William Regal racconta perché ha deciso di approdare in AEW

Recentemente protagonista dell’ultima puntata di AEW Unrestricted, William Regal ha raccontato cosa l’ha convinto a dire di sì a Tony Khan.
William Regal «Avevo pensato ad un anno sabbatico»
L’ex GM di NXT ha raccontato cosa l’ha spinto a raggiungere il roster della AEW e a creare una nuova stable con Jon Moxley e Bryan Danielson.
«Onestamente, ci ho messo poco a decidere – racconta William Regal – Quando sei giovane pensi che la frase “il tempo vola quando si invecchia” si riferisca ad un lasso temporale di un paio di mesi. Da quando sentii di non essere più richiesto nel mio precedente posto di lavoro mi sono preoccupato, perché ho sempre e solo lavorato nel wrestling, eccezione per alcune pause dettate da motivi di salute e infortuni vari. Sedici anni, senza interruzioni. Ho avuto una grande carriera e mi sarei anche preso un periodo sabbatico di un anno per tornare in Inghilterra, stare con la mia famiglia e godermi un pò di pace».
«Poi, ricevetti una chiamata da Bryan Danielson. Mi sembrava esaltante poter tornare ad essere un personaggio attivo, semplicemente. Ogni volta che entravo dalla porta, tutti sembravano volermi chiedere tante cose, tutte diverse. “Puoi fare questo, un pò di quest’altro”, negli ultimi dieci anni ho fatto davvero di tutto. Qui, è stato bello poter andare là fuori ed essere semplicemente me. Farò comunque tante cose tutte insieme anche stavolta, è più forte di me».
«La ragione per cui è terminato il mio impegno lavorativo precedente sta nel fatto che conosco Bryan e tante di queste persone che ho ritrovato qui, perché io sono abituato a lavorare fisicamente negli show, dare consigli. Conosco tante persone nel business e voglio mettermi a disposizione, perché qualcuno lo fece per me quando ero giovane, in Inghilterra. Una volta che riuscii, agli inizi, a diventare davvero un professionista, ho avuto davvero i migliori insegnanti possibili. Ed è proprio questa parte di coaching che sento sia parte del mio lavoro. Per questo lascerò questo lavoro, quando accadrà, nella maniera giusta».
Regal ha raccontato anche qualche aneddoto sui suoi inizi e sulle difficoltà nell’entrare nel mondo del wrestling.
«Quando mi licenziarono, Bryan mi chiamò e io ero estasiato dal poter lavorare con gente tanto ispirata e innamorata della disciplina. Si trattava di tornare a lavorare con alcuni dei miei vecchi colleghi. Ho passato dieci anni splendidi facendo questo lavoro. Ho fatto, come dicevo, tante cose tutte insieme, ma la principale era quella di gestire un gruppo di atleti. Non poteva esistere, per me, un giorno lavorativo in cui non si passasse a lavorare, praticamente, con il wrestling. Sebbene abbia sempre lavorato per diverse compagnie, non lavoravo mai davvero per un’azienda. Io lavoro per il wrestling, voglio aiutare chiunque ne sia affascinato e interessato. E, se me lo chiedete, non vorrei mai tornare ai miei tempi, quando entrare nel mondo del wrestling era davvero impossibile. Non ho mai sentito, in Europa, dell’esistenza di scuole di wrestling prima di arrivare in America. Quando ero giovane, dovevi prima trovarti qualcuno che ti introducesse nel mondo dei professionisti; in caso contrario, venivi considerato semplicemente un wrestler dilettante».
«Nonostante tutto, a 53 anni non so ancora cosa faccio. Alla mia età ho cambiato federazione e sto cercando di mettermi alla pari con l’immenso talento che mi circonda e mi continuo a ripetere: “Non ne hai più, questo non è più il tuo mestiere”. Ma vado avanti comunque. Ancora mi sto ambientando. Lavorativamente parlando, non ho mai avuto problemi nell’inserirmi nelle conversazioni. Ma per quanto riguarda la vita di tutti i giorni, sono molto guardingo finché non conosco davvero le persone che ho di fronte. Dopo il mio periodo di due mesi lontano dal wrestling, ho sconnesso il cervello dal mio precedente stato mentale. Ora, dalla settimana scorsa, mi sento davvero inserito nella mia nuova realtà. La mia prima sera è stata strana, bellissima ma particolare. Sono uscito, ho fatto le mie cose e me ne sono andato. Ma ora riesco a godermi ancora di più questa energia».
Regal ha parlato anche di Bryan Danielson, della loro chiamata e del fatto che, in WWE, il ring name Daniel Bryan sia stato inventato dallo stesso ex performer inglese. Si è poi soffermato sul provino di Moxley, ammettendo che fin da subito lui e Triple H siano rimasti folgorati dal suo carisma tanto da fargli bruciare le tappe, inserendolo nella programmazione di NXT appena una settimana dopo il tryout.