Shelton Benjamin: intervista su Gable,MITB, altro

Shelton Benjamin

Shelton Benjamin è stato ospite del podcast di Sean Waltman “X-Pac 12360” parlando di molti argomenti, tra cui lavorare con i giovani talenti, il team con Gable, parlare al microfono, il Money in the Bank, l'episodio in cui ha trovato la pistola nella macchina noleggiata.


Sulle due volte in cui si è sentito veramente nervoso di lottare: “La prima è stata quando ho lottato per la prima volta contro Ric Flair in Pay-per-view, perchè sai sono uscito là per primo ed era la primissima volta che lo affrontavo. Lui è uno degli uomini simboli, colui che per me sarà sempre -The Man-. Ric Flairè sempre stato il mio Campione del mondo preferito. Quindi, quando finalmente l'ho visto salire sul ring contro di me è stato un momento in cui mi sono sentito come un bambino.” – Sean Waltman fa notare come anche lui ci sia passato e sa cosa si provi.- “Esattamente così. La seconda volta che sono stato così teso è stato anni fa, quando ebbi il primo single match contro Undertaker…Quella è stata una notevole scossa di adrenalina. Sono andato sul ring e poi ho sentito -Gong!- Mi ero sempre intrufolato nell'arena per assistere all'entrata di Undertaker quando ero parte degli show, ma è stata tutta un'altra cosa quando nel ring c'ero io ad aspettarlo..”

Sean Waltman: “E il Taker che arriva sullo stage è completamente differente dall'uomo con cui ci sediamo a parlare nel backstage.”

SB: “Decisamente. Quando senti quella campana, sai che non stai nella pelle fino a che non vedi Taker arrivare sul ring, togliersi il cappello e con le luci che poi vanno via. E dentro di me pensavo a quando lo vedevo da ragazzino e poi -okay, ora sei tu quello che deve lottarci-.”

Sui giovani talenti con ha lavorato: “Ti prende molto essere tra coloro che può dare qualcosa. Ci sono molti ragazzi nuovi e il mio lavoro ora è quello di costruire talenti, non essere la stella. Li rispetto molto, ma ora ho una diversa prospettiva del lavoro. Soprattutto perchè sono stato in quel ruolo dove non c'era quasi nessuno che aiutava i giovani come io sto facendo ora.”

Sul fare team con Chad Gable: “E' divertente perchè ovviamente Chad e il suo ex partner Jason quando erano negli American Alpha erano presi e messi a paragone con il team di cui feci parte con Charlie Haas, il Worlds Greatest Tag-Team. Venendo al punto è diventato abbastanza irritante questo paragone così come dover rispondere a questa domanda su Twitter. Ho visto tante persone che continuavano a dire che era solo una versione 2.0 del Worlds Greatest Tag-Team e cose così. La prima volta che ho incontrato Gable e Jordan fu un mese prima del mio ritorno in WWE e la prima cosa che ho detto loro scherzando fu -siete stufi anche voi di sentire questo paragone come lo siamo io e Charlie?- Non ci vedo tutta questa somiglianza a dire il vero ma vediamo come vanno le cose. Diciamo che ci siamo fatti due risate e speriamo di poter strappare via quei titoli agli Usos prima o poi.”

Su quando è stato in OVW: “La mia esperienza in OVW non poteva andare meglio. Danny che riposi in pace fu un grande allenatore, Cornett conosce il panorama televisivo e cose così e per me fu una grande esperienza.” Waltman fa presente che ha parlato con persone che invece hanno avuto esperienze negative con Cornett e chiede se Benjamin ne sappia qualcosa. “Forse una volta mi sarà successo…Mi pare che una volta fu molto insistente perchè volevano provare a promuovere qualcosa in tv e ci furono problemi con le registrazioni, ma mi riprese senza urlarmi contro. Non fu niente di che. Molte persone hanno avuto problemi con Cornett ma io non fui una di queste.”

Su quanto Shelton vorrebbe migliorare al microfono: “Ho sempre un voluto essere più bravo a parlare, so che dal punto di vista tecnico sul wrestling non mi possono rimproverare molto. Ma vorrei aver realizzato anche anni fa quanto fosse importante saper parlare e sviluppare meglio questo talento.”

Sul Money in the Bank: “Il primo anno che andò in scena io ero quello nuovo, gli altri erano superstar già affermate. Quando abbiamo messo insieme il match non sapevo come sarebbe andata a finire. Arrivai anche in ritardo al meeting perchè stavo partecipando al torneo dei videogiochi. Quindi, quando il torneo finì dovetti correre a incontrarmi con i ragazzi. Ma per quando arrivai, tutti avevano già le loro idee e presero a riferirle. Edge e Chris Jericho vennero da me dicendomi -Hey Shelton, se io tengo una scala in questo tu puoi fare questo? Sei sicuro? Fammi vedere.- Proponevano e io annuii non avendo problemi a provare qualche spot. Loro due stavano tirando fuori le idee più pazze e io ci stavo.”

Sulla recente storia in cui ha trovato una pistola carica nella macchina che ha noleggiato: “Vi dirò che la compagnia di auto a noleggio ha tirato fuori il peggio di me. Ho parlato con un paio dei loro rappresentati e alla fine mi hanno offerto di risarcirmi. Non dirò cosa mi hanno offerto…ma comunque non è male. Se sono contento di come siano andate le cose? Alla fine sì, considerato quanto potevano andare di male in peggio. Alla fine sto bene ed è un'arma in meno in giro per le strade. Ovviamente il proprietario della compagnia di auto non è il responsabile, ma almeno ora il proprietario dell'arma non l'ha più a disposizione.”

Waltman ha voluto approfondire le dinamiche di questo episodio, chiedendo quando si fosse accorto dell'arma. “Ho noleggiato la macchina di domenica e riconsegnata mercoledì. Ma me ne sono accorto lunedì sera quando stavo partendo per la città in cui il giorno dopo avevamo i tapings con il mio roster e fui fermato perchè andavo troppo veloce. Per fortuna non ho mai avuto problemi con i poliziotti. Non avevo guardato cosa c'era nel cassettino, il poliziotto mi chiese i documenti, quindi ho preso tutto dal cruscotto e fin lì andò tutto bene. Il poliziotto fu tranquillo, fece le normali domande di routine. Mi disse che non c'erano problemi e che per questa volta mi avrebbe solo fatto una sorta di ammonizione e mi ha avvertito di rallentare per strada. E finì così. Fui fortunato perchè non tenevo i miei documenti nel cassettino, dove mi ero accorto che era la pistola e quella era la parte che mi spaventava di più perchè non c'era modo in cui riuscissi a spiegare perchè avevo una pistola carica con me. Nessuno ci avrebbe creduto. Alla fine tutti stiamo bene, ma sarei potuto essere arrestato perchè non sapevo spiegare come c'era finita quella pistola. E ci sarebbe stato un terribile effetto domino. Ovviamente la WWE non vede bene questo genere di cose.”

Scritto da Chiara Maroni