Triple H parla del “tormentone” del ritorno di CM Punk

Nel corso della sua partecipazione al podcast Pardon My Take, Triple H ha parlato di uno degli autentici “tormentoni” che va avanti tra i fan diel wrestling e della WWE ormai da anni: il possibile, eventuale futuro ritorno di CM Punk in WWE.
Come sappiamo, Punk ha lasciato la Federazione e più in generale il mondo del wrestling da diverso tempo. Dopo una esperienza tutt’alto che fortunata in UFC, lo abbiamo rivisto grazie a Fox commentare i programmi WWE. Il suo accordo, tuttavia, era con l’emittente televisiva, e non direttamente con la Federazione.
Sono in ogni caso in molti a desiderare un suo ritorno sulle scene, eventualità che a oggi non è tuttavia nemmeno stata oggetto di voci o indiscrezioni.
The Game dunque ha risposto nuovamente ad una domanda in merito a questo possibile scenario. Ecco quanto dichiarato dal boss di NXT:
“E se fosse lui a non volerlo?”
“L’ultima volta che ho parlato con [Punk]? Un anno e mezzo … un anno e tre quarti fa? Una cosa divertente che la gente si chiederà costantemente quando potrà mai ritornare.. ma a dire il vero, io non so se tornerà o meno, ma soprattutto non so se possa essere ciò che vuole.
Quando le persone ne parlano, mi dicono: ‘Fai la chiamata!’. Ma se facessimo la chiamata e lui non volesse rispondere? Cosa direste se, una volta fatta la chiamata, lui rispondesse qualcosa del tipo ‘Si, ma non mi interessa più farlo’? Magari semplicemente lui ha voluto smettere.
“Penso che queste siano domande alle quali solo i diretti interessati possono rispondere. Penso che se lui volesse farlo, oppure se noi venissimo a conoscenza di questa sua volontà, se ne parlassimo insieme o se facesse lui quella chiamata… insomma qualcosa del genere può avvenire, ma deve esserci la volontà di volerlo fare. Questo business è troppo complesso per potervi rispondere ‘Ehhh, va bene, farò quella chiamata’.
Una risposta, come si può leggere, estremamente “diplomatica” di Triple H sull’argomento CM Punk. Nelle sue parole, infatti, di fatto non c’è la minima chiusura verso nessuno scenario, ma anche la pacifica ammissione che al momento non c’è nemmeno nulla di concreto intorno al suddetto scenario.