Triple H parla di Bray Wyatt, Vince e altro

Triple H ha partecipato questa settimana, insieme alla moglie Stephanie McMahon, al Needham Fireside Chat a New York, parlando di diverse tematiche interessanti. Di seguito vi è riportato un estratto:
Su quanto Vince McMahon sia ancora attivo: ” E' la persona più attiva che io possa vantare di conoscere. Lavora fino alle due del mattino al fine di dedicarsi totalmente a se stesso e al team esecutivo affinchè venga creato il miglior prodotto possibile.”
La trasformazione di Husky Harris in Bray Wyatt:“Husky non aveva abbastanza legame con la folla. Tuttavia ho notato il suo talento, accorgendomi che era la persona giusta. Stavano per lasciarlo andare quando gli ho fermati dicendo 'Lavoro io con lui'. Ci siamo trasferiti ad NXT, abbiamo dato vita a Bray Wyatt, lo abbiamo affiancato ad altre persone altrettanto adatte. Adesso lui è una delle nostre superstar più popolari. Ti garantisco che tra 10 anni Bray Wyatt sarà uno dei personaggi più memorabili della WWE, mi gioco un arto. “
Sul team creativo:” Abbiamo un folto team dedicato alla scrittura creativa. Produciamo otto ore alla settimana di contenuti. Si tratta di una tonnellata di contenuti. Lo scopo è quello di sfonare il maggior numero di storie possibili e analizzare il business nel suo complesso, perchè può anche capitarti di dare vita alla storia più eccitante del mondo ma non serve a nulla se ti ritrovi con un attore senza nessun carisma. Sforniamo storie a volontà .”
Sulla UFC:” La UFC non è un nostro concorrente. Loro sono come la boxe. E' completamente diverso da ciò che noi siamo. Noi siamo come il film Rocky, noi siamo una storia. Siamo una grande storia che utilizza il ring di wrestling per manifestarsi. Un incontro di boxe puoi guardarlo una sola volta. Non sei mica intenzionato nel tornare a rivederti uno spettacolo già visto, a meno che tu non sia un vero appassionato di quella disciplina. Il film di Rocky? Potrei guardarlo più e più volte. E' una storia trionfale, una storia d'amore. Noi diamo vita a personaggi che si connettono col pubblico, puoi odiarli o amarli, ma lo fai con passione. Ci sono i buoni e ci sono i cattivi, ed è questo il segreto del nostro successo. Chi ha intenzione di andare a riguardare il Super Bowl del 1984? Chi ha intenzione di andare a guardare un incontro di boxe di cinque anni fa? Il nostro prodotto è sempre attuale.”