Solo Sikoa temeva di dover cambiare nome

In una recente intervistaSolo Sikoa ha confessato che arrivando nel roster principale della WWE, temeva di dover cambiare nome.
Solo Sikoa
Solo Sikoa, nato Joseph Fatu, è uno dei componenti di una grande dinastia di Wrestler di origini samoane: la famiglia Anoa’i.
Figlio di Rikishi quindi fratello di Jimmy e Jey Uso, può annoverare nel suo albero genealogico parentele con Rosey, Yokozuna, Umaga, The Rock e soprattutto con il WWE Undisputed Champion Roman Reigns. Nomi da veri dominatori del ring.
Retaggio a cui Sikoa sta contribuendo in quanto membro della Bloodline assieme ai fratelli Jimmy e Jey, l’onorario Sami Zayn e il capotavola Roman Reigns. Certo un ambiente difficile in cui affermarsi ma ottimo per crescere ed essere protetto nel suo percorso da wrestler professionista.
Solo Sikoa e il timore di cambiare nome
Arrivato nel circuito principale della WWE lo scorso Settembre, Sikoa ha dovuto affrontare non solo la tensione per match di importanza sempre più rilevanti.
Intervistato da GiveMeSport, il lottatore di origini samoane ha dichiarato quali fossero i suoi più grandi timori nel trasferimento al roster di SmackDown.
Per esempio Sikoa sul timore di dover cambiare nome ha dichiarato:
Amico, anche quella era una delle cose che mi spaventava. ero tipo “Amico, spero di non aver fatto tutto questo duro lavoro quaggiù a NXT”, […] Sono diverso dai miei fratelli, giusto? Ho i capelli biondi e sono tipo, “Amico, Solo sta davvero crescendo, sai? Quindi amico, spero che non mi cambino in Uso.
Non tanto paura per il confronto col pesante nome della famiglia quanto voglia e necessità di differenziarsi. Nonostante il rispetto che traspare per l’operato dei fratelli Jimmy e Jey Uso, Sikoa vuole preservare gli sforzi fatti nei suoi anni da solista a NXT e continuare la sua crescita personale.
Sulle aspettative invece di andare a far parte dei “grandi” e di lavorare con la Bloodline, uno dei più vincenti gruppi di wrestling di sempre, ha poi detto:
Ho sentito che la possibilità era quella di finire con la mia famiglia più tardi lungo la strada. […] non era qualcosa che mi aspettavo. Ma sono felice che sia successo perché ha funzionato bene, giusto? Sai, con me che sono giù a NXT dicendo “Solo, giusto? Faccio le cose da solo. Non ho bisogno di nessun altro, sai, posso percorrere la mia strada.” Penso che all’epoca funzionasse bene laggiù a NXT, perché ho mostrato a tutti che non avevo bisogno di andare con loro, giusto ? […] so che alla fine avremmo incrociato le nostre strade. Avremmo dovuto unirci insieme, lo sai. Quindi ha funzionato bene.
Parole di stima e soddisfazione dell membro più giovane della Bloodline che lasciano trasparire una personalità adatta allo scontro con i più grandi.
Di seguito l’intervista completa a GiveMeSport: