Seth Rollins difende l’Eye for an Eye Match di Extreme Rules

Seth Rollins

Seth Rollins, recentemente ospite del podcast Gorilla Position, è tornato a parlare dell’Eye for an Eye Match di Extreme Rules.


Il match ha fatto discutere fin dal suo annuncio. In molti si sono da subito chiesti come avrebbero fatto Rey Mysterio e Seth Rollins a rendere credibile e verosimile un incontro con una stipulazione di quel tipo; una volta svoltosi, il finale ha diviso il pubblico tra chi fosse contento del risultato finale e chi, invece, lo avesse trovato grottesco e surreale.

Rollins ha difeso l’idea e ha detto che il match avrebbe raggiunto l’obiettivo che la produzione si era prefissata inizialmente.

Ecco le sue parole sulla questione.

Ogni momento non è fatto solo di enfasi. Alla fine dei conti, i singoli momenti sono ciò che le persone ricordano, al contrario dei match. Questo, a meno che il match stesso diventi un momento da ricordare nella sua interezza, il che è solitamente inconsueto. Se questa stipulazione l’avessero ideata durante l’Attitude Era, non credo che qualcuno l’avrebbe denigrata. Ovviamente, vent’anni dopo, le cose sono diverse soprattutto nel modo in cui guardiamo certi prodotti. Il momento che abbiamo creato era ideato per catturare lo spettatore non abituale. Nel momento in cui tiri fuori una frase come “Eye for an Eye Match” i fan del wrestling hardcore scattano subito e dicono: “Oh, per favore, perché non potete semplicemente farli lottare?”. Alla fine dei giochi il wrestling parla per sé stesso e, nell’attimo in cui il match si è concluso, il momento che volevamo creare è finito su TMZ. L’abbiamo fatto per soddisfare entrambi i nostri pubblici. Abbiamo fatto un grande incontro di wrestling e abbiamo dato agli spettatori non abituali un motivo per guardarlo.

Nel corso dell’intervista, come riportano per intero anche i colleghi di Fightful, Rollins ha anche detto di sentirsi soddisfatto dell’incontro e che la scena finale, quella in cui Mysterio “perde” l’occhio, l’hanno realizzata in una sola take (ovvero, non hanno interrotto l’azione e hanno fatto tutto nello stesso momento e senza stacchi).

Scritto da Marco Ghironi
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