Steve Austin parla di infortuni e di CM Punk

Steve Austin

Stone Cold Steve Austin è stato intervistato recentemente durante il podcast di Jim Ross. Di seguito i punti salienti dell'intervista.


Sulla durata della sua carriera se non si fosse infortunato: “Non ho mai pensato ad andare avanti, se riguardo indietro e penso che il mio ultimo match è stato nel 2003 vuol dire che mi sono ritirato a 38 anni. Vuol dire aver lasciato molto sul piatto, probabilmente, Jim, a me sarebbe piaciuto almeno arrivare a 42 anni o forse a 45. Ma non ho mai ideato una strategia per lasciare. Ciò detto, se fossi rimasto completamente in salute, se forse avessi vissuto più con calma e ciò non fosse stato un fattore, c'era comunque la questione che il mio collo era arrivato alla fine, è accaduto, quindi sono andato via quando è successo. Ma sarebbe stato bello durare fino a 42 anni e poi vedere da lì”.

Su quanto l'attuale stile in-ring influenzi il tasso di infortuni: “Penso che ci sia una diretta correlazione con quello che i talenti fanno sul ring oggi. I ragazzi in WWE stanno cimentandosi con cose ad alto rischio, stanno lavorando a ritmo più veloce e questo porta agli infortuni. E non sto dicendo 'Ehi, state lavorando male'. Sto solo dicendo che credo che il prodotto abbia accelerato così tanto che i ragazzi e le ragazze stanno lavorando ad un ritmo decisamente frenetico e, senza mai un periodo di riposo, questo prima o poi incide sul corpo”.

Su cosa sarebbe accaduto se avesse lavorato con CM Punk: “Penso che CM Punk ed io avremmo venduto molti biglietti insieme. Lo dico sempre, lui lo sa, io lo so. Sarebbe stato un programma interessante. È intelligente. La sua psicologia è fantastica. È facile lavorare con lui sul ring, dal punto di vista fisico intendo, tutto sembra ben fatto e niente fa male. Penso che io e lui saremmo stati sulla stessa lunghezza d'onda psicologicamente e saremmo stati in grado di narrare una storia pazzesca. E inoltre, a seconda di come te la saresti giocata, che fossi io l'heel e lui il face o lui l'heel e io il face o semplicemente due ragazzi là fuori, se lui fosse stato nel lato oscuro avrebbe tirato fuori quella sua tremenda furia, la stessa che aveva Stone Cold. Dal punto di vista della passione, del fuoco, lui possedeva una passione tremenda, come Stone Cold, per cui entrambi avremmo messo sul tavolo tutto ciò che serviva. E siamo anche ottimi storyteller e oratori, quindi ci sarebbero stati tutti gli elementi”.

Scritto da Lorenzo Pierleoni
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