Sami Zayn: “Ho amato l’era del Thunderdome”

Durante un’intervista con Ryan Satin dell’Out of Character Podcast durante il weekend di WrestleMania, Sami Zayn si è unito per parlare del suo amore per il ThunderDome, e perché quell’era, ovviamente necessaria a causa del Covid, è stata una parte molto importante della sua carriera.
L’ex campione di NXT ha ammesso quanto possa essere impopolare questa opinione, ma ha detto di amare il suo incontro con Daniel Bryan a WrestleMania 36 senza fan.
Le parole di Sami Zayn
“Ho amato l’era ThunderDome”, ha detto Sami Zayn. “È un’opinione impopolare, lo so, soprattutto perché amo i tifosi. E magari non lo dirò sempre, ma è vero, ho davvero un profondo amore per tutti voi. Molto profondo, davvero; significa così tanto per me e so quanto siamo fortunati a trascorrere questo tempo insieme, è un miracolo che siamo tutti qui, lo è davvero, quindi non lo prendo alla leggera.
“Tuttavia, non avere [i fan] lì in tutto il ThunderDome ha aperto le porte ad alcuni nuovi modi creativi di fare le cose, che personalmente, secondo me, non penso che come azienda abbiamo sfruttato appieno. Abbiamo comunque cercato di presentare lo spettacolo come se ci fossero dei fan che però non c’erano, specialmente prima del ThunderDome, quando era nel Performance Center vuoto.”
“Ecco perché in parte è sembrato così strano, ed è parte del motivo per cui sono un tale fan del mio incontro con Daniel Bryan. So che non è esattamente quello che ti aspetteresti quando vedi sulla card scritto ‘Sami Zayn contro Daniel Bryan a WrestleMania per l’Intercontinental Championship’. Ti aspetti una certa cosa, so che era qualcosa di diverso, ma la cosa di cui sono così orgoglioso è che se guardi quel match, non sembra mai strano come gli altri match nell’arena vuota.”
“Se guardi il resto di WrestleMania, molti incontri sembrano davvero strani in quella atmosfera silenziosa. Anche questo, secondo me, fa parte dell’occasione mancata di presentare lo spettacolo in un modo leggermente diverso e in un contesto diverso, quando il pezzo più grande del set, ovvero i fan, la parte più interattiva e unica del nostro spettacolo, non c’era. Avrebbero davvero potuto metterci nella posizione di cambiare il modo in cui presentiamo il prodotto.”
“La mia personalità: non credo che l’abbiamo sfruttata appieno, ma per me, nel mio carattere, penso che mi abbia dato spazio per fare più cose. Amavo le cose che stavo facendo con il documentario, mi chiedo davvero come avrebbero reagito i fan se ci fossero stati dei fan in quel momento.
“Mi chiedo davvero se avrebbero esultato un po’ se mi avessero trasformato un po’, anche quella roba in cui mi sono ammanettato alla barricata e sono stato lì tutta la notte con la mia protesta. Come sarebbe stato se i fan fossero stati davvero lì? Davvero non lo so, quindi questa è l’unica cosa che mi chiederò sempre dell’era ThunderDome, ma nel complesso ho una particolare predilezione per questa era”.