Sting parla del suo infortunio a WWE.com

Qualche giorno fa The Icon Sting è stato intervistato da WWE.com riguardo al suo infortunio, alle sue condizioni attuali e alla sua carriera. Riportiamo integralmente l'intervista rilasciata dallo Stinger.


Esclusiva: Sting parla del suo infortunio, delle sue condizioni e della possibilità di aver lottato il suo ultimo match

Assistere a quel momento è stato inquietante. Al minuto 11:58 del suo World Heavyweight Title Match a Night of Champions, Sting è stato lanciato all'indietro dal suo avversario Seth Rollins contro uno dei paletti. Al momento dell'impatto, la testa dell'iconica Superstar è scattata all'indietro a una velocità allarmante. Dopo la caduta le sue gambe lo hanno tradito e quando ha barcollato lontano dall'angolo la sua gamba destra ha ceduto completamente tanto da farlo accasciare a terra, accanto alle corde. Quando Sting è caduta una seconda volta, l'arbitro ha fatto cenno a uno dei medici della WWE per capire se The Icon fosse ancora in grado di lottare. Lui insisteva di farcela. E anche se Sting alla fine ha perso il match, il WWE Universe è stato rincuorato dal vedere in piedi il suo soldato.

Da quella notte si sono susseguite diverse voci riguardo a ciò che fosse capitato realmente e alla possibilità che Sting fosse davvero così messo male come molti temevano. In questa intervista il Vigilante parla in esclusiva a WWE.com di cosa sia andato storto, dei suoi pensieri sulla difesa titolata di Seth Rollins e della possibilità di lottare nuovamente o meno.

WWE.COM: Sono passati alcuni giorni dal tuo match a Night of Champions. Come ti senti?

STING: A parte un indolenzimento al collo mi sento un po' dolorante, per il resto mi sento bene. È abbastanza normale dopo un match del genere.

WWE.COM: Puoi fornirci chiarimenti sulla gravità del tuo infortunio mentre attendi il responso di ulteriori esami?

STING: Il fatto è che sentivo le mie braccia formicolare, come se fossero addormentate, fino alla punta delle dita. E poi durante il match ho sentito che c'era qualcosa che non andava, qualunque cosa fosse, e stavolta [il formicolio e l'addormentamento] si sono espansi dalle braccia alle gambe, non riuscivo più a sentirmi le gambe. Sembravano di gomma. Non so come descriverlo. Sono stato costretto a rimanere prono per un minuto per ritrovare il mio equilibrio. Ero un po'… ero preoccupato.

Per quanto riguarda il lungo termine, beh, mi preoccuperò prima del breve termine e vedrò cosa accadrà per quanto riguarda i mesi a venire.

WWE.COM: A che tipo di trattamento ti sei sottoposto dopo il tuo infortunio a Night of Champions?

STING: Ero semisvenuto all'ospedale. Mi hanno messo un collare e mi hanno dato dei medicinali per lenire il dolore. Ho dovuto sottopormi a una tomografia computerizzata e a una risonanza magnetica. Hanno parlato con mia moglie, che mi ha fornito ulteriori dettagli, ma ho ancora altri esami da fare. Hanno parlato di stenosi cervicale spinale ma è solo una parte di ciò che ho sentito. Non so se c'è altro. Il dottore ha detto a mia moglie “Dovrà risolvere questo problema. È fortunato a essere uscito da lì sulle sue gambe”.

WWE.COM: Tornare sul ring ancora una volta è nei tuoi piani? Hai voglia di tornare?

STING: [Lunga pausa] Hmmm, nel giusto scenario… sì, nel giusto scenario.

WWE.COM: Sei consapevole del momento in cui ti sei infortunato durante il match?

STING: Oh sì, certo. Entrambe le volte che sono finito contro il paletto. La prima volta è stata come un colpo di frusta. [Pausa] Alla fine è colpa mia. Avrei dovuto saperlo. La seconda volta sono stato scagliato nell'aria contro il paletto e ho pensato “Beh, non accadrà di nuovo” e invece è successo. La seconda volta è stata peggio.

WWE.COM: Lì è stato quando non ti sei sentito più le gambe per un po'.

STING: Già.

WWE.COM: Hai rivisto il match?

STING: No.

WWE.COM: Pensi di rivederlo?

STING: Sai, per trent'anni non mi sono mai guardato molto lottare per cui probabilmente non lo farò.

WWE.COM: Puoi dirci cosa ti passava per la testa verso la fine, quando l'arbitro ha fermato il match?

STING: L'arbitro, il medico erano lì tutti a chiedermi “Stai bene? Che succede? Puoi continuare? Va tutto bene? Dicci cosa succede”. E per tutto il tempo io pensavo “Oddio, non ora”. Voglio dire, io volevo che il match fosse bello, capisci? E se avesse finito per essere l'ultima cosa che avrei mai fatto mai sul ring non volevo che finisse così.

“Dio aiutami”. Stavo provando a scuotermi un po', capisci? “Dai dai”. Sbattevo i piedi e muovevo le dita per provare a sentirli di nuovo, per tornare a sentire le gambe. Ha iniziato a tornare tutto normale. Le mie dita erano ancora addormentate ma le gambe non erano così messe male. Ho detto “Fatemi provare a continuare, proviamoci e basta”. Per cui mi sono semplicemente rialzato e mi sono allontanato da loro, così abbiamo continuato.

WWE.COM: Mentre ti stavano controllando il pubblico ha iniziato a cantare “Sting! Sting! Sting!”. Te ne sei accorto e, se sì, ti ha aiutato a ritrovare la motivazione?

STING: In questo momento non me lo ricordo. Non mi ricordo un coro per Sting [durante il controllo dei medici], ma ero molto cosciente. I dottori mi parlavano – tutti mi parlavano, per cui sapevo cosa stava succedendo. Mi piacerebbe dire che in quel momento ho sentito e capito cosa stesse facendo il pubblico. Quando mi sono lanciato dalla terza corda su Seth Rollins fuori ring [prima dell'infortunio] il pubblico ha cominciato un coro “Sting!” e io ho pensato “Wow”. Voglio dire, vedono [questo tipo di manovra] tutto il tempo, ma vederlo da un 56enne deve averglielo fatto apprezzare molto di più.

WWE.COM: Come descriveresti l'aver lottato contro Seth Rollins?

STING: Il mio piacere più grande. Sono onorato. Dopo 30 anni in cui ho lavorato con alcuni dei migliori e alcuni dei più grandi, [Rollins] è, ve lo dico, il migliore con cui ho mai lavorato. Voglio dire, questo ragazzo ce l'ha. E io credo che stia solo grattando la superficie di quello che è in grado di fare. Non ho mai visto qualcuno con un talento tale. Lotta in due match a Raw, lotta in due match in pay-per-view, è coinvolto in ogni segmento ed è estremamente fisico. Ha gente che lo prende di mira a ogni angolo. C'è molto sul suo piatto. Sta dando molto e sta gestendo benissimo tutto. Ha dimostrato di poterlo fare. Sono semplicemente grato di aver avuto la possibilità di lavorare con lui. È il tipo che potrebbe lottare con un manico di scopa e far succedere qualcosa di molto interessante, un match che la gente amerebbe per qualche motivo.

WWE.COM: Sono degli elogi giganteschi considerando che vengono da Sting.

STING: Davvero, potrei parlarne per ore. Si è affacciato nell'ambulanza e ha detto “Amico mi dispiace. Non so cosa sia successo”. Gli ho detto “Seth non preoccuparti. Non è colpa tua”. E lui per 15 minuti mi ha detto “Volevo dirti quale enorme onore sia stato per me, quale enorme piacere. Non posso credere di aver avuto la possibilità di lottare sul ring con te e di lavorare con te. Per Halloween io mi travestivo da te quando ero un ragazzino”. Parlava e parlava sull'argomento ma questo ragazzo non ha idea di quanto io abbia apprezzato poter lavorare con lui.

WWE.COM: Beh, questo dove porta Sting? È stato il tuo ultimo match?

STING: Odio quando mi fanno questa domanda perché in realtà la risposta è un punto interrogativo, il punto interrogativo più grosso di sempre a questo punto.

WWE.COM: Aspettiamo e vediamo?

STING: Per ora sì.

WWE.COM: Bene, la cosa importante è che ne sei uscito sulle tue gambe. Su internet ci sono state diverse speculazioni riguardo a ciò che è accaduto per cui grazie per esserti preso il tempo di parlarne con noi. Qualche parola in chiusura per i tuoi fan?

STING: Non sono stato molto su internet ma ho sentito qualcosa qua e là. A essere onesti mi chiudo completamente in me stesso quando torno a casa. Non avete idea del numero di messaggi e telefonate che ho ricevuto. Ma ascoltatemi, vi sono grato e riconoscente e apprezzo più ora i fan di wrestling – dopo 30 anni – li apprezzo più ora di quanto abbia mai fatto in vita mia.

Lorenzo Pierleoni
Lorenzo Pierleonihttps://www.tuttowrestling.com/
Dicono che sia il vicedirettore di Tuttowrestling.com ma non ci crede tanto nemmeno lui, figuriamoci gli altri. Scrive da otto anni il 5 Star Frog Splash, per un totale di oltre 200 numeri. Cosa gli abbiano fatto di male gli utenti di TW per punirli così è ancora ignoto. A marzo 2020 si ritrova senza niente da fare, inizia un podcast e lo chiama The Whole Damn Show. Così, de botto, senza senso.
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