che come rivelato da Sean Ross Sapp non ha lasciato affatto contenti gli atleti. Questi, così come lo staff della compagnia, hanno ricevuto dalla WWE una lettera in cui si affermava che venivano considerati tutti come “essential media”, pertanto non avrebbero avuto problemi se fermati dalle autorità .