Sheamus contrariato per il suo booking dopo Clash at the Castle

Sheamus

A Clash at the Castle 2022, Sheamus e GUNTHER si sfidarono per il titolo Intercontinentale in un match che fu lo showstealer dell’evento e che guadagnò anche le 5 stelle di Dave Meltzer, non così frequenti per incontri WWE. GUNTHER portò a casa la vittoria, ma a scontentare Sheamus fu tutto ciò che ne seguì, che a suo dire uccise il momentum che si era creato intorno al suo personaggio.


In un’intervista al Daily Star, il 45enne irlandese ha toccato questo tema, oltre a discutere di questa sua fase di carriera.

Non sono affatto arrabbiato per la sconfitta. Ho pensato che fosse la cosa giusta, ed è stato un match fantastico proprio per il tipo di personaggio che Sheamus è, tutto pugni e gomitate. Ciò che mi ha davvero infastidito è il booking che ne è seguito. Ne sono uscito con così tanto slancio che si è creato in modo organico e che poi è stato sprecato. Perché non lo hanno incanalato in nessuna direzione.

È stato un vicolo cieco, proprio come a WrestleMania. Drew se n’è andato perché era infortunato, ma io ero pronto a partire e poi niente. Non c’erano strade e non si poteva andare da nessuna parte e questo è frustrante. Ho partecipato a WarGames [dopo Clash at the Castle], ma è stata una cazzata. Ecco come mi sono sentito, anche se altri potrebbero pensarla diversamente“.

Dopo Clash at the Castle, infatti, Sheamus ha perso di vista l’obiettivo del titolo ed è stato coinvolto nel feud che vedeva i Brawling Brutes fare squadra con McIntyre e Owens contro la Bloodline. Anche qui è arrivata un sconfitta. Nonostante un periodo non proprio ricco di successi e l’età che inizia ad essere importante, Sheamus ha affermato di avere ancora fame di titoli e di non pensare al ritiro.

A dire il vero, non sono un granché come politico. Mi rimbocco le maniche, salgo sul ring e mi impegno al massimo perché questo è tutto ciò che posso fare. Per ciascuno di noi il percorso creativo che facciamo è importante, la mia storia è conquistare finalmente il titolo Intercontinentale. Perché è l’unico che non ho mai ottenuto. Ed è una storia ancora viva e interessante, facile da comprendere. A SummerSlam GUNTHER affronterà Drew ma la gente continua a parlare di me, perché quella [del titolo Intercontinentale] è ancora la mia storia.

Preferirei pensare al ritiro solo dopo essere riuscito a mettere le mani su quel titolo, ma queste sono cose fuori dal mio controllo. Io penso a fare ciò che è in mio potere e tutto ciò non fa che mantenere alta la mia motivazione. Non ho perso la passione, né la voglia di dare il massimo quando salgo sul ring. Finché riuscirò a fare ancora tutte queste cose, continuerò ad andare avanti.

Scritto da Andrea Samele
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