Tenuta udienza sul caso di omicidio di Jimmy Snuka

Jimmy Snuka si è presentato questa mattina a LeHigh Valley, in Pennsylvania, per rispondere delle accuse di omicidio preterintenzionale e di omicidio di terzo grado per la morte della sua fidanzata nel 1983, anno a cui risale il fatto, Nancy Argentino.


Secondo l'Allentown Morning Call, le notizie più importanti uscite dall'udienza sono che il pubblico ministero avrebbe richiesto e ottenuto un obbligo di non pubblicazione che impedirà alle parti di parlare pubblicamente riguardo al caso. La richiesta è stata inoltrata perché secondo l'accusa l'avvocato della difesa avrebbe tenuto una “conferenza stampa” in seguito all'ultima udienza. La difesa si è opposta alla richiesta, facendo notare alla corte che i media hanno aiutato l'accusa nelle sue indagini per il 30º anniversario della morte della Argentino; il Morning Call aveva infatti rinvenuto un certificato d'autopsia che non era stato reso noto pubblicamente. Il giudice, come detto, si è infine schierato con l'accusa.

Snuka, che si è dichiarato non colpevole delle accuse, ha affermato di non sapere che giorno della settimana fosse o in che città si trovasse. Ha anche riferito alla corte di non essere in grado di scrivere o leggere la lingua inglese. Il suo avvocato ha affermato che Snuka soffre di demenza precoce e di sindrome post-commozione cerebrale.

La prossima udienza è fissata per l'8 dicembre. Il giornale riporta che l'avvocato di Snuka ha lasciato intuire una possibile richiesta di trasferimento del processo, probabilmente perché crede che Snuka potrebbe non avere un processo equo in una città in cui le voci sul suo possibile omicidio della Argentino si susseguono ormai da decenni.

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
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